Ecomafie/Agromafie: differenze tra le versioni
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# etichetta poco dettagliata: un primo indizio che ci fa riconoscere un olio contraffatto sono i dettagli dell'etichetta. Una sigla importante che un’etichetta dovrebbe possedere è DOP (denominazione di origine protetta). Un altro indizio è la scadenza, poiché l’extravergine mantiene le sue proprietà per circa 18 mesi dal confezionamento;
# prezzo troppo conveniente:
# colore, profumo e sapore: l’olio extravergine ha un aspetto molto denso e il colore varia dal giallo all’oro perfino al verde smeraldo. Uno contraffatto ha un colore molto tenue e chiaro. Emana un profumo caratteristico sprigionando un aroma specifico.
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[[File:Aleatico dry red wine.jpg|miniatura|sinistra]]
Per riconoscere un vino falso, il consumatore può:<ref>{{Cita web|autore=Nicola e Enzio Lucca|url=https://expoitalyadv.it/riconoscere-falsari-vino-nicola-enzio-lucc|titolo=Come riconoscere i falsari di vino pregiato|data=17 ottobre 2018|sito=ExpoItalyAdv}}</ref>
# controllare la carta dell’etichetta. Le luci blu possono essere utili per verificare l’etichetta. Se l’etichetta brilla, ci troviamo
# prestare attenzione alla
# valutare attentamente l’invecchiamento delle etichette: il fenomeno dell'ossidazione della carta si verifica su tutta l’etichetta;
# verificare la colorazione e il marchio sul tappo. Quando la bottiglia viene chiusa, il tappo avrà una macchia sulla superficie interna, poiché le bottiglie di vino vengono conservate lateralmente. Chi contraffà il vino invece taglia il pezzo di tappo impregnato di vino e per di più cambia anche l'anno;
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Inoltre non riguarda più soltanto il sud Italia, ma l’intero settore agro alimentare italiano: ogni parte della filiera che porta il cibo dai campi alle tavole dei cittadini è contaminato dalla presenza del lavoro grigio o nero. Secondo il ''Rapporto Agromafie e caporalato'' sono all’incirca 180.000 i lavoratori soggetti a forme di sfruttamento del lavoro e caporalato.
Sempre dal rapporto è possibile evincere che il fenomeno non è sviluppato solo nel sud, ma anzi, dei 260 procedimenti penali analizzati ben 143 non hanno a che fare con il sud Italia.<ref>{{Cita web|url=https://www.flai.it/wp-content/uploads/2020/11/Sintesi_Stampa5Rapporto.pdf|sito=FLAI|titolo=Rapporto FLAI CGIL caporalato}}</ref>
Secondo i dati presentati a Roma
Al danno economico, si aggiunge il danno subito dai lavoratori coinvolti nel fenomeno.
Secondo le statistiche centomila lavoratori soffrono di disagi abitativi e ambientali, il 72% dei lavoratori stranieri impegnati nell'agricoltura ha contratto malattie durante la stagione lavorativa, il 64% non
== Politica agricola comune ==
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