Coloranti sintetici/Coloranti polimetinici e polienici: differenze tra le versioni

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== Struttura ==
I coloranti polienici sono composti da un numero pari di carboni metinici responsabili del colore, mentre i gruppi terminali non partecipano all'assorbimento della radiazione visibile. I carotenoidi sono i coloranti polienici più conosciuti e sono composti da una catena metinica molto lunga con un gruppo alifatico o aliciclico alla fine della catena. Grazie alla presenza di molte insaturazioni i carotenoidi riescono ad assorbire nel campo del visibile: per esempio il β-carotene contiene 22 gruppi metinici e assorbe a una lunghezza d’onda di 450 e 478 nm.
 
[[File:Methine_Dyes.svg|sinistra|miniatura|Struttura molecolare dei coloranti polimetinici.]]
[[File:Beta-carotene-2D-skeletal.png|senza_cornice|420x420px]]
 
<small>Struttura del β-carotene.</small>
 
I coloranti polimetinici presentano una catena di doppi legami coniugati con numero dispari di carboni e terminano con un gruppo elettronaccettore ed uno elettrondonatore i quali si scambiano la carica presente nella molecola. I coloranti possono essere cationici, anionici o neutri in base alla natura di A o di D. Per l'elevata estensione del sistema π sulla catena le molecole hanno un elevato numero di forme di risonanza in cui la carica si trova solitamente su un atomo terminale di azoto o di ossigeno o di un eteroatomo. I coloranti polimetilenici più conosciuti sono le cianine che sono utilizzate nel settore della fotografia come sensibilizzatori oppure per tingere fibre di poliacrinitrile.<ref>Hunger, p. 56</ref>
 
[[File:Methine_Dyes.svg|senza_cornice|278x278px]]
 
<small>Struttura generale dei coloranti polimetinici.</small>
 
== Classificazione ==
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I coloranti stirilici sono delle molecole neutre contenenti un gruppo stirilico (C6H5CH=C) il quale spesso è ulteriormente coniugato con un gruppo N,N-dialchilamminoarilico. La sintesi prevede la condensazione di un composto metilenico attivato, come il malonitrile, con un composto carbonilico, principalmente un aldeide. I coloranti stirilici più diffusi sono quelli con toni rossi e blu, i quali presentano una massa molecolare di piccole dimensioni utile a tingere substrati densamente impacchettati. I coloranti rossi si ottengono dall'aggiunta di un gruppo tricianovinilico che permette uno spostamento batocromico rispetto alle molecole dicianoviniliche. Il colorante ottenuto conferiscono una buona brillantezza a fibre di polyester. Per ricavare i coloranti blu si deve utilizzare un gruppo elettronattrattore molto potente, per esempio se si esegue la condensazione del solfone con un'aldeide si ottiene un colorante stirilico blu accesso che possiede buone proprietà di tintura.<ref>Hunger, pp. 57-59</ref>
 
[[File:CyanineDye.png|thumb|leftsenza_cornice|330x330px|]]

<small>Colorante stirilico]].</small>
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== Proprietà ==