Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Grecia-1: differenze tra le versioni

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===Marina greca, 2008<ref>Alessi, Luigi, P&D N.264 Maggio 2008 pagg- 64-69</ref><ref>Da Frè, Giuliano: ''La MM Greca nel XXI Secolo'', RID feb 09</ref>===
 
La Grecia di per sé è necessariamente una nazione marittima, quasi un enorme porto proteso dai Balcani sul Mediterraneo. Pochi dati in merito: 132.000 km2 di superficie a cui fanno riscontro qualcosa come 15.000 km di coste. Vi sono un gran numero di isole, ben 3.000, ma forse la cosa più interessante è che solo poco più del 10% sono abitate, appena 440. Molte di queste isole, scogli e affini sono contese dalla vicina Turchia, e nell'insieme l'Egeo, non casualmente scelto da Salvatores per il suo film premio Oscar, è un qualcosa di molto meno noto e più distante dalle altre realtà dell'aereaarea di quanto si creda, se si considera per intero il cosiddetto territorio nazionale greco. Questo, sebbene quasi 2.600 isole non siano abitate e gli 11 milioni di abitanti siano presenti sulle altre e nell'entroterra. Non c'è bisogno di dire che la Grecia, con celebri famiglie d'armatori, sia anche un cantiere navale importantissimo: la sua flotta mercantile arriva a 26 milioni di tonnellate, su un totale di 1.600 scafi (quindi mediamente di grandi dimensioni) sorreggono la sua economia. E cosa ancora più interessante, ben 900 di queste navi sono mobilitabili per necessità NATO, delle quali ricoprono il 22%. Gli armatori greci, in tutto, controllano il 20% della flotta mercantile mondiale, e non da adesso, basti pensare al glamour che già esisteva attorno all'armatore Onassis 50 anni fa.
 
Per dare vigore a tutta questa attività navale vi sono cantieri molto impegnati nel settore turistico e cargo. Ma per controllare l'Egeo, per quel che ci riguarda, c'è la Marina militare. Questa ha una forza di 20.500 persone, di cui 3.900 ufficiali, 12.500 sottufficiali, e solo 4.100 personale di leva, una parte nemmeno tanto cospicua sui 177.000 militari, per lo più riguardanti l'Esercito e l'Aviazione. Capace di eseguire guerra di mine e di sorvegliare gli stretti passaggi tra le isole, la '''Polemiko Naftiko''' attualmente è alla guida di un ammiraglio 56enne, tale Giorgios Karamalikis, e vanta una lunga tradizione di ostilità contro la Turchia, come la guerra del 1911, ma anche più di recente, con le crisi del 1974, in cui venne affondata la torpediniera T-3 con tutto l'equipaggio, del 1987 e del '96. Dal 1990, con il mondo un po' cambiato rispetto al passato, la Grecia ha cominciato a partecipare ad esercitazioni navali con il resto della NATO e a missioni fuori aerea, anche perché il rischio non del tutto trascurabile di cambiare posizione riguardo alla NATO si affievolì con la caduta del Patto di Varsavia e la guerra in Yugoslavia. Attualmente le sue navi fanno parte della Standing Response Force Group-2 della NATO e contribuiscono anche nella S.R.F. MCM e alla forza anfibia italo-spagnola SIAF. Organizzata in Stato Maggiore, Comando della Flotta, Comando Addestramento Navale, Comando Logistico Navale, e basata sulle basi di Suda, Salamina, e Patrasso, più altre 6 basi minori, una delle quali, Skyros, danneggiata nel 2001 a causa di un terremoto. A Skaramaga vi è infine sia una di queste basi minori, che la cantieristica militare. I Comandi sono quello Settentrionale (Salamina), Ionico (Patrasso), Egeo (Suda). Essi coordinano le loro azioni anche con altri servizi, primo tra tutti quello della Guardia costiera. Il comando della Flotta è a Salamina, oramai da oltre 120 anni. Da questo comando, ovviamente quello di maggiore interesse, dipendono 7 comandi minori che sono: