Scienze della Terra per le superiori/Il modellamento glaciale: differenze tra le versioni

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== Forme di deposito ==
[[File:Glacier diagram.svg|thumb|right|verticale=2.5|Schema di ghiacciaio alpino con i principali depositi morenici.]]
Durante il suo lento movimento verso il basso, il ghiaccio scorre e striscia contro le rocce sottostanti e le frantuma in piccoli pezzi formati da accumuli di detriti chiamati '''morene'''.
I depositi di materiale di origine glaciale (''till'') che si depongono direttamente a contatto con un ghiacciaio sono definiti collettivamente in ''geomorfologia'' come '''morene'''<ref group=N>Si sottolinea che con ''till'' si definisce il materiale detritico, mentre le ''morene'' sono le ''forme di deposito''. in altre parole: le ''morene'' sono composte dal ''till''.</ref>.<br>
A seconda della posizione rispetto al ghiacciaio, è possibile distinguerne vari tipi:
 
* '''morena laterale''': forma delle dorsali in corrispondenza del fianco del ghiacciaio, alla congiunzione con il versante. E' alimentata tipicamente dal detrito asportato direttamente dal ghiacciaio e da quello franato dai versanti, eroso dalle acque correnti o dal crioclastismo.
A seconda della posizione è possibile distinguerne vari tipi:
* morena laterale: situata a fianco del ghiacciaio.
 
* '''morena mediana''': situata alla confluenza di due ghiacciai. Quando due lingue glaciali confluiscono, tipicamente il detrito delle morene laterali sui due fianchi della confluenza viene intrappolato nella parte mediana della nuova lingua glaciale che deriva dalla coalescenza (amalgamazione) delle due lingue. La morena mediana non è più alimentata direttamente dai versanti ma dalle morene laterali a monte, e il detrito in carico tende lentamente ad affondare nella massa glaciale sotto il suo stesso peso.
* morena mediana: situata alla confluenza di due ghiacciai.
 
* '''morena di fondo''' o '''morena basale''': formata da materiale trascinato dal ghiacciaio all'interfaccia ghiaccio-roccia nella sua parte basale. Spesso questi depositi (soprattutto per ghiacciai di non grande estensione) sono privi di una morfologia definita, o tendono a formare degli accumuli soprattutto in rientranze e tasche rocciose. Tuttavia, nelle aree con aree glaciali più estese vi sono depositi con morfologie caratteristiche. [[File:Receding glacier-en.svg|thumb|right|verticale=2|Schema delle morfologie glaciali di fondo.]]
* morena di fondo: formata da materiale trascinato dal ghiacciaio sul suo fondo.
** I '''kame''' sono collinette di forma irregolare o grossolanamente conica. Hanno origine da accumuli di sedimento supraglaciale in conche createsi sulla superficie glaciale durante la fusione di un ghiacciaio. Dopo lo scioglimento del ghiacciaio, questi accumuli collassano in forma di collinette. I sedimenti interni variano da depositi di till a depositi in parte rielaborati dalle acque di fusione, quindi meglio classati. Quando si tratta di depositi marginali (ad esempio morene laterali), a contatto con versanti, con il ritiro del ghiacciaio questi depositi collassano formando però a causa della loro maggiore continuità laterale morfologie a terrazzo ('''terrazzi di kame''').
** I '''kettle''' sono conche di forma da irregolare o tondeggiante. Derivano da plaghe di "ghiaccio morto" lasciato indietro dal ghiacciaio nella fase di ritiro e sepolto da sedimenti. Con il completo scioglimento del ghiaccio, restano come fosse nei depositi subglaciali, talora occupate da un '''lago di kettle'''. Sono spesso associati ai ''kame'' ('''morfologia a kame e kettle'''). I ''terrazzi di kame'' spesso recano dei ''kettle'' al margine, come strutture di collasso del margine stesso.
** Gli '''esker''' sono rilievi allungati, sinuosi, nastriformi, talora interrotti o formati da allineamenti di rilievi minori. Sono composti da sedimenti ''fluvio-glaciali'' e sono l'espressione del riempimento di tunnel subglaciali in cui scorrevano corsi d'acqua (''torrenti subglaciali''). Una volta sciolto il ghiacciaio i sedimenti rimangono come rilievi. Sono composti di sedimenti in parte rielaborati dall'acqua di fusione, quindi con caratteri fluviali: predominano ghiaia e ciottoli (occasionalmente massi) con una certa selezione. La stratificazione è irregolare ma vi è spesso laminazione incrociata da corrente.[[File:Drumlins Lmb.png|thumb|right|verticale=1.5|schema di morfologia a ''drumlin''.]]
** I '''drumlin''' sono rilievi a pianta ellittica a "dorso di balena", allungati nella direzione di movimento del ghiacciaio, con il pendio più ripido volto a monte e digradanti in modo più graduale verso valle. Hanno lunghezze variabili da poche decine di metri ad alcuni chilometri, altezze da pochi metri ad una cinquantina di metri e rapporto lunghezza/larghezza inferiore a 0.5. Sono solitamente non forme isolate ma in "campi" con decine o centinaia di ''drumlin'' aventi lo stesso orientamento, posizionati dietro la morena frontale. I sedimenti hanno tipologie molto variabili, e la loro genesi è piuttosto discussa tra gli studiosi: è possibile che derivino dall'azione di più processi, o siano il risultato simile di processi diversi. In diversi casi sembrano essere il risultato della deformazione di depositi subglaciali tipo ''esker'' e ''kame'' operata dal ghiacciaio stesso nelle fasi di avanzamento. In altri contesti sembrano essere determinati dall'erosione di masse d'acqua e ghiaccio liberatesi in seguito ad inondazioni "catastrofiche" derivate dallo scioglimento rapido dei ghiacciai.
[[File:Glacier du Miage moraines.jpg|thumb|right|verticale=1|Morene terminali che mostrano vari stadi di ritiro del Ghiacciaio del Miage (Val Vény, Valle d'Aosta).)]]
* '''morena terminale''' o '''morena frontale''': localizzata davanti alla fronte glaciale. E' alimentata dal materiale scaricato dalla fronte per fusione del ghiaccio (dalle morene laterali, mediane e di fondo e dal detrito supraglaciale). Tipicamente a forma di anfiteatro con la concavità rivolta verso il ghiacciaio. L'altezza di queste morene varia in funzione dell'entità del ghiacciaio che le alimenta, da pochi metri a decine di metri sui terreni circostanti, in casi estremi oltre il centinaio di metri (la morena terminale del Ghiacciaio Khumbu, in Nepal, raggiunge 250 m di altezza). Sono composte di detrito molto eterogeneo (sabbioso-ghiaioso con massi) e il lato interno è di materiale "sciolto", tendente a collassare, mentre il lato esterno è sovente più consolidato e colonizzato da vegetazione. Rilievi geofisici hanno spesso individuato entro questi depositi nuclei significativi di "ghiaccio morto". Spesso si tratta di morfologie composite, che esprimono diverse fasi di avanzata e regresso del ghiacciaio e constano di più archi morenici giustapposti. Le morene terminali possono essere utilizzate per stimare lo spessore della fronte del ghiacciaio alla sua massima estensione (ovviamente, non possono essere più alte della fronte che le ha prodotte).
[[File:PUSH MORAINE.png|thumb|right|verticale=1.5|Esempio di ''deposito glacio-tettonico'' (''morena di spinta'') nelle isole Svalbard.]]
* '''morena di spinta''' ('''push moraine'''): è un deposito morenico sempre alla fronte glaciale. Mentre però la ''morena frontale'' in senso stretto è il risultato del rilascio "passivo" di materiale per scioglimento della fronte del ghiacciaio, la ''morena di spinta'' viene accumulata per mezzo della spinta attiva del ghiacciaio stesso, che agisce come un "bulldozer". I depositi possono essere gli stessi della morena frontale o depositi di till subglaciale, o glacio-lacustri, o depositi della piana proglaciale preesistenti, ma intensamente deformati, spesso ripiegati internamente (con pieghe del tutto analoghe a quelle di origine tettonica) e con piani di taglio (simili a faglie) che li dislocano. A questo tipo di depositi si applica anche la definizione di '''depositi glacio-tettonici'''. La presenza delle morene di spinta è indicativa di una fase di avanzamento di un ghiacciaio, che può essere stagionale oppure su scala temporale più ampia, quindi fornisce indicazioni climatiche e paleoclimatiche di interesse. Le morene di spinta stagionali sono alte pochi metri (1-5 m), e hanno tipicamente il lato prossimale verso il ghiacciaio con minore inclinazione, mentre il lato distale è più ripido. In pianta mostrano frequentemente un pattern lobato, le cui rientranze sono rimarcate da allineamenti di massi che derivano dai depositi accumulati nei crepacci longitudinali della fronte glaciale. Sono però segnalati sistemi glacio-tettonici di morene terminali alle alte latitudini (ad esempio in Russia e in Scandinavia) con sviluppo di chilometri e altezze di decine di metri, con ripiegamenti e linee di sovrascorrimento causati dalla spinta del ghiacciaio sia nel ghiaccio stesso sia nei depositi morenici, e inclusi di "ghiaccio morto" (isolati dal ghiacciaio attivo) anche di notevole entità.
 
* I <strong>massi erratici</strong> sono blocchi di roccia trasportati a valle dal ghiacciaio e là abbandonati dopo il ritiro. Si tratta di blocchi anche di notevole entità (da metri a decine di metri), striati e in parte levigati dal trasporto glaciale. Si riconoscono spesso perché di composizione sicuramente alloctona rispetto al territorio che li accoglie. Esempi classici sono in Brianza e nel Milanese i ''trovanti'' di "Serizzo" e "Ghiandone" (rocce granitoidi) derivati dal plutone della Val Masino e Val Bregaglia (Media Valtellina e Svizzera meridionale), portati dal Ghiacciaio Abduano. Spesso questi massi sono stati utilizzati nei secoli per ricavarne elementi architettonici (colonne, pilastri, architravi, sarcofagi etc.).
* morena frontale: disposta davanti alla lingua, tipicamente a forma di anfiteatro.
 
I <strong>massi erratici</strong> sono enormi blocchi di roccia trasportati a valle dal ghiacciaio e là abbandonati dopo il ritiro.<gallery>
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'''<big>Per approfondire questa parte potresti consultare i seguenti testi alle pagine indicate:</big>'''
* I depositi glaciali<ref>{{cita|Nichols (2009)|pp. 107-110}}.</ref><ref>{{cita|Bennett e Glasser (2009)|pp. 247-304}}.</ref>
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File:Bruggen-PioXI FaceCompleteCroppedIMG5642.jpg|Fronte glaciale
File:Glacier.zermatt.arp.750pix.jpg|Morena laterale nel Ghiacciaio del Gorner a Zermatt, Svizzera.
File:Bruggen-PioXI FaceCompleteCroppedIMG5642.jpg
File:MorainesLakeLouise.JPG|Morena laterale sopra il Lake Louise, nello stato di Alberta, in Canada.
File:Mombarone da bollengo.jpg|La Serra, morena lunga 25 km che chiude l'Anfiteatro morenico di Ivrea, in Piemonte.
File:ReichenbachIce5.jpg|Parte terminale di un piccolo ghiacciaio, ricoperta da detrito morenico accumulatosi sulla sua superficie
File:Colline moreniche del Lago Garda.JPG|Colline moreniche nel lago di Garda
File:Nuussuaq-peninsula-moraines.jpg|MoreneGhiacciaio mediane,con centralimorene laterali e mediane
File:Baltoro Glacier, Pakistan.jpg|Ghiacciaio con morene laterali e mediane
File:St olavsormen.JPG|Esker (canale subglaciale). Norvegia.
File:Views at Ice Age National Scenic Trail, Wisconsin (c172ad17-7d24-490a-9f42-81fc837e3d4a).jpg|Esker. Wisconsin (USA).
File:Dude Hill - Glacial Kame - Yellowstone USA.jpg|Kame. Yellowstone (USA).
File:Kame below Wester Pearsie - geograph.org.uk - 605724.jpg|Kame. Scozia (UK).
File:Kame internal structure.jpg|Struttura interna di un Kame (Ohio, US).
File:Drumlinfield large.jpg|Campi di ''drumlins''. Regione a sud del Lago Ontario. Rilievo topografico.
File:Puerto Williams, Chili.JPG|Campo di ''drumlin''. Regione andina (Cile).
File:Ile Georges Halifax.JPG|''Drumlin'' (isola costiera).
File:Glacial scouring, Saskatchewan from 10,000 m - panoramio.jpg|Assortimento di depositi e morfologie glaciali (drumlin, kame e kettle). Saskatchewan (Canada).
File:Glacial Transportation and Deposition.jpg|Massi erratici
File:Pietra Pendula.jpg|La Pietra pendula, famoso masso erratico, descritto da Antonio Stoppani, nelle prealpi lombarde
File:Upsala Glacier, Argentina.jpg|Two icebergs clearly retain fragments of the moraine (rock debris) that forms a dark line along the upper surface of the glacier. The inclusion of the moraine illustrates how land-based rocks and sediment are carried by ice.
File:Yeager-Rock-Erractic-PB110039.JPG|Yeager Rock, a 400-metric-ton (440-short-ton) erratic on the Waterville Plateau, Washington. Note the glacial till below the rock.
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