Ecomafie/Agromafie: differenze tra le versioni

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Con il termine '''agromafie''' (da ''[[wikt:ager|ager]]'' che significa terreno coltivato, campo e mafia) vengono indicate le attività illecite che coinvolgono tutto il mondo dell’agricolturadell'agricoltura, finanziate col denaro sporco nelle coltivazioni e nel resto della filiera agroalimentare. Negli ultimi decenni in particolare il fenomeno si è espanso fino a coprire ogni singola parte del mondo agricolo, il controllo dell''''intera filiera''' fa sì che gli agricoltori ricevano compensi bassissimi e i prezzi di vendita siano molto elevati.
 
Oltre 5000 ristoranti sono controllati da associazioni criminali e il 15% delle attività agricole infrange la legge. Questo giro di attività illecite ha portato un aumento del 170% di sequestri di prodotti alimentari, provenienti da filiere produttive gestite dalle mafie. I guadagni provenienti dalle agromafie costituiscono il 10% del bilancio annuo totale delle organizzazioni mafiose: secondo l’Osservatoriol'Osservatorio sulla criminalità nell’agricolturanell'agricoltura, il business delle agromafie assicura un guadagno di oltre 24 miliardi di euro annui. Una delle modalità di azione più frequenti è quella delle frodi alimentari. Altrettanto frequente è il fenomeno del caporalato.<ref>{{Cita libro|titolo=3º rapporto sui crimini agroalimentari in Italia|url=https://www.osservatorioagromafie.it/wp-content/uploads/sites/40/2017/02/3°-Rapporto-Agromafie.pdf?_waf=1|editore=|autore=Eurispes e Coldiretti}}</ref>
 
== Frodi alimentari ==
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Le caratteristiche da prendere in considerazione per riconoscere una bottiglia d'olio contraffatta sono:<ref name=":1" />
 
# etichetta poco dettagliata: un primo indizio che ci fa riconoscere un olio contraffatto sono i dettagli dell'etichetta. Una sigla importante che un’etichettaun'etichetta dovrebbe possedere è DOP (denominazione di origine protetta). Un altro indizio è la scadenza, poiché l’extraverginel'extravergine mantiene le sue proprietà per circa 18 mesi dal confezionamento;
# prezzo troppo conveniente: il costo di 1 litro d’oliod'olio extravergine d'oliva è generalmente maggiore o uguale di 3 €, esclusi tasse, ricarichi, costi di etichettatura, imbottigliamento e altre spese aggiuntive. Per comprare una bottiglia di ottimo olio si spende generalmente intorno agli 8€;
# colore, profumo e sapore: l’oliol'olio extravergine ha un aspetto molto denso e il colore varia dal giallo all’oroall'oro perfino al verde smeraldo. Uno contraffatto ha un colore molto tenue e chiaro. Emana un profumo caratteristico sprigionando un aroma specifico.
 
