Scienze della Terra per le superiori/Il modellamento eolico: differenze tra le versioni

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=== Trasporto ===
[[File:Saltating dune sand.jpg|thumb|verticale=2.0|Particelle di sabbia che si muovono per ''saltazione'' in una ''galleria del vento''. I processi eolici sono studiati sperimentalmente in laboratorio. Notare le traiettorie.]]
Secondo studi di laboratorio<ref>{{cita|Sundborg (1956)}}.</ref>, le ''correnti eoliche'' (il vento) hanno minore capacità erosiva rispetto alle ''correnti subacquee'', poiché la ''velocità critica di erosione''<ref group=N>La velocità minima necessaria ad un flusso per iniziare il trasporto di un sedimento, in relazione alla sua ''granulometria'' (cioè alle dimensioni dei granuli che la compongono).</ref> di un flusso aereo è considerevolmente superiore a quella di una corrente d'acqua. Questo significa che il vento necessita di velocità di flusso considerevolmente maggiori rispetto alle acque correnti per muovere granuli dello stesso diametro, a causa della minore ''densità''<ref group=N>La densità di una sostanza è il rapporto tra la massa e il volume di tale sostanza. E' quindi una misura della quantità di materia presente in un volume definito. In questo caso l'acqua è molto più densa dell'aria (0,99984 g/cm<sup>3</sup> a 0 °C contro 0,001292 g/cm<sup>3</sup> a 0 °C e a 1 atm di pressione).</ref> e ''viscosità''<ref group=N>La viscosità è una grandezza fisica che misura la resistenza di un fluido allo scorrimento. E' legata all'attrito tra le molecole del fluido. Ad esempio: il miele è più viscoso dell'acqua.</ref> del flusso. Venti di 55 m/s (circa 200 km/h) o più sono tipici degli uragani, ma sulleSulle aree continentali si registrano venti tipicamenteanche fino a 30 m/s (un centinaio di Km/h): a queste velocità il limite massimo di diametro per granuli di quarzo che possono essere mossi dal vento è intorno a 0.5 mm (corrispondente ad una sabbia media), che è la granulometria massima delle tempeste di sabbia. Per venti "normali" la granulometria media è molto minore, arrivando al massimo alla sabbia molto fine. Questo è un importante criterio per distinguere i depositi sabbiosi eolici da quelli dovuti a corrente d'acqua, perché depositi di granulometria pari e oltre la sabbia grossolana (> 0.5 mm) è poco probabile siano di origine eolica.
[[File:Saltation on sand dune.png|thumb|left|Schema del processo di saltazione dei granuli di sabbia sotto l'effetto di una corrente eolica. Le traiettorie dei granuli sono rappresentate realisticamente, con un angolo di impatto di circa 15°.]]
 
Quando un fluido, in questo caso il vento, agisce su una superficie coperta da sedimento sciolto con una velocità superiore alla ''velocità critica'', esercita uno sforzo di taglio sufficiente ad attivare il movimento delle particelle di sedimento. Il vento trasporta particelle ovvero ''clasti'' (frammenti di rocce preesistenti, di natura sedimentaria, ignea o metamorfica) di dimensioni variabili (dalla polvere fino alla sabbia fine). L' '''erosione ''' in questo caso è determinata dall'azione abrasiva esercitata direttamente dal vento attraverso i granuli che esso trasporta e che colpiscono le superfici esposte di roccia nuda, modellandola e producendo a sua volta altre particelle di polvere, che vengono anch'esse prese in carico dal vento.
 
Il vento muove le particelle di sedimento attraverso tre modalità: la ''saltazione'', il ''trascinamento'' e la ''sospensione'', con prevalenza della prima. Un granulo che viene preso in carico da una corrente eolica si muove per l'appunto "saltando" secondo una traiettoria curvilinea di tipo parabolico che ha nel tratto in risalita un angolo variabile ma piuttosto elevato (intorno a 30°-50° e oltre), dopo di che ricade con un angolo di impatto piuttosto costante (intorno ai 15°). Lunghezza e altezza della traiettoria sono proporzionali alla velocità del vento: comunque la "nube" di materiale in saltazione supera raramente lo spessore di 1-2 m; più frequentemente il materiale si muove entro poche decine di centimetri. Se la ricaduta avviene su una superficie rocciosa il granulo rimbalza e può essere ripreso in carico. Se ricade su un letto di altri granuli, tende a scagliarli intorno favorendo la loro presa in carico da parte del vento e contribuendo a propagare il movimento, e ad innescare così un trasporto generalizzato di materiale sabbioso.
[[File:Saltation-mechanics-i18n.png|thumb|Schema dei principali meccanismi di trasporto in ambiente eolico. 1- reptazione o trascinamento (creep); 2- saltazione; 3- sospensione; 4- corrente eolica.]]
Se i granuli in fase di saltazione colpiscono altri granuli troppo pesanti per essere fatti saltare a loro volta, questi ultimi vengono spinti in avanti per ''trascinamento'' nella direzione del vento, "strisciando" lungo la superficie del sedimento, secondo una modalità definita anche ''reptazione'' ( o ''scorrimento superficiale''). Poiché le particelle più grossolane e più abrasive rimangono nello strato di atmosfera più vicino al terreno, l'azione erosiva di queste ultime si esercita soprattutto nello strato di atmosfera a contatto col terreno (da pochi centimetri a pochi metri). Nell'ambiente eolico, la sabbia movimentata dal vento dà luogo a tipici depositi di '''duna''' (''duna eolica'', perché vi sono anche depositi di ''duna subacquea'', in ambiente fluviale e marino).