Confessione di fede di Westminster/cfw23: differenze tra le versioni

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Non è lecito che il magistrato civile assuma per sé stesso l'amministrazione della Parola e dei Sacramenti o [abbia] il potere delle chiavi del regno dei cieli. Tuttavia, egli ha l'autorità ed è suo dovere [gli incombe] di prendere tutte le misure necessarie per preservare unità e tranquillità nella Chiesa, mantenere [custodire] pura ed integra la verità di Dio, sopprimere ogni sorta di bestemmia e di eresie, prevenire e riformare ogni corruzione ed abuso nel Culto e nella disciplina, far si che siano debitamente stabilite, amministrate e rispettate (464) tuttitutte le ordinanze di Dio. Per la migliore realizzazione di tutto questo, egli ha il potere di convocare sinodi, di parteciparvi e far sì che tutto ciò che essi emanano [trattano] corrisponda alla mente di Dio. ([[Confessione di fede di Westminster/cfw23/cfw23-3|Originale inglese e latino con riferimenti biblici]]).
 
[Versione americana] I magistrati civili non potranno assumere da sé stessi [il compito] di amministrare la Parola ed i Sacramenti ({{Passo biblico|1 Cronache 26:18}}), o il potere delle chiavi del regno dei cieli ({{Passo biblico|Matteo 16:19; 1 Corinzi 4:1-2}}), né tanto meno interferire in questioni di fede ({{Passo biblico|Giovanni 18:36; Malachia 2:7; Atti 5:29}}). In quanto padri tutelari è dovere dei magistrati civili proteggere la Chiesa del nostro comune Signore, senza dare preferenza ad alcuna denominazione di cristiani rispetto alle altre, in tal modo che tutte le persone senza distinzione [che appartengono] alla Chiesa godano di libertà piena, libera e indiscutibile di assolvere ad ogni parte delle loro sacre funzioni, senza violenza o pericolo ({{Passo biblico|Isaia 49:23}}). Inoltre, in quanto Gesù Cristo ha stabilito nella Sua Chiesa un regolare governo ed una disciplina, nessuna legge dello stato dovrà interferire, controllare o ostacolare il suo debito esercizio, fra i membri volontari di ogni denominazione di cristiani, secondo la loro rispettiva professione [di fede] e credenze ({{Passo biblico|Salmo 105:15; Atti 18:4-16}}). E' dovere dei magistrati civili proteggere le persone ed il buon nome di tutto il loro popolo, in modo tanto efficace che non si tolleri alcuno, né sotto il pretesto della religione o dell'incredulità, di parlare in modo indegno, usare violenza, perpetrare abusi o ingiuria di qualsiasi altra persona; come pure fare in modo che tutte le assemblee religiose ed ecclesiastiche siano tenute senza essere molestate o disturbate ({{Passo biblico|2 Samuele 23:3; 1 Timoteo 2:1; Romani 13:4}}).