Scienze della Terra per le superiori/Il modellamento glaciale: differenze tra le versioni

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Nei ghiacciai (soprattutto quelli in aree a clima temperato) non c'è solo ghiaccio: l''''acqua di fusione''' che si genera durante il giorno (o nei periodi senza gelo), o anche la pioggia in estate, si infiltra all'interno della porosità tra i cristalli di neve e di firn, fino a incontrare la superficie del ghiaccio vero e proprio, che è praticamente impermeabile. Qui inizia a scorrere lungo la pendenza naturale dello strato di ghiaccio e si raccoglie in uno strato in cui la porosità è completamente satura d'acqua. L'acqua accumulata in questa zona può sfruttare fratture del ghiaccio per scendere ulteriormente fino alla superficie della roccia, ove prende a scorrere formando ''condotti subglaciali''. Con l'avanzare verso la fronte questi condotti tendono a confluire, ricevendo anche l'apporto da parte dei crepacci soprastanti, e a formare ''cavità subglaciali'', che possono alloggiare uno o più '''canali subglaciali''', fino a veri e propri torrenti. In ultimo, l'acqua fuoriesce dalla ''fronte glaciale'' come '''torrente proglaciale'''.
{{Cassetto|Approfondimento: il bilancio di massa di un ghiacciaio <small>click sul collegamento</small> |colore=#08e600|coloresfondo=#f9ffe0|<ref group=A>
'''il bilancio di massa di un ghiacciaio durante l'anno.'''
Il '''bilancio annuale''' nella pratica si misura tra '''due minimi consecutivi''' di massa glaciale, cioè tra l'inizio di una stagione di accumulo e l'inizio della successiva. Questo perché di solito il livello corrispondente all'inizio della nuova stagione di accumulo è riconoscibile nella ''stratigrafia'' della neve (in carotaggi, fosse di e in sezione nei crepacci); infatti la neve estiva è generalmente più compattata e più "sporca" per la presenza di livelli ricchi di polvere e materiale organico, e in base a questi caratteri il limite tra la neve estiva e la neve autunno-invernale è ben riconoscibile.<br>
Nella zone di accumulo la profondità della coltre nevosa viene misurata per mezzo di sondaggi o fosse scavate all'uopo (''snowpits''), o nei crepacci (fin dove accessibili). Come riferimento per le misure si usano, come già accennato, gli ''strati annuali'', di solito ben riconoscibili e in cui si può distinguere la porzione relativa all'inverno da quella relativa alla stagione estiva.<br>[[File:Bams 2013.jpg|thumb|right|verticale=2|Diagramma e ''curva cumulativa'' del ''bilancio di massa'' annuale globale dal 1980 al 2012. E' evidente la tendenza globale alla perdita di massa dei ghiacciai, correlata al problema dell'aumento della temperatura del pianeta (''global warming''). Dati del ''World Glacier Monitoring Service Data'' (WGMS).]]
Nei ghiacciai delle regioni temperate, la resistenza dovuta all'inserimento di una sonda aumenta bruscamente quando la sua punta arriva al ''firn'' formatosi l'anno precedente. La profondità della sonda è una misura dell'accumulo netto sopra questo strato (cioè nell'ultimo anno). Gli snowpits scavati attraverso le coltri nevose residue degli inverni passati sono usati per determinare la profondità e la densità della coltre nevosa per i periodi relativi.<br>
Le misurazioni effettuate nella zona di ablazione sono praticate utilizzando di paline (''paline ablatometriche'') inserite verticalmente nel ghiacciaio all'inizio della stagione di ablazione: la lunghezza della parte di palina esposta con la fusione del ghiaccio viene misurata alla fine della stagione di fusione e fornisce l'ammontare dell'ablazione.
 
Il ''bilancio di massa'' della coltre nevosa è il prodotto di densità e profondità. La profondità osservata (di solito espressa in centimetri) viene moltiplicata per la densità della coltre nevosa onde determinare l' '''accumulo equivalente in acqua'''.
 
S<small>we</small> = z [cm] * ρ<sub>N</sub> [Kg*m<sup>-3</sup>] / 100'''
 
dove:<br>
S<small>we</small> = spessore di acqua equivalente in milllimetri; z = spessore della neve in centimetri; ρ<sub>N</sub> = densità della neve in Kg*m<sup>-3</sup>
 
Si utilizzano valori standard di densità del ghiaccio o si effettuano misure di densità del ''nevato'' (neve trasformata), di solito su campioni presi con ''carotatori'' di diametro standard: il peso del campione moltiplicato per una costante dà la densità (in alcuni modelli si ha una lettura diretta della densità).
 
Se l'accumulo supera l'ablazione per un dato anno, il bilancio di massa è positivo; se è vero il contrario, il bilancio di massa è negativo. Questi termini possono essere applicati a un punto particolare del ghiacciaio per dare il ''bilancio di massa specifico'' per quel punto; o all'intero ghiacciaio o a qualsiasi area più piccola.<br>
Per i ghiacciai ad accumulo invernale, il bilancio di massa specifico è solitamente positivo per la parte superiore del ghiacciaio. La linea che divide l'area di accumulo dall'area di ablazione (la parte inferiore del ghiacciaio) è chiamata '''linea di equilibrio'''; è la linea alla quale il bilancio netto specifico è zero. L'altitudine della linea di equilibrio è un indicatore chiave della "salute" del ghiacciaio. Lo spostamento della linea di equilibrio ad altitudine minore è indicativa di una fase di '''avanzamento''' del ghiacciaio, mentre uno spostamento ad altitudine maggiore indica una fase di '''regressione'''.
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=== Movimento ===