=== Vino ===
[[File:Aleatico dry red wine.jpg|miniatura|sinistra]]
Per riconoscere un vino falso, il consumatore può:<ref>{{Cita web|autore=Nicola e Enzio Lucca|url=https://expoitalyadv.it/riconoscere-falsari-vino-nicola-enzio-lucc|titolo=Come riconoscere i falsari di vino pregiato|data=17 ottobre 2018|sito=ExpoItalyAdv}}</ref>
# controllare la carta dell’etichettadell'etichetta. Le luci blu possono essere utili per verificare l’etichettal'etichetta. Se l’etichettal'etichetta brilla, ci troviamo di fronte ad un vino falso;
# prestare attenzione alla qualità della stampa. Le etichette delle bottiglie di vino sono state realizzate con la tecnica della stampa su lastra. Attraverso una lente di ingrandimento possiamo verificare che la tecnica impiegata sia quella, perché presenta un contorno vicino ai caratteri e alle immagini. I falsari utilizzano spesso stampanti a getto d'inchiostro, che necessitano però di una carta specifica. Senza di essa, l’inchiostrol'inchiostro scheggerà la carta, che invecchierà subito;
# valutare attentamente l’invecchiamentol'invecchiamento delle etichette: il fenomeno dell'ossidazione della carta si verifica su tutta l’etichettal'etichetta;
# verificare la colorazione e il marchio sul tappo. Quando la bottiglia viene chiusa, il tappo avrà una macchia sulla superficie interna, poiché le bottiglie di vino vengono conservate lateralmente. Chi contraffà il vino invece taglia il pezzo di tappo impregnato di vino e per di più cambia anche l'anno;
# verificare la formazione di sedimento. Nel vino rosso invecchiato si forma del sedimento; è possibile capire che ci si trova davanti a una falsificazione se ciò non avviene oppure se del sedimento è presente, ma non si muove.
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[[File:Olio d'oliva.jpg|thumb|Produzione dell'olio di oliva|210x210px]]
=== Olio d'oliva ===
L’olioL'olio extravergine d’olivad'oliva è un prodotto molto costoso e pregiato, perciò è oggetto di contraffazione e viene internazionalmente modificato e riprodotto in maniera illecita. È uno dei prodotti più facili da contraffare: può infatti essere miscelato con oli di varie origini, spesso più economici e di scarsa qualità, che consentono di ottenere un prodotto finale molto simile a quello genuino<ref name=":0">{{Cita web|autore=Martina Pugno|url=https://www.tuttogreen.it/contraffazione-alimentare-cibi-piu-contraffatti/|titolo=Scopriamo quali sono i 10 cibi più contraffatti sulle nostre tavole|data=4 maggio 2017|sito=Tutto Green}}</ref>. Una delle tecniche utilizza l’oliol'olio lampante, usato come combustibile e nocivo per la salute. Quest'olio viene privato dell'acidità, decolorato, cambiato di colore, mischiato con un po’po' di olio d’olivad'oliva e poi venduto.
 
L'olio extravergine d'oliva invece non può essere riprodotto artificialmente e per essere definito tale dev’esseredev'essere lavorato macchinalmente; non può avere un'acidità superiore allo 0.8%. L'olio vergine può tuttavia raggiungere il 2% di acidità.
 
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I casi di contraffazione a danno di vini italiani sono sempre di più ogni anno. Un vino contraffatto è prodotto senza uva o ottenuto con prodotti chimici e dolcificanti per alcool.
Quello dei vini contraffatti è un business estremamente redditizio, perché possono essere venduti ed esportati in tutto il mondo con costi di produzione molto contenuti.
Solitamente, per ottenere una gradazione più alta i prodotti possono essere anche sofisticati o adulterati con l'aggiunta al mosto di zucchero o alcol metilico<ref name=":6">{{Cita web|url=https://www.buonissimo.it/rubriche/14786_La_top_5_dei_cibi_piu_taroccati|titolo=La top 5 dei cibi italiani più taroccati|editore=ItaliaOnline|sito=Buonissimo}}</ref>. Ciò in Italia è illegale, fatti salvi dei casi straordinari legati alle condizioni climatiche. Altre sostanze che potrebbero venire aggiunte sono l’anidridel'anidride solforosa, i conservanti e i coloranti, che possono provocare mal di testa in chi le assume. È quindi opportuno sospendere l’assunzionel'assunzione della bevanda in caso di qualunque sintomo o sospetto.
 
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=== Pasta ===
[[File:Orecchiette Bari.jpg|thumb|sinistra|221x221px]] Anche la pasta subisce contraffazioni di vario genere. Spesso la farina di grano duro viene mischiata con altre farine di qualità scarsa. La pasta all'uovo viene invece spesso adulterata: per rendere il suo colore simile a quello dell’uovodell'uovo vengono aggiunti dei coloranti oppure vengono utilizzate delle uova congelate o in polvere.<ref name=":6" />
Nel 2019 la Coldiretti ha denunciato l'arrivo nel porto di Bari di migliaia di tonnellate di grano di provenienza sconosciuta.
L'illecito compiuto in questo caso è la mancata compilazione dell'etichetta, impedendo di capire se il grano fosse italiano o importato dall’esterodall'estero.
 
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=== Carne bovina ===
[[File:A-chunk-of-beef-2.jpg|thumb|sinistra]]Nel 2013 ci fu lo scandalo della carne di cavallo venduta come bovina, denominato ''Horsemeat,'' il quale fu seguito da una riduzione delle vendite della carne bovina e quindi danni economici per gli allevatori.<ref>{{Cita web|url=https://www.ruminantia.it/frodi-nella-filiera-della-carne-bovina-la-contraffazione-e-la-maggiore-minaccia/|titolo=Frodi nella filiera della carne bovina: la contraffazione è la maggiore minaccia|autore=Sara Fantini|data=14 maggio 2020}}</ref>
Dei ricercatori dell’Universitàdell'Università di Belfast hanno studiato i casi di contraffazione della carne bovina nel periodo tra il 1997 e il 2017 e ne hanno riscontrati circa 413. L'anno in cui ce ne sono stati di più è proprio il 2013<ref>{{Cita web|autore=Leonardo Masnata|url=https://ilsalvagente.it/2020/05/12/le-frodi-della-carne-bovina-un-report-ventennale-spiega-quali-sono-le-piu-comuni/|titolo=Le frodi della carne bovina: un report ventennale spiega quali sono le più comuni|data=12 maggio 2020|sito=Il Salvagente}}</ref>.
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=== Caffè ===
[[File:Kaffeepulver.jpg|miniatura|222x222px|Polvere di caffé|sinistra]]Il caffè istantaneo (non quello in chicchi) può essere sofisticato o adulterato con l'aggiunta di sostanze estranee come il caramello, l'amido, i semi di soia tostati, il glucosio o l'orzo tostato.
Nel 2017 la Guardia di Finanza di Torino mise sotto sequestro oltre 100mila pacchi di caffè, importati dal Vietnam e dall’Ugandadall'Uganda, che stavano per essere rivenduti come caffè del Guatemala, uno dei più pregiati al mondo.<ref>{{Cita web|url=https://www.affaritaliani.it/cronache/caffe--contraffatto-maxi-sequestro-da-500mila-euro-500393.html|titolo=Caffè contraffatto, maxi sequestro da 500mila euro|data=22 settembre 2017|sito=Affari Italiani}}</ref>
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=== Mozzarelle di bufala ===
[[File:Mozzarella di bufala3.jpg|thumb|sinistra]]Le mozzarelle di bufala vengono adulterate usando latte avariato e soda caustica – quest'ultima è necessaria affinché gli esami di laboratorio non rilevino difformità – o anche latte proveniente da bufalini affetti da tubercolosi.<ref>{{Cita web|autore=Leonardo Masnata|url=https://ilsalvagente.it/2017/02/10/mozzarella-di-bufala-con-latte-avariato-e-soda-caustica-sequestrate-3-aziende/|titolo=Mozzarella di bufala con latte avariato e soda caustica: sequestrate 3 aziende|data=10 febbraio 2017|sito=Il Salvagente}}</ref> Ciò è avvenuto a Caserta, dove sono stati arrestati i cinque proprietari di un caseificio<ref>https://www.alimentando.info/mozzarella-di-bufala-contraffatta-denunciato-per-frode-caseificio-spagnolo/</ref>. A volte, nel latte delle mozzarelle di bufala viene aggiunto del caglio congelato proveniente dall’estdall'est Europa.
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== Italian sounding ==
[[File:Not Parmesan (3290687179).jpg|miniatura|258x258px|Un tipico esempio di Italian sounding: il parmesan, che richiama il parmigiano]]
L'Italia ha il patrimonio agroalimentare più acclamato al mondo ed è anche il Paese che subisce di più le azioni delle aziende straniere che, come strategia di marketing, sfruttano la risonanza dei nomi italiani più famosi nelle cucine di tutto il mondo come Parmigiano Reggiano, mozzarella o salame Napoli, facendo sì che i consumatori associno erroneamente dei prodotti contraffatti a quelli italiani reali.<ref name=":2">{{Cita web|autore=Claudia Costa|url=https://www.agrifood.tech/sicurezza-alimentare/italian-sounding-food-che-cose-e-come-funziona/|titolo=Italian Sounding food: che cos’ècos'è e perché è così importante|data=25 marzo 2020}}</ref>
 
Tale fenomeno prende il nome di ''Italian sounding'' e chi lo sfrutta usa le denominazioni, i riferimenti geografici, le immagini, le combinazioni di colori e i marchi tipici dell'Italia. Esso è più comune negli Stati Uniti, in Canada, in Australia, in America Latina e in molti altri Paesi, compresi quelli europei. Da un lato, i maggiori danneggiati sono i produttori locali, costretti a ridurre qualità e prezzi, con ingenti perdite economiche. D'altra parte i consumatori ricevono ovviamente prodotti di qualità sempre minore.<ref name=":2" />
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== Caporalato ==
Il caporalato è una pratica del settore dell'agricoltura che si basa sullo sfruttamento di mano d’operad'opera a basso costo.
Spesso i lavoratori vengono reclutati dal "caporale", che nella prima mattina raccoglie la manodopera giornaliera in punti strategici e nascosti della città e la porta nei campi a lavorare in nero, senza riconoscere loro protezioni sia in termini di sicurezza che igienico-sanitari, di riposo e di compenso.
Nonostante sia un reato perseguibile per legge, il fenomeno non sembra cessare.<ref>{{Cita web|url=https://www.theitaliantimes.it/2020/06/18/caporalato-reato-penale-cos-e-come-funziona-italia/|titolo=Caporalato, un reato penale|data=18 giugno 2020}}</ref>
Inoltre non riguarda più soltanto il sud Italia, ma l’interol'intero settore agro alimentare italiano: ogni parte della filiera che porta il cibo dai campi alle tavole dei cittadini è contaminato dalla presenza del lavoro grigio o nero. Secondo il ''Rapporto Agromafie e caporalato'' sono all’incircaall'incirca 180.000 i lavoratori soggetti a forme di sfruttamento del lavoro e caporalato.
Sempre dal rapporto è possibile evincere che il fenomeno non è sviluppato solo nel sud, ma anzi, dei 260 procedimenti penali analizzati ben 143 non hanno a che fare con il sud Italia.<ref>{{Cita web|url=https://www.flai.it/wp-content/uploads/2020/11/Sintesi_Stampa5Rapporto.pdf|sito=FLAI|titolo=Rapporto FLAI CGIL caporalato}}</ref>
Secondo i dati presentati a Roma durante il forum ''Attiviamo Lavoro - Le potenzialità del lavoro in somministrazione per il settore dell'agricoltura'', il caporalato danneggia il Paese, con un mancato gettito contributivo di più di 600 milioni di euro. Il tasso di irregolarità in agricoltura è inoltre l’unicol'unico a essere aumentato, passato dal 18,5% del 2000 al 22,3% del 2013.
Al danno economico, si aggiunge il danno subito dai lavoratori coinvolti nel fenomeno.
Secondo le statistiche centomila lavoratori soffrono di disagi abitativi e ambientali, il 72% dei lavoratori stranieri impegnati nell'agricoltura ha contratto malattie durante la stagione lavorativa, il 64% non può usare acqua potabile, il 62% non ha accesso ai servizi igienici.<ref>{{Cita web|url=https://www.altalex.com/documents/leggi/2016/08/02/contrasto-al-caporalato|titolo=Contrasto al caporalato}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.fieragricola.it/it/i-numeri-del-caporalato-in-italia|titolo=I numeri del caporalato in Italia}}</ref>
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# sussistenza di violazioni delle norme in materia di sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro;
* l'estensione della responsabilità amministrativa dell'ente per il reato di caporalato: la sanzione pecuniaria prevista va da 400 a 1.000 quote (il valore di una quota varia dai 258 ad un massimo di 1.549 euro)
* l'adozione di misure cautelari nei confronti dell’aziendadell'azienda in cui è commesso il reato;
* l'accesso delle vittime del caporalato alle provvidenze del Fondo antitratta;
* il potenziamento della Rete del lavoro agricolo di qualità;
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== Agromafie in Europa e nel Mondo ==
[[File:U.S Customs and Border Protection in Team Effort with HSI Seize 60 Tons of Honey (32471177603).jpg|miniatura|Barili contenenti il miele sequestrato a Chicago<ref name="abc">{{cita news|url=https://abc7chicago.com/food-fraud-fake-honey-seafood/1770252/|titolo=Counterfeit cuisine? How food fraud can get into your kitchen|giornale=ABC 7 Chicago|data=24 febbraio 2017|lingua=en}}</ref>]]
Il fenomeno delle agromafie si è espanso drasticamente non solo in Italia, ma anche in molti Paesi europei e non europei. Nell'ambito dell’operazionedell'operazione "Opson VIII", organizzata dall'Europol e dall'Interpol in 78 Paesi, sono state arrestate 672 persone. In tutto, sono state sequestrate 16.000 tonnellate di alimenti e 33 milioni di litri di bevande segnalate come potenzialmente pericolose a seguito di 67.000 controlli effettuati in zone industriali, mercati, porti, negozi e aeroporti, per un valore totale di 100 milioni di euro. Come nelle precedenti operazioni, l’alcoll'alcol non a norma è stato il prodotto più sequestrato, con 33.000 tonnellate in tutto, seguito dai cereali con 3.628 tonnellate.<ref>{{cita web|https://www.garantitaly.it/moda/cinque-mesi-di-indagini-europee-contro-la-contraffazione-alimentare/|CINQUE MESI DI INDAGINI EUROPEE CONTRO LA CONTRAFFAZIONE ALIMENTARE|sito=Garantitaly}}</ref>
 
L'agromafia non sfrutta il caporalato solo in italia: ad esempio un prodotto agroalimentare su cinque che arriva dall’esterodall'estero non rispetta le normative in materia di tutela dei lavoratori. Questi casi sono stati registrati in diversi Paesi UE ed extra-UE, come il Vietnam, la Germania, la Spagna e il Myanmar.<ref>{{cita web|http://images.co.camcom.gov.it/f/ghost/Si/Sintesi_3_Agromafie.pdf|3° RAPPORTO SUI CRIMINI AGROALIMENTARI - DOCUMENTO DI SINTESI|sito=Camere di commercio d'Italia|autore=Eurispes, Coldiretti, Osservatorio sulla criminalità nell'agricoltura e sul sistema agroalimentare}}</ref>
 
Un caso eclatante di contraffazione alimentare è avvenuto in Spagna nel maggio del 1981: più di 25.000 persone furono ricoverate con gravi sintomi come nausea, febbre e difficoltà respiratorie. Mille di queste morirono o riscontrarono danni permanenti. La causa è stata l'anilina, una sostanza tossica presente nell'olio di colza, spacciato per olio da cucina nonostante sia destinato alla lubrificazione e non all'uso a scopi alimentari. Dopo la scoperta furono ritirate tutte le bottiglie contraffatte e infatti il numero di persone ammalate calò drasticamente.<ref>{{Cita web|http://www.amolachimica.it/olio-contraffatto-spagna-anilina/|Olio contraffatto: il caso della Spagna|autore=François Burgay|data=26 maggio 2020|sito=Amo la chimica}}</ref>