Scienze della Terra per le superiori/Il carsismo: differenze tra le versioni

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Dal punto di vista ''funzionale'', queste cavità possono essere:
[[File:Karst caves IT.png|thumb|right|verticale=3.2|Schema illustrativo delle morfologie carsiche ipogee.]]
* praticamente ''prive d'acqua'' (ad eccezione dei periodi di pioggia). Siamo nella '''zona di percolazione''' o '''zona vadosa''', in cui l'acqua di infiltrazione normalmente non satura i vuoti della roccia, che sono prevalentemente aerati. Abbiamo ''stillicidio'' (gocciolamento d'acqua da volte e pareti), scorrimento di veli d'acqua sulle pareti e scorrimento di rigagnoli sul fondo. In questa zona abbiamo il massimo '''assorbimento''' d'acqua durante le precipitazioni atmosferiche. Qui si depositano la maggior parte delle ''concrezioni'' e abbiamo deposizione di sedimenti e depositi di crollo.
* con ''acqua più o meno abbondante'', ma con periodi di inondazione completa o in cui sono temporaneamente asciutte (''gallerie anfibie''). Siamo in una zona con caratteristiche intermedie, o '''zona di trasferimento''' in cui abbiamo stillicidio abbondante (