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Le ecomafie, quando operano nel campo della produzione alimentare, prendono il nome di agromafie (da ager che significa terreno coltivato o campo e mafia).

Una delle modalità di azione più frequenti è quella delle frodi alimentari. Altrettanto frequente è il fenomeno del caporalato.

Frodi alimentari

Le frodi alimentari si concretizzano nella messa in commercio di alimenti dannosi per la salute pubblica o comunque non conformi alle attuali prescrizioni normative.

In quest'ambito, per alimento s'intende qualsiasi sostanza prodotta per essere ingerita dall'uomo. Sono quindi compresi sia la carne, i latticini e il pesce sia l'acqua, il vino, l'olio e così via.

È possibile dividere le frodi alimentari in due categorie:

  • frodi sanitarie, che consistono nella messa in commercio degli alimenti pericolosi o nocivi oppure nel renderli tali, mettendo a rischio la salute pubblica.
  • frodi commerciali, che riguardano non solo gli alimenti, ma anche le loro confezioni ed etichette. Ricomprendono tutte le azioni messe in atto per ottenere ingiusti guadagni truffando il consumatore, per esempio vendendogli una cosa per un'altra.

Esse si suddividono anche nelle specifiche operazioni che risultano nell'alterazione degli alimenti: la sofisticazione, l'alterazione, la contraffazione e poi, l'unica non intenzionale, l'alterazione.

Sofisticazione

La sofisticazione consiste nell'introduzione in un alimento di sostanze di norma non presenti con lo scopo di farlo apparire migliore, per esempio rendendolo più gradevole alla vista o occultandone dei difetti.

Il termine non è direttamente presente nel codice penale, ma è stato utilizzato a più riprese nella giurisprudenza e nelle ordinanze ministeriali sull'argomento.

Adulterazione

L'adulterazione consiste nella deliberata[1] sostituzione degli ingredienti di un alimento così come originariamente previsti con delle sostanze estranee o nella modifica delle loro quantità, senza che ciò si ripercuota sull'aspetto esteriore.

Contraffazione

 
Nel 2016 l'FDA ha sequestrato 60 tonnellate di zucchero spacciato per miele, un vero e proprio caso di contraffazione.

La contraffazione consiste nella creazione di un alimento che ne imita uno con ingredienti e proprietà distinte, ma che ha con esso una somiglianza tale da sembrare originale o comunque normale.

Tipico esempio è quello della vendita dell'olio di semi di girasole come olio d'oliva.

Alterazione

L'alterazione è invece un processo naturale consistente nel deterioramento degli alimenti, non dovuto ad un intervento esterno, ma al più ad una non corretta conservazione.

Situazione legislativa

Sono diversi gli articoli del Codice penale che puniscono le frodi alimentari. L'obiettivo che esso si pone, insieme alla legislazione italiana in merito, è tutelare la salute pubblica, nell'ambito delle frodi sanitarie, e l'ordine economico[2], nell'ambito delle frodi commerciali.

Nello specifico, nel Capo II del Titolo VIII Dei delitti contro l'industria e il commercio è possibile trovare i reati relativi alle frodi commerciali. Con l'articolo 516, appartenente a tale capo, il legislatore ha punito chi «pone in vendita o mette altrimenti in commercio come genuine sostanze alimentari non genuine». Si fa dunque riferimento al concetto di genuinità, che dalla giurisprudenza è stato preso in considerazione sotto due differenti aspetti:

  • la genuinità naturale, ovvero l'assenza di frodi alimentari
  • la genuinità legale o formale, ovvero la rispondenza a tutti i requisiti legali previsti.

Gli articoli di legge che puniscono invece le frodi sanitarie sono contenuti nel Capo III del Titolo VI Dei delitti contro l'incolumità pubblica. Anche in questo caso è necessario fare una distinzione, quella tra nocività e pericolosità:

  • un alimento è pericoloso quando potrebbe creare un danno alla salute
  • un alimento è nocivo quando il danno alla salute si può immediatamente e certamente manifestare.

In ogni caso, non c'è necessità che gli alimenti siano effettivamente venduti all'acquirente finale, dato che ne basta la messa in commercio.

Forze dell'ordine

Le forze dell'ordine e le autorità italiane che hanno l'obiettivo di contrastare le attività delle agromafie, identificando gli alimenti oggetto di frode alimentare, bloccandone la vendita e sanzionando i responsabili sono, oltre alla Guardia di finanza:

  • il Comando Carabinieri per la Tutela Agroalimentare, che esegue materialmente controlli e perquisizioni. Esso opera anche nell'ambito della verifica del corretto impiego dei fondi della Politica agricola comune, spesso nel mirino delle agromafie;
  • l'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari, dipartimento del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali che inoltre vigila sui marchi protetti dalla legge europea come DOP, [[w:Indicazione geografica protetta (Unione europea)

|IGP]] e Bio.

Note

  1. Non determinano un'adulterazione le modifiche naturali o comunque accidentali, è invece necessario che l'origine delle stesse sia umana.
  2. Per ordine economico s'intende l'equilibrio delle attività produttive e del commercio.

Bibliografia

Collegamenti esterni