Ecomafie/Agromafie: differenze tra le versioni

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Nel febbraio 2020<ref>{{Cita web|url=https://www.giurisprudenzapenale.com/2020/06/04/reati-agroalimentari-e-responsabilita-degli-enti-verso-un-nuovo-modello-organizzativo-con-efficacia-esimente/|titolo=Reati agroalimentari e responsabilità degli enti: verso un nuovo modello organizzativo con efficacia esimente?|sito=Giurisprudenza Penale|autore=Enrico Napoletano|data=4 giugno 2020}}</ref> il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge n. 2427 intitolato ''Nuove norme in materia di illeciti agro-alimentari,'' col quale vengono proposte nuove misure di contrasto alle agromafie, ottenute anche con la modifica del codice penale e di questa legge. Tuttavia l'iter legislativo si è fermato nello stesso anno.<ref>{{Cita web|url=https://www.camera.it/leg18/126?tab=&leg=18&idDocumento=2427|titolo=Disegno di legge: "Nuove norme in materia di illeciti agro-alimentari" (2427)|sito=Camera dei Deputati}}</ref>
 
=== '''Legge''' 29 ottobre 2016, n. 199 ===
La legge 29 ottobre 2016, n. 199, rubricata ''Disposizioni in materia di contrasto ai fenomeni del lavoro nero, dello sfruttamento del lavoro in agricoltura e di riallineamento retributivo nel settore agricolo'', è molto importante nelnell'ambito del contrasto del fenomeno del caporalato. Oltre ad aver inasprito le pene, ha modificato la struttura del reato di "Intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro" rendendo punibile non solo il reclutatore, ma anche il datore di lavoro.
Le principali novità del provvedimento sono:
* la riformulazione del reato di "Intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro": reclusione da 1 a 6 anni e multa da 500 a 1000 euro per ogni lavoratore reclutato, nei confronti di chiunque: