Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/USA-77: differenze tra le versioni

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I reparti erano il VMAQ-3 dell'USMC Reserve con 6 aerei a Whidbey Island, e 12 del VMAQ-2 sulla NAS Cherry Point, il quale ultimo era praticamente smembrato di continuo in piccole cellule di 2-3 aerei su altre basi in Giappone e Filippine (mentre il -3 era usato per lo più in addestramento). 18 aerei non sono molti, ma la maggior parte delle Forze aeree non ha nessun aereo di questo tipo e quelle poche che ce l'hanno sono state limitate a trasporti o executives appositamente adattati, come nel caso dell'AM gli 8 PD-808GE, che sono deboli in potenza irradiata e con capacità più che altro addestrative. La loro tecnica d'impiego, necessariamente lavorata 'di fino' per sfruttare ogni watt di energia, non si avvicina che marginalmente agli EA-6B, che impiegano tecniche come la 'barrage jamming' che saturano di disturbi intere bande radar. Il Prowler è anche noto per la sua partecipazione all'incidente del Cermis, che vide coinvolti proprio aerei dell'USMC e che si è concluso come fosse stato un 'incidente' dato dal fato e non dalla spacconeria di equipaggi che si divertivano a passare sotto le funivie a tutto gas. Ma questa è un'altra storia rispetto ai compiti istituzionali del Prowler.
 
L'ultimo dei 7 squadroni di Intruder era il VMA(AW)-332 'Moonlighters', sulla CMAS di Cherry Point, che era anche il QG della 2nd Marine Air Wing per la flotta dell'Atlantico. Il 1 giugno del 1993 sarebbe stato ufficializzato il passaggio all'F-18D N, dopo che a gennaio avevano effettuato l'ultimo schieramento operativo alla Twenty Nine Palms sull'aeroporto Camp Wilson, con le grelle di ferro e in generale le condizioni di vita erano quelle simulabili in un'aereaarea di prima linea, perché l'esperienza vietnamita aveva dimostrato che anche i piloti dei Marines non potevano beneficiare di sconti pur non stando ad affrontare alla baionetta il 'nemico là fuori'. L'area dei bersagli era il Rainbow Canyon a 10 minuti/48 km dalla base, dove nell'ultimo schieramento operativo gli Intruder hanno voluto dimostrare la loro massima potenza di fuoco con tutte le armi disponibili, dalle Mk 84 alle insolite (per l'Intruder) razziere LAU-7 da 70 mm e quant'altro, per un totale di 16 missioni quotidiane assegnate ai 10 aerei mobilitati. Era davvero la chiusura col botto della carriera con l'USMC, iniziata dall'Intruder con il VMA-224, che ora era destinato allo scioglimento, i Moonglighters che erano anch'essi da sciogliere, e il VMA-533 'Hawks' che sarebbe passato agli F-18. Comunque, già a metà degli anni '80 la forza degli squadroni degli A-6 era di 5 unità con 60 aerei, come la prima linea dei Tornado italiani.
 
La fine della carriera, per gli Intruder, è stata data da varie cause: l'obsolescenza dell'impiantistica (però è strano che gli EA-6B restano a tutt'oggi in servizio), l'annullamento dei programmi per farlo diventare un 'caccia a lungo raggio' con gli AMRAAM, tipo l'A-6F e anche il più semplice G. La cancellazione dell'A-12 suo successore non è stata sufficiente, dopo la Guerra fredda, a mantenere almeno gli Intruder in versione avanzata. Solo il programma SWIP I Block 1A, che avrebbe potuto allungare la vita degli aerei fino al 2015, restava ma non totalmente rispetto ai programmi previsti. L'ala di nuovo tipo tuttavia è stata prodotta per qualche centinaio di apparecchi, e anche così l'Intruder, uscito di produzione solo nei tardi anni '80, non ha continuato a lungo a servire nell'US Navy. La radiazione dei velivoli dell'USMC è stata voluta per convogliare tutti gli apparecchi superstiti all'USN, che pure nel '92 figurava (non è chiaro se con quelli dei Marines inclusi) avente oltre 330 apparecchi. Eppure solo una dozzina, incluse le aerocisterne, erano necessari per ciascuno dei 15 Stormi imbarcati. Ma l'US Navy decise piuttosto di puntare sul Tomcat,diventato un 'caccia totale' (del resto era prevista fin dall'inizio la sua utilizzazione come caccia multiruolo anche se però la difesa aerea e la ricognizione hanno prevalso su tutto questo fino e solo nel 1990 iniziarono test seri sull'uso di semplici bombe a caduta libera) e sempre di più destinato, fino alla sostituzione con il Super Hornet, a fare il ruolo 'pesante' degli Stormi imbarcati. Eppure il Tomcat ha un'autonomia paragonabile ma la metà della capacità di carico dell'Intruder, mentre l'Hornet ha un problema inverso. Così i piloti americani, che hanno accumulato anche 4.200 ore in 17 anni sull'Intruder, hanno detto addio all'Intruder, prima nell'USMC e poi nell'USMC. Molti A-6 hanno finito la loro carriera come piattaforme artificiali coralline, assieme ai più massivi M-60. Vecchi guerrieri di un'era difficile e conclusa.