Storia e applicazioni della chimica/Dagherrotipo: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
GaiaLi (discussione | contributi)
GaiaLi (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Riga 2:
 
== Premessa: Camera Oscura ==
La [https://it.wikipedia.org/wiki/Camera_oscura Camera Oscura], considerata l'antenata della fotocamera, era una piccola camera oscurata con un singolo, minuscolo buco su un lato che permetteva alla luce di entrare e proiettare un'immagine invertita di ciò che si trovava all'esterno, fu utilizzata soprattutto per permettere l'osservazione indiretta delle eclissi solari per evitare danni causati da fissare il Sole senza protezione<sub>;</sub> intorno al 16esimo secolo venne utilizzata per la pittura di scene realistiche, che già Daguerre utilizzava per creare sfondi per palcoscenici che sembravano, anche tramite un gioco di luci, quasi reali. Fu poi Niepce a "inventare" la fotografia unendo l'utilizzo della camera obscura con la [https://it.wikipedia.org/wiki/Camera_lucida Camera lucida], creando un'immagine molto nitida e quindi facile da ricalcare nei minimi dettagli.
=== Cos'è il dagherrotipo ===
Il [[w:Dagherrotipia|dagherrotipo]] è un' immagine fotografica ottenuta tramite il processo della dagherrotipia, realizzata su un supporto di rame argentato che veniva perfettamente lucidato per essere sensibilizzato alla luce. Nel 1829 il francese [[w:Louis_Daguerre|Louis Jacques Mandé Daguerre]] collaborò con [[w:Joseph_Nicéphore_Niépce|Joseph-Nicephore Niepce]] per sviluppare un metodo per catturare le immagini visibili in una camera oscura in modo permanente, nel 1833 Niepce morì improvvisamente e Da Guerre continuò a sperimentare, portando a termine il procedimento che reca il suo nome: il dagherrotipo.
 
==== Scoperta ====
[[File:Boulevard du Temple by Daguerre.jpg|miniatura|primo dagherrotipo sviluppato]]
Come già spiegato nella premessa, il prototipo di Dagherrotipo era il semplice ricalco a mano dell'immagine ottenuta dall'unione della camera oscura con la camera lucida da parte di Niepce, fu poi Daguerre, circa tre anni dopo la morte del socio, che riuscì a creare e migliorare un metodo per imprimere l'immagine in modo veloce e, pressoché, automatico. La prima scoperta fu l'utilizzo di una lastra di [[w:Ioduro_d'argento|ioduro d'argento]], posta all'interno della camera, che sembrava "catturare" l'immagine riflessa, questa poteva essere resa visibile trattando la lastra con vapori di [[w:Mercurio_(elemento_chimico)|mercurio]], riducendo il processo da 8 ore a solo 30 minuti, tuttavia i risultati non erano permanenti, una volta esposta alla luce, lo ioduro andava oscurandosi fino a rendere l'intera immagina irriconoscibile, il problema venne risolto con la scoperta del metodo del [[w:Fissaggio_fotografico|fissaggio]], dove veniva aggiunto del semplice sale da cucina alla lastra in modo da fissare lo ioduro, questo rendeva le immagini effettivamente permanenti.