Scienze della Terra per le superiori/Il modellamento eolico: differenze tra le versioni

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[[File:KelsoDunesAvalancheDeposits.JPG|thumb|left|Sabbia franata dalla cresta di una duna: depositandosi sul pendio con pendenza vicina all'angolo di riposo la sabbia si trova in equilibrio precario, pronta a franare alla minima instabilità]]
La cima della duna si definisce cresta, può essere più o meno allungata a seconda dello sviluppo e della morfologia dell'accumulo, e separa il lato anteriore da quello posteriore.
[[File:Ripples on Mesquite Flat Sand Dunes.jpg|thumb|leftright|verticale=0.8|''ripple marks'' eolici su dune. Valle della Morte (USA). Visibile in secondo piano una duna avanzante sul dorso di un'altra duna.]]
 
Il vento preleva granelli di sabbia dal lato posteriore della duna e, facendoli saltare o strisciare fino ad oltre la cresta, li trasporta in aria per un tratto fino a depositarsi al suolo (caduta facilitata dal fatto che il lato sottovento della duna è in situazione di relativa calma di vento). Cadendo sul lato anteriore della duna stessa, i granuli tendono a scivolare formando piccole frane e adagiandosi sul pendio secondo un angolo di riposo naturale (dipendente dalla granulometria del materiale). Durante gli eventi di tempesta più importanti, i granuli possono anche saltare in un punto più avanzato rispetto alla duna: in quest'ultimo caso il punto di caduta è la base su cui si formerà la duna successiva. Ogni duna viene quindi progressivamente "smantellata" dal vento, un granello di sabbia alla volta, e "ricostruita" più avanti; una nuova duna continua a crescere fino a quando, non più protetta dalle dune circostanti, la quantità di sabbia che le viene tolta dal vento supera quella apportata.
 
[[File:Ripples on Mesquite Flat Sand Dunes.jpg|thumb|left|verticale=0.8|''ripple marks'' eolici su dune. Valle della Morte (USA). Visibile in secondo piano una duna avanzante sul dorso di un'altra duna.]]
Altri accumuli sabbiosi con morfologia simile a quella delle dune, ma dalle dimensioni da centimetriche a decimetriche, sono i '''ripple marks''', conosciuti in italiano anche come '''increspature di sabbia''' o '''ondulazioni di sabbia'''. Sono increspature che ripetono a piccola scala la forma delle dune, composte di sabbia finissima e con creste molto continue lateralmente. Queste forme di deposito si originano nella fase di vento calante, alla fine delle tempeste, e durante le pause di vento "normale" e costante tra gli episodi di tempesta. Lo sviluppo delle creste è perpendicolare alla direzione del vento, ma in generale non coincide con la direzione delle creste delle dune perché risente molto di più delle variazioni topografiche locali a piccola scala che modificano la direzione locale del vento stesso.