Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Australia-2: differenze tra le versioni

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La '''Marina''' Australiana -RAN- era all'epoca (1995) equipaggiata principalmente con le 6 fregate classe ADELAIDE, ovvero le Perry americane, ordinate via via in questo totale di esemplari. Esse erano in fase di aggiornamento. Le portaerei erano invece solo un ricordo da molti anni, e non si può dire che la cosa non avesse indebolito le capacità complessive della flotta, che dopo la radiazione della MELBOURNE ha perso anche parte dell'Aviazione navale, come i cacciabombardieri A-4G Skyhawk. In compenso, almeno parziale, vennero non solo ordinate le fregate di cui sopra, ma vennero anche aggiornati i 3 PERTH, che ebbero anche 2 CIWS Phalanx. A parte questo venne avviato il programma ANZAC, che verteva su di una nave del tipo MEKO 200 equipaggiata con sistemi d'arma antiaerei. La prima nave venne varata nel settembre 1994. IL costo del programma, per un totale di 8 fregate, era stimato di 5 miliardi di dollari australiani, ovvero 3,8 americani.
[[Immagine:HMAS Brisbane.jpg|380px|right|thumb|l'HMSA Brisbane sarebbe stato l'ultimo dei PERTH a lasciare il servizio, cosa che avvenne nell'ottobre 2001]]
L'entità di questo programma era, in termini monetari, senza precedenti per l'Australia nonostante che durante la Guerra fredda questa avesse speso fino al 3% per la difesa. Destinate a sostituire i caccia classe PERTH di cui sopra, e persino le fregate Adelaide (in prospettiva) le ANZAC erano costituite da un programma binazionale con la Nuova Zelanda, per una piattaforma comune, anche se l'80% della loro flotta sarebbe stata per l'Australia. La contemporanea adozione di nuovi pattugliatori per sostituire i vecchi FREEMANTLE da 220t era un'altra mossa. Queste sarebbero state navi avanzate, armate con un cannone da 57mm Bofors ultimo modello e altre armi, oltre che un elicottero. Naturalmente erano anche previste capacità di comando e controllo, comunicazioni molto superiori. Il programma per i sottomarini destinati a rimpiazzare gli OBERON parlava anch'esso tedesco: i sei sottomarini in programma della Classe COLLINS erano considerati allora i più silenziosi eed avanzati del mondo ed erano disponibili anche altre due unità in opzione. L'affermazione sulla superiorità dei sottomarini di questo tipo era comunque questionabile in quanto anche i giapponesi stavano realizzando dei sottomarini molto avanzati, praticamente la versione 'convenzionale' delle tecnologie tipiche degli SSN americani, e difficilmente le loro più recenti navi della categoria avevano da invidiare qualcosa ai COLLINS.
 
Le unità per le MCM erano all'epoca giusto i due catamarani '''classe BAY''', che erano piccole imbarcazioni costiere: nonostante la rivoluzione del loro disegno, data dalla configurazione a catamarano, essi erano stati giudicati, per qualche motivo, non del tutto rispondenti alla bisogna e allora vennero ordinati, dopo una gara internazionale, i cacciamine classe '''HUON''', ovvero i GAETA italiani in versione specializzata per l'Australia. I Cacciamine in GRP hanno la capacità di resistere alle esplosioni subacquee e al tempo stesso di non avere traccia magnetica apprezzabile: questo non poteva essere fatto da navi in acciaio o in legno: le prime rischiavano di attivare le mine, le seconde avevano sì una ridotta segnatura magnetica, ma in caso fossero state coinvolte in una esplosione sarebbero state fatte a pezzi.
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*16 elicotteri SH-60
*7 elicotteri SH-3
*6 elicotteri leggeri AS-350B ÉcureilEcureil e 3 Bell 206B Kiowa
*2 aerei d'addestramento ECM Hs-748EW
*servizio idrografico: 2 navi idrografiche, 4 motolance di grosse dimensioni per lo stesso compito, 1 aereo Fokker F-27
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====ANZAC====
Nel 1989 venne iniziato il programma più impegnativo in termini monetar nella Storia militare dell'Australia: quello delle fregate ANZAC, sviluppo congiunto con la Nuova Zelanda per un totale di 10 navi (8 e 2 rispettivamente) che erano un modello MEKO 200 tedesco altamente modificato. La modularità del progetto MEKO in questo caso si è dimostrata molto utile, perché le ANZAC non hanno quasi nulla in comune con le MEKO 'normali'. Le navi sono state costruite in Australia dal cantiere Tenix di Williamstown, che è vicino a Melbourne, nello Statostato di Victoria.
[[Immagine:HMAS Stuart FFH 153.jpg|350px|right|thumb|Una delle nuove ANZAC, costruite con il sistema modulare MEKO tedesco]]
L'enorme costo -5,8 miliardi di dollari australiani- era dato dall'introduzione di sofisticati sistemi antiaerei, destinati a far compiere alle navi australiane un deciso salto di qualità in termini di capacità antiaeree. Vennero dotate così di radar SPY-1F, l'elemento leggero della famiglia AEGIS, e di lanciamissili Mk 41VLS. Ma questo programma, che ha visto tutte le navi consegnate entro il 2004 è stato segnato da un problema di compattezza che nemmeno i moderni sistemi elettronici sono riusciti a risolvere nonostante la miniaturizzazione dei componenti e il dislocamento della nave arrivato a 3600 t a pieno carico dalle 3000 circa che erano lo standard per le MEKO 200. Addirittura, nel corso degli studi sull'aggiornamento (chiamati WIP), sono stati richiesti come necessari un allungamento dello scafo con una sezione aggiuntiva, mentre i moduli di lancio per missili pare che fossero solo 2 in tutto: 16 missili per una nave da 500 milioni di dollari sono sembrati un'enormità e paradossalmente, alla fine le ANZAC si sono dimostrate peggiori delle navi missilistiche che le hanno precedute: per esempio, le Perry hanno 40 missili a prua e due elicotteri pesanti a poppa, e costano molto meno: per giunta sono anche più veloci, arrivando a 29 nodi.
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[[Immagine:HMAS Canberra (FFG 02) Harpoon.jpg|300px|right|thumb|La HMSA Camberra lancia un Harpoon. Le navi Perry non hanno lanciamissili dedicati all'Harpoon, e devono usare i sistemi Mk 13]]
Le ADELAIDE sono così le uniche navi con capacità di difesa d'aerea ancora disponibili, ancorché limitate nelle loro capacità: ora sono state ridotte a 4 navi in servizio attivo, con le prime due, ADELAIDE e CAMBERRA poste in riserva rispettivamente nel 2006 e 2005. Esse erano state concepite come Perry leggermente modificate, per integrare i cacciatorpediniere del tipo Adams della classe Perth: questa ha prestato un lungo eed onorevole servizio nella RAN, iniziato nel 1965-67 e terminato con il ritiro del HMSA BRISBANE nell'ottobre 2001, proprio a ridosso degli attentati alle Twin Towers. Le ADELAIDE vennero consegnate alla RAN nel periodo 1980-84, ma a questo primo lotto seguì un altro di due navi, MELBOURNE e NEWCASTLE consegnate nel 1992-94, praticamente in contemporanea con i primi caccia Burke e a quel punto, dopo una pausa di 8 anni, un poco obsolete. In ogni caso, erano dotate di un sonare EMI/Honeywell MULLOKA che rimpiazzava l'SQS-56, e un ponte di volo capace di accogliere 2 SH-60 al posto dei più vecchi Seasprite. Con tali aggiornamenti applicati, il dislocamento finiva per raggiungere le 4100 t a pieno carico, essendo le ADELAIDE del tipo Perry a 'scafo lungo', in ogni caso tali aggiornamenti alla capacità elicotteristica vennero estesi a tutte le navi della classe.
[[Immagine:HMAS Sydney VLS.jpg|230px|right|thumb|Ecco un programma che è stato implementato con successo e rapidamente: il lanciamissili Mk 41 del tipo 'corto' davanti al lanciamissili Mk 13 prodiero. È stato necessario sistemarlo un po' sopra il ponte di coperta]]
 
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Orbene, venne scelta quest'ultima opzione, con un ordine per un progetto chiamato ARMIDALE (progetto SEA-1444), in onore di una nave affondata dai giapponesi nel 1942, con quasi tutto l'equipaggio australiano. Il contratto da 553 milioni venne vinto il 17 dicembre 2003 con il progetto presentato dalla DMS. Le nuove navi sono state realizzate dal 2005 al 2008: hanno una lunghezza di 56,8m, dislocamento di 270t, strutture stealth ma anche di derivazione commerciale ed ecocompatibili, e un motore MTU diesel gli dà 25 nodi di velocità massima, ma mantenibile con mare forza 3 e per 24 ore. L'autonomia è di 3000 miglia a 12 nodi, il 25% maggiore dei FREEMANTLE e permette di operare anche per 42 giorni con pattugliamenti anche ad oltre 1800 km dalla costa. L'equipaggio è di 21 uomini, altri 20 possono essere portati a bordo se necessario. L'armamento è dato da una combinazione leggera rispetto ai FREEMANTLE, con torretta Rafaele TYPHOON armata di mitragliera da 25mm, appoggiata da due postazioni da 12,7mm mentre a poppa vi sono due gommoni Zodiac da 7,2 m.
 
La sorveglianza costiera aveva a suo tempo la Coastwatch, ma questa era costituita da una combinazione di mezzi della RAN e RAAF soprattutto per l'Agenzia per la pesca, ma adesso, anche per via dell'immigrazione vi è il progetto per un vera eed indipendente Coast Guard, che incredibilmente ancora non esiste in Australia.
 
La componente cacciamine è stata in lunga decadenza per anni, ma la Corea e il Vietnam hanno dimostrato la sua importanza: vennero ceduti allora 6 dragamine TON ex-RN due dei quali trasformati in cacciamine (classe CURLEW, rimasti in servizio fino agli anni '80), e poi nel 1987 vennero realizzati i due RUSHCUTTER, catamarani da 178t che però, date le loro limitate caratteristiche di dislocamento, non si sono dimostrati, malgrado l'innovativa concezione, di adeguato rapporto costo-efficacia, cosicché sono passati in riserva. La scelta è stata per la classe HOUN da 720t a pieno carico, realizzata con il programma SEA-1555 del 1991. Queste grandi navi, probabilmente le migliori della loro categoria, hanno visto il completamento delle 5 navi costruite in Australia entro il 2002 in aggiunta alla prima, varata a Sarzana. Esse sono realizzate con il 70% dei componenti nazionali, e hanno il doppio ruolo di cacciamine-dragamine, con nel primo caso, il ROV DOUBLE EAGLE II della Bofors presente in due esemplari e capace di vedere le mine e controminarle con una carica da demolizione, mentre per il resto vi sono i sistemi dragamine con il DOUBLE OROPESA e MINI DYAD. I sistemi di navigazione e controllo sono di tipo avanzato, prevalentemente inglesi e il cannone di bordo una mitragliera da 30/75mm a prua.
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Vanno menzionati anche i reparti speciali della Marina Australiana, due Clearance Diver Team, che hanno sede ad Sidney e Cockburn Sound, mentre un terzo è di riserva. L'Esercito australiano ha anche dei reparti speciali per operare in ambiente navale: l'ASAS, il Primo Reggimento Commando e l'OAG. Il primo altro non è che l'Australian Special Air Service, fondato nel 1957 e veterano della Guerra del Vietnam, dove completò 1400 missioni, sostenne 300 scontri a fuoco e si stima, uccidendo oltre 500 vietnamiti contro una perdita. Questo contribuisce a spiegare il ridotto clamore dell'impegno armato degli australiani in Vietnam, in quanto le perdite umane furono decisamente trascurabili, specie nella tragedia vietnamita. Le altre due formazioni sono nate dall'ASAS, una nel 1980 e l'altra dopo ancora, con il compito della protezione delle piattaforme offshore, esso è inquadrato nel reparto specializzato nell'antiterrorismo dell'ASAS che ha in tutto 200 uomini, e che comprende anche dei sommozzatori della RAN. L'unica cosa che la RAN non ha in questo contesto è una forza di marines propria.
 
L'Aviazione della marina australiana era una volta potente, avendo le due portaerei SIDNEY e MELBOURNE (rispettivamente per il periodo 1949-75 e 1955-83), e nel mentre anche la VENCEANCE venne affittata dal 1952 al 1955. Passato il 1983, radiati gli A-4G si privò di molti apparecchi, specialmente ad ala fissa. L'Aviazione di marina venne istituita il 3 luglio 1947 e attualmente la Royal Australian Naval Air Arm ha un migliaio di uomini, e l'unica base è la HMAS ALBATROSS di Nowra, che si trova nel Nuovo Galles del Sud. Essa venne costruita attorno al 1942. Le macchine attualmente in linea sono 2 Hs-748/228 che servono per l'addestramento alla guerra elettronica eed infine un F-27 Friendship serie 500 per il collegamento e immatricolato con serial civili. Molto più importanti sono gli elicotteri, rimasti in servizio soprattutto grazie alle navi che li possono ospitare: circa 40 macchine che sono:
*6 AS-350B Squirrel (la versione militarizzata degli ÉcureilEcureil) comprati negli anni 1980'80 eed utilizzati per i collegamenti, tanto che la loro elegante e snella sagoma è spesso presente sui ponti di volo delle navi australiane.
*Ben più potenti sono gli 11 SH-2F Seasprite americani, ex-US Navy e aggiornati allo standard G dopo una completa revisione. Essi sono destinati alle ANZAC, essendo queste poco adatte per le macchine più grosse e sono utilizzata per compiti ASW e antinave, mentre in opzione vi sono altri 18 apparecchi. Nemmeno a dirlo, non solo le ANZAC sono risultate costose e abbastanza modeste in termini di utilizzabilità, ma anche i loro elicotteri sono risultati costosi e di difficile messa a punto, per via soprattutto della nuova avionica che si è inteso installare. Opzioni di ogni genere si sono aperte, incluse quelle di comprare l'NH-90 o di abbandonare tutto, o ancora di completare il programma.
* 16 SH-60, che iniziarono ad entrare in servizio nel 1988, e che sono i principali elicotteri della RAN. La loro avionica è in fase di aggiornamento, ottenendo finalmente un FLIR e un apparato ESM (ammesso che non ve fosse già uno installato).
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La commessa ebbe luogo con il programma SEA-1114 del 1987, con la vittoria dei cantieri svedesi Konkums e realizzazione con un nuovo cantiere vicino ad Adelaide con la creazione di una società congiunta, la Australian Submarine Corporation, e la classe venne chiamata COLLINS in onore del più famoso comandante australiano, che morì nel 1989 novantenne, dopo che tra l'altro ebbe il comando dell'incrociatore leggero SIDNEY (bestia nera degli italiani, assieme all'Ajax) che affondò l'incrociatore Colleoni a Capo Spada e poi divenne capo di stato maggiore della RAN dal 1948 al 1955. La prima nave venne impostata il giorno di S.Valentino 1990, entrando in servizio il 27 luglio 1996. Altri 5 battelli sono stati costruiti entro il 2001, mentre i successi export che ci si attendeva non si sono concretizzati, anche per i problemi che ebbe questo progetto, pure salutato come il più 'avanzato' SSK del mondo.
La loro dotazione d'armamento comprende 6 tubi di lancio tutti a prua, sistemati fianco a fianco sotto il sonar principale, per un totale di ben 4 cariche complete -22 armi- di siluri Mk 48, missili Sub-Harpoon o 44 mine. Per quello che riguarda i Sub-Harpoon, essi vennero testati dal Collins capoclasse su di un caccia 'Adams' in disarmo come nave bersaglio, che fu colpita eed affondata (non si sa se con un attacco radente o con la tecnica della picchiata finale, ma in ogni caso con danni sotto la linea d'acqua). La velocità arriva a 20 nodi, mentre l'autonomia è di 10.000 miglia circa a 10 nodi emerso sui diesel, oppure 400 miglia a 4 nodi immerso. Se si confronta questo dato con quello tipico di un sottomarino della II Guerra mondiale, si vede che l'autonomia risulta simile in superficie per entrambe le navi, anche se i battelli dell'epoca per lo più arrivavano a circa 1.000 t. I vecchi battelli erano dotati di maggiore velocità in superficie, ma sott'acqua era diverso: arrivavano a circa 8 nodi e l'autonomia massima di circa 100 miglia a 3-4 nodi. La differenza con le navi moderne è immensa e dovuta alla capacità delle batterie molto superiore, che riesce ad imprimere anche una maggiore velocità subacquea sott'acqua che in superficie. L'autonomia, però, ad alta velocità 10-20 nodi è comunque molto ridotta, dell'ordine di qualche ora al massimo: le batterie si consumano presto e vi sono solo due modi per ricaricarle: uno snorkel che consenta di accendere i motori diesel sott'acqua, oppure un sistema AIP che non richiede di arrivare alla quota periscopica per far uscire il tubo dello snorkel. Notare che l'AIP consente sì maggiore autonomia, ma non illimitata e costa moltissimi soldi, e a parte questo il sistema eroga una potenza limitata, sicché la velocità resta molto bassa. Ad ogni modo, sopra una certa velocità non vi è molto modo di utilizzare i sensori al meglio delle loro possibilità, per cui non è tanto questo il problema, quanto quello della velocità di movimento in determinate situazioni: non v'è modo per un sottomarino AIP di attraversare l'Atlantico in pochi giorni se non emerso, e non v'è alcun modo di inseguire o seminare una nave che vada a più di 10 nodi per più di qualche ora (o anche minuti, se la velocità si approssima a 20 nodi), visto che si potrebbero mantenere al più i 3-4 nodi data la potenza erogata da sistemi come le pile a combustibile. Questo, tra l'altro dice molto della difficoltà che i sottomarini attuali hanno nell'operare in scenari come quelli attuali: durante le guerre mondiali passate gli inseguimenti di mercantili isolati erano frequenti e la cosa era possibile perché le unità d'allora erano in effetti sommergibili, ovvero navi che all'occorrenza si immergevano, ma che a differenza dei sottomarini moderni e di quelli dei primordi, erano concepiti per muoversi perlopiù in superficie e anche combattere, come i cannoni di bordo dimostravano. La facilità con cui un sottomarino dell'epoca poteva tenere dietro, stando emerso, ad una nave mercantile tipica (10-15 nodi) curiosamente, è a tutt'oggi inarrivabile per ogni SSK, anche perché la velocità in superficie in genere non supera i 12-15 nodi al massimo, data la scarsa potenza dei diesel di bordo.
 
A parte questo, i problemi dei Collins sono anche altri: la rumorosità, a quanto pare, si è dimostrata maggiore del previsto (d'altro canto i cantieri svedesi non avevano mai costruito sottomarini tanto grandi), mentre la capacità, ben nota eed apprezzata degli Oberon di utilizzare minisommergibili eed incursori, è inficiata qui dalla mancanza di un apposito portellone. A parte questo, un problema maggiore era dato dal sistema di combattimento, apparentemente non all'altezza della situazione, e questo ha portato a sostituirlo con un sistema nuovo, il BSY-1 in conto FMS, mentre i siluri Mk 48 armi poderose (quasi 50 nodi per circa 30 km) sono state integrate dalle molto migliorate Mk 48 ADCAP con prestazioni ed elettronica ancora superiori, tra cui una velocità di almeno 55 nodi, mentre le mine erano le STONEFISH III. Anche gli alloggiamenti per gli incursori sono in via di realizzazione, come anche gli attacchi per due minisommergibili. Tutto questo programma viene chiamato SEA-1439 e ha comportato non meno di 439 milioni di dollari australiani per i sei sottomarini. Altre due unità potrebbero essere in costruzione se le opzioni saranno state onorate.
 
Questi sottomarini convenzionali si sono dimostrati quanto meno un progetto discutibile. Nelle intenzioni si trattò di costruire un sottomarino SSK con notevoli capacità, tipiche della Guerra fredda e come tali, funzionali in missioni ASW. Autonomia e portata del sonare erano richiesti al massimo delle capacità, anzi più precisamente oltre quanto fosse disponibile. Forse sarebbe stato meglio acquisire unità nucleari, ma per una ragione o l'altra ciò non venne fatto. Si scartò anche un progetto derivato, ma ingrandito, dal tipo Ulpholder. Non si voleva nemmeno spendere troppo per un sottomarino dal progetto interamente nuovo e alla fine ci si accontentò di uno scafo e sistemi già esistenti, ma aggiornati e potenziati. Così vinsero, inopinatamente, gli svedesi. Questi sottomarini, apparsi alla fine degli anni '90 su progetto derivato da una classe già esistente, sostituirono i vecchi Oberon.
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È stato presentato il 2 maggio 2009 quello che rappresenterà il futuro della difesa australiana, il 'White Paper' intitolato 'Difendere l'Australia nel secolo dell'Asia Pacifico: la Forza 2030'. È un titolo che è tutto un programma, fotografando lo spostamento della potenza economica e militare dall'Ovest all'Oriente. E l'Australia fa un po' da spettatore interessato. Comunque questo documento ha suscitato parecchie polemiche; oramai la Cina è vista come potenza economica in ascesa, ma anche la Corea del Sud, Thailandia, Malaysia; per fortuna dell'Australia, esse sono vicine ma non troppo, e poi i rapporti sono buoni. La volontà americana, però, è quella di contenere l'ascesa cinese, e cosa farà in questo frangente l'Australia? Ad ogni modo, per prepararsi a tutto, è stato posto in essere un importante piano di ammodernamento delle F.A. australiane, ma senza dimenticare che, pur essendo la 14ima potenza economica mondiale, l'Australia ha visto un notevole peggioramento con la crisi del 2008 (e che dura a tutt'oggi), una recessione che non fa intravedere facili vie d'uscita, specie finché la finanza, che l'ha di fatto già provocata, si ritrova anche a gestirla e a goderne i benefici (leggi aiuti di Stato per 'purificare' il sistema dai titoli spazzatura). Il Piano Orizzonte 2030 vede l'aumento delle spese del 3% annuo da qui al 2018 e poi del 2,2 fino al 2030, dopodiché non è dato sapere. L'Australia dovrà essere pronta a guerre simmetriche e asimmetriche, e il ministro della difesa Fitzgibbon si è compiaciuto che il governo non abbia permesso alla crisi economica di ridurre le spese dello strumento militare, invero alquanto smilzo, dell'Australia. E dire che attualmente il governo è laburista, in opposizione ai conservatori -falchi che a suo tempo appoggiarono gli USA di Bush, anche in Irak. Ma ora la maggiore attenzione per gli australiani è la vicina Indonesia, territorio enormemente 'delicato', dove 240 mln di persone vivono su 17 mila isole, in gran parte sono musulmani e in gran parte a forte rischio catastrofi, essendo l'Indonesia, al contrario dell'Australia, sulla 'Cintura di fuoco' del Pacifico.
 
Insomma, l'Australia non abbassa la guardia rispetto ad un futuro incerto, con la Cina che sta decollando anche sul piano della potenza 'proiettabile', con l'arrivo dei nuovi SSN, SSBN e portaerei. Anche per questo è stato dato luogo aad un programma navale che comprende un gran numero di unità avanzate; si tratta di ben 12 sottomarini noti, per ora, come 'Future Submarine', da costruire nella South Australia su ben 30 anni come il più grande progetto militare mai fatto dagli australiani. Nonostante che i 'Collins' siano navi recenti e moderne, si pensa già a sostituirli, in particolare garantendo maggiore autonomia e capacità offensive, ed eccellente per comunicazioni e predisposizioni per incursori navali o anche sistemi UUV, i mezzi subacquei senza equipaggio, ma beninteso, senza ricorrere (in maniera esplicita) alla propulsione nucleare. Ovviamente questi sottomarini sono intesi per la proiezione di potenza, e forse avranno anche i missili tipo BGM-109 Tomahawk. Questo programma è comunque irto di difficoltà: l'Australia, al contrario dai suoi 'vicini', è un territorio enorme, ma a causa della sua natura essenzialmente desertica (insistendo soprattutto sul Tropico del Capricorno), è poco abitata. Trovare il personale sufficiente per costruire e portare avanti un gran numero di mezzi militari è difficile, anche perché non c'è leva militare, nella tradizione anglosassone. Presumibilmente verranno coinvolti gli USA nel programma, mentre i 'Collins' saranno migliorati nel contempo, per esempio con nuovi radar. Quanto alla flotta di superficie, saranno introdotti in servizio tre cacciatorpediniere e un quarto in opzione basati sui DDG di progetto spagnolo (Bazan), armati con i missili antiaerei più potenti disponibili, quei SM-6 che promettono ben 370 km di portata massima, e del CEC, che permette (la sigla significa Cooperative Engagement Capability) di usare le navi come parte di una rete di sistemi e sensori per condividere i dati dei bersagli e obiettivi. Inoltre verranno costruite otto fregate chiamate Future Frigate per ora, da usarsi per compiti ASW e risposta rapida, con elicotteri, UAV, missili vari; le ANZAC saranno potenziate (finalmente, dopo tutti i problemi che hanno avuto con eccessive ambizioni per la loro taglia) con armi come l'ESSM e le ECM Nulka, più altri sistemi di difesa antimissile e forze 'ostili' leggere come i barchini veloci. Inoltre vi saranno 20 pattugliatori da 2.000 t l'uno, 24 elicotteri (cifra minima) con capacità ASW avanzate, missili antinave e siluri; e questo senza considerare i 46 elicotteri MRH-90 per sostituire i Sea King della Marina e i pur recenti Blackhawk dell'esercito. Infine, la Mrina avrà una nave d'assalto anfibio portaelicotteri, ovvero una LHD, per compiti soprattutto di aiuto umanitario e di soccorso per i disastri naturali, oltre che per compiti militari. Infine vi sarà una nave da trasporto mezzi e personale da 10-15.000 t, con diversi elicotteri a bordo.
 
L'Esercito avrà una struttura con tre brigate da combattimento da 4.000 uomini l'una, suddivise in battaglioni; altri due battaglioni di fanteria sono in costituzione. In tutto si vorrebbero 10 battlegroups ottimizzati per i più vari teatri operativi. Tra i mezzi previsti, ben 1.100 veicoli protetti, meglio armati e corazzati, ma nel frattempo anche gli M113 saranno migliorati nelle capacità di difesa; inoltre verranno comprati anche altri 7.000 mezzi di terra; i CH-47D verranno sostituiti dai CH-47F che assieme agli NH-90 e ai Tiger saranno il futuro dell'aviazione dell'esercito (i Tiger sono assemblati in Australia, e usati soprattutto per ricognizione armata). Nuovi sistemi di difesa aerea dovranno sostituire gli RBS-70, mentre altri equipaggiamenti rivoluzioneranno le capacità dei reparti e soldati.