Chimica per il liceo/Le masse atomiche, molecolari e la mole: differenze tra le versioni

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Quindi, utilizzando una qualsiasi bilancia, questa misurerebbe la stessa massa di elio ed ossigeno nel caso in cui gli atomi di elio siano il quadruplo di quelli dell’ossigeno. Analogo risultato otterremmo  considerando un numero di atomi di elio ed ossigeno multiplo del precedente, 8 e 2, 16 e 4, 40 e 10,... .
 
Se invece considerassimo due masse con uno stesso numero ''N'' di atomi di ossigeno e di atomi di elio, il rapporto tra le masse sarebbe sempre di 4:1.
 
Se estendiamo questa considerazione a tutti gli elementi, possiamo affermare che:
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</p>
 
Proviamo a calcolare ''N<sub>A</sub>'' sulla base della definizione data. Sappiamo che ogni atomo di <sup>12</sup>C ha M<sub>A</sub> = 12. Possiamo ricavare la massa in grammi di un singolo atomo di <sup>12</sup>C moltiplicando questo numero per il valore in grammi dell’unità di massa atomica 1,661∙10<sup>-24</sup> g:
<p align="center">
''m''<sub>aC</sub> = <math>(12\cdot1,661\cdot10^{-24})g</math>
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Il calcolo rimane lo stesso e si ottiene lo stesso numero partendo dalle masse atomiche di ogni altro elemento. Il valore più accurato per questa costante è  6,02214076∙10<sup>23</sup>, ma nell’uso corrente è sufficiente utilizzare il suo valore approssimato.
 
Il calcolo può venire effettuato anche sperimentalmente, determinando mediante tecniche adeguate (ad esempio la diffrazione a raggi X) il numero di atomi ''N<sub>0</sub>'' per unità di volume microscopico ''V''<sub>0</sub>, di una sostanza estremamente pura, di cui sia possibile determinare con grande precisione la densità (''d''), ricavando così il volume occupato da una mole (''M'' = massa molare).
 
Si può ricavare il numero di particelle presenti in una mole da questa relazione:
<p align="center">
''N''<sub>A</sub> = <math>\frac{Vmole}{Vparticella}=\frac{M}{d}\times\frac{NNo}{Vo}</math>
</p>
Il calcolo sperimentale ha dei limiti operativi che riguardano proprio la purezza del campione, per cui nel gennaio 2018 la IUPAC ha ridefinito la costante di Avogadro come numero fisso (definizione recepita dalla CGPM, Conferenza Generale dei Pesi e delle Misure, nel novembre dello stesso anno).
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<p align="center">
<math>m=n\cdot M</math>
</p>
</p>Se sappiamo calcolare
Se sappiamo calcolare il numero di moli contenute in un certo campione di sostanza, siamo anche in grado di conoscere quante sono le particelle (atomi, molecole o ioni, a seconda del campione considerato) presenti in esso. Ricordando che in una mole di qualsiasi sostanza sono contenute un numero di particelle pari alla costante di Avogadro ''N''<sub>A</sub>, si applica la seguente formula:
 
<p align="center">
<math>numero_{molecole}= n (mol)\cdot N_A = n (mol)\cdot6,02\cdot10^{23}/mol</math>
</p>
== Attività ==
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