Storia della letteratura italiana/Giacomo Leopardi: differenze tra le versioni

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=== "Dall'erudizione al bello" e dal "bello" al "vero" ===
<u>Tra il 1815 e il 1816 la cultura di Leopardi subisce una conversione,</u> come<u>che egli stesso la definisce, "dall'erudizione al bello</u>". Abbandona gli aridi scrupoli filologici per passare alla lettura appassionata di poeti come Omero, Virgilio e Dante tra gli antichi, Rousseau, Alfieri (in particolare la ''Vita''), Goethe (il ''Werther'') e Foscolo (l<nowiki>'</nowiki>''Ortis'') tra i moderni. <u>Tramite la lettura di Madame de Staël scopre la cultura romantica</u>, nei confronti della quale nutre comunque forti riserve. <u>Il giovane Leopardi trova inoltre la confidenza affettuosa che in famiglia</u> <u>mancava nell'amicizia con</u> l'intellettuale di orientamento classicistico <u>Pietro Giordani,</u> documentata da un folto carteggio. <u><s>Nell'estate del 1817 inizia poi a raccogliere gli appunti che costituiranno lo ''Zibaldone di pensieri''.</s></u>
 
<u>L'atmosfera chiusa di Recanati e del palazzo paterno gli riesce sempre meno sopportabile, al punto da indurlo a tentare la fuga da casa nell'estate del 1819, tentativo che viene scoperto e sventato. Lo stato d'animo che ne consegue, anche dovuto a una malattia agli occhi che non gli permette di leggere, lo getta in uno stato di "nera, orrenda e barbara malinconia". Gli appare allora chiara la nullità di tutte le cose, che sarà il nucleo del suo sistema marcatamente pessimistico. È questa crisi a segnare il passaggio definito da lui stesso dal "bello" al "vero",</u> dalla poesia immaginativa alla filosofia e a una poesia intrisa di meditazione. Il 1819 è anche un anno di intensa sperimentazione: molti filoni sono tentati e altrettanti abbandonati, ma con l<nowiki>'</nowiki>''Infinito'' si inaugura la stagione più originale della poesia leopardiana. Diventano più fitte anche le note dello ''Zibaldone'', il suo diario filosofico e letterario. Negli anni successivi (1820-21) scrive altri idilli e canzoni, la prima delle quali è ''All'Italia'' (1818).<ref name="Baldi122">{{cita libro | autore1=Guido Baldi | autore2=Silvia Giusso | autore3=Mario Razetti | autore4=Giuseppe Zaccaria | titolo=Manzoni e Leopardi | opera=Moduli di letteratura | anno=2002 | editore=Paravia | città=Torino | p=122 }}</ref>
 
=== Fuori da Recanati ===