Scienze della Terra per le superiori/Il modellamento dovuto a fenomeni atmosferici: differenze tra le versioni

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L'azione dell'uomo (''attività antropogenica''), con il '''disboscamento''' di vaste aree della Terra, ha aggravato in misura estrema il '''denudamento''' (l'asportazione di suolo) da parte dei fattori dell'erosione. Questo avviene in particolar modo nelle regioni tropicali, in cui per il regime climatico (elevata umidità e ampia disponibilità d'acqua, alta temperatura e attività elevata dei processi chimici e biologici) il terreno è fortemente alterato in profondità sotto le radici degli alberi, e quindi una volta tolta la copertura vegetale l'effetto del denudamento è catastrofico, in termini di inondazioni, frane, colate di fango, asportazione di suolo fertile e impoverimento della biodiversità.
 
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'''Approfondimento: com'è cambiata la vegetazione nel tempo'''<br>
 
La natura della vegetazione che colonizza questo pianeta è variata in misura notevole nel tempo geologico. Si possono riconoscere quattro stadi nello sviluppo delle piante terrestri:
 
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* Siluriano - Cretaceo Inferiore (440-125 Ma). I principali gruppi di piante erano ''felci'', ''licopodi'' e ''conifere'', con un apparato radicale piuttosto semplice, relativamente poco efficace nello stabilizzare il suolo e la regolite.
* Cretaceo Inferiore - Cenozoico Inferiore (Oligocene) (125-23 Ma). Si ha lo sviluppo delle ''angiosperme'' ("piante da fiore"), con apparati radicali complessi e sviluppati, più efficaci nel trattenere il suolo.
* Miocene - Attuale (da 23 Ma al presente). L'evoluzione e l'esplosione delle ''graminacee'' (l'''erba'') ricopre gran parte delle aree continentali con piante aventi apparati radicali densi, fibrosi e intrecciati estremamente efficaci nello stabilizzare il suolo.</ref>
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