Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Cina: differenze tra le versioni
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===Marina, 1987<ref>RID, 'La Marina Cinese', 1987</ref>===
I concetti operativi per la Marina Cinese sono sempre stati piuttosto duali: il criterio della 'guerriglia' contro forze superiori, magari attirandolo in trappole pianificate dove si ritrova sottoposto ad un attacco superiore alle sue forze; e il sistema di Haifang, che in contrapposizione all'altro è in sostanza la 'grande Muraglia'applicata ai mari e soprattutto alle coste. Ai tempi della sua maggiore efficienza, vi erano milizie stanziali in fortificazioni costiere che operavano contro la pirateria fino al Golfo del Tonchino. L'idea era comunque quella di ricorrere il più possibile alla diplomazia e alla convivenza mentre le armi erano, sulla filosofia 'Wei', l'ultima risorsa da usare. La Cina anche negli anni '80 era concentrata sulla stabilità socio-economica e non sulla corsa agli armamenti. Le Marina doveva sorvegliare le acque costiere e territoriali, difesa da nemici proventienti dal mare, protezione trasporti marittimi. Strano che possa sembrare, dopo la rottura ideologica i sovietici sono diventati sempre di più il potenziale nemico, perché l'accrescimento delle sue forze è stato molto sostenuto in Estremo Oriente. Il sospetto è che non si trattasse solo di un'azione di contrasto agli USA ma alla Cina (e al Giappone). I Sovietici erano preoccupati dalla volontà cinese di esportare la sua interpretazione del Marxismo, e dell'affinità etnica delle popolazioni di confine anche nel loro territorio. Forse i Sovietici avrebbero voluto rioccupare la Manciuria e casuando un danno enorme alla Cina, specie occupando la penisola di Liaiodong, per poi colpire Pechino da due direttrici diverse, mentre Shangai sarebbe stato il secondo obiettivo, seguito dalla frontiera meridionale in Indocina. Per contrastare i Sovietici i Cinesi dovevano combattere soprattutto nel Mar Giallo e in quello di Bohai. La base di partenza per i Sovietici sarebbe stata soprattutto Vladivostok, il che però avrebbe significato controllare lo Stretto di Tsushima e l'arcipelago Miaodao. Ma tutto questo potrebbe portare sulla sponda cinese anche gli USA, Korea del Sud (e magari anche del Nord) e Giappone. Alternativamente si poteva attaccare in Manciuria, ma lì i Cinesi erano molto meglio preparati, proprio in funzione di tale possibilità. Se invece la Corea del Nord fosse si fosse spostata dalla parte sovietica, i problemi per la Cina sarebbero stati estremamente gravi. La flotta cinese del Sud era invece intesa soprattutto per gestire i diritti della Cina nel Mar Cinese Meridionale, tanto che in questa zona, difficile dal punto di vista ASW, è stato appurato di aumentare in maniera prioritaria la forza della flotta; con una stasi sostanziale durata 20 anni, il miglioramento dei cantieri di Canton e la fine del conflitto in Vietnam (che anziché causare l'aumento delle forze, induceva alla prudenza per non creare un problema di gestione della crisi con tutte quelle armi in giro). Nel frattempo i Sovietici aumentarono la loro presenza in Vietnam, specie a Cam Rhan Bay e Da Nang. Inoltre erano emersi sempre maggiori problemi di gestione dei diritti marittimi, che molte nazioni dell'
La Cina aveva all'epoca anche piani importanti, come la costruzione di 5 navi 'tuttoponte'da 20.000 t per 25 elicotteri l'una, se non anche VSTOL. Già all'epoca, però, non mancavano altri problemi: uno era la pirateria, in espansione in tutta l'area, specie sulle coste di Guandong, Fujian e Zhejiang. La ricerca petrolifera per l'epoca comprendeva solo una piattaforma che avrebbe estratto 10.000 e passa barili al giorno. Molte le perforazioni positivamente condotte nella zona del Tonkino, ma nell'insieme la ricerca non aveva ottenuto molti risultati. In compenso, con la volontà di esplorare anche le isole Senkaku, rivendicate da Giappone e Taiwan, nascevano dei problemi ulteriori.
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