Filosofia dell'informazione/Realtà virtuale: differenze tra le versioni
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Si deve a [[w:Jaron Lanier|Jaron Lanier]] l'attribuzione del termine “realtà virtuale”, usato per designare una strategia di marketing per la sua società d'informatica per la quale lavorava. Il capitalismo ha portato le differenze di classi anche nel nuovo mondo virtuale, un vero e proprio “divario digitale” tra coloro che avevano accesso a internet e coloro che non l'avevano. Questa divisione andò oltre le tradizionali separazioni di genere e razza del mondo reale e, agendo trasversalmente alle classi sociali, venne ridefinito tale divario in base a questo ''gap'' tecnologico: tali origini capitalistiche della realtà virtuale non dovrebbero essere dimenticate. Il capitale organizza la vita sociale ed economica intorno alla produzioni di beni.
[[w:Karl Marx|Marx]] scriveva che la merce è “una cosa imbrogliatissima, piena di sottigliezza metafisica e di capricci teologici”. Per Marx il valore di una merce è solo virtuale in quanto dipende esclusivamente dal rapporto con altre merci di scambio. Così, per esempio, il valore di un orologio può essere espresso nel suo equivalente in cellulari. Questo sistema di scambio rimanda al proprio apice al denaro, la cui unica funzione è quella di dare
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