Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Bangladesh: differenze tra le versioni

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==La perdita del Pakistan Orientale==
Le motocannoniere missilistiche '[[w:Osa|Osa]]' della marina indiana attaccarono diverse navi pakistane, e mai come in queste azioni, specialmente contro il porto di Karachi, i missili P-15 'Styx' si dimostrarono micidiali ed affidabili, colpendo e affondando il cacciatorpediniere '''Khaibar''' (ex.britannico 'Classe Battle') che pur essendo una nave antiaerea non poté nulla contro i due missili che la centrarono in pieno. Siccome i lanci avvennero di notte, il bagliore del loro razzo venne visto, creduto quello del postbruciatore di un aeroaereo e i cannoni antiaerei aprirono il fuoco, riuscendo a sparare anche contro la seconda arma, lanciata dopo un certo tempo, nonostante che il caccia fosse già stato colpito dalla prima. Nessun risultato sortirono i colpi dei cannoni antiaerei contro tali piccoli e veloci bersagli, mentre il 'Kahibar', nonostante la sua robustezza strutturale, non resse e affondò poco dopo l'ultimo colpo a segno. Altri missili colpirono e disintegrarono un dragamine, affondarono alcuni mercantili e fecero esplodere grandi serbatoi di petrolio, vicini al porto di Karachi, che erano stati rilevati dai radar di bordo (questo rappresentò il primo impiego di missili antinave in funzione nave-terra, come attualmente si sta standardizzando con le ultime versioni di armi classe Harpoon/Exocet)<ref>[http://www.bharat-rakshak.com/MONITOR/ISSUE4-4/harry.html Attacco a Karachi]</ref>
 
Nel frattempo i caccia MiG-21FL del '''No.28''' Sqn. si comportarono come degli apparecchi da interdizione di prima classe: il 5 dicembre, 4 aerei si avvicinarono all'aeroporto di '''Tezgaon-Dakka''' (o Dacca) a bassissima quota con 1.000&nbsp;kg di bombe l'uno, poi accelerarono a 900 kmh, cabrarono rapidamente sfruttando la velocità fino a che questa scese a 450 kmh quando giunsero a 4,5&nbsp;km, a quel punto picchiarono, accelerarono ad 1.000 kmh e secondi dopo misero a segno le 8 bombe da 500&nbsp;kg sull' intera lunghezza della pista. Infine presero a cabrare e tornarono in quota, cavandosela con danni leggeri per uno di loro, colpito dalla contraerea. Con la seconda missione misero definitivamente fuori uso l'aeroporto, sorprendendo sia i loro piloti che gli osservatori internazionali, oltre che naturalmente le difese pakistane, con 16 bombe a segno su 16 sganciate. Ciascuna causò crateri di circa 7 m di diametro per 6 di profondità, così i Pakistani persero l'uso della loro principale base aerea, da cui operavano con uno squadrone di F-86F. Questo successo dimostrò come un caccia supersonico ben pilotato sia una macchina dalle capacità considerevoli. Nessuno si aspettava una tale efficacia da quello che era il più semplice e limitato tra i modelli bisonici disponibili, il MiG-21 (di prima generazione, per giunta), e che invece eseguì un'azione di interdizione di grande precisione penetrando per oltre 100&nbsp;km in territorio nemico con 1000&nbsp;kg di carico, profilo di volo lo-hi e piazzando il 100% delle bombe a segno, così da togliere al Pakistan orientale anche quel poco di copertura aerea che aveva, tutto questo mentre le 'Osa' avevano sconfissero le forze navali nemiche e devastato il porto di Karachi. In un'ultima missione altri 4 MiG-21 dei 'First supersonics' colpirono a Dakka il quartier generale dell'esercito pakistano con una precisa salva di 128 razzi da 57 mm (32 per aereo)<ref>[http://www.bharat-rakshak.com/IAF/History/1971War/Dacca.html Attacco navale a Dakka]</ref>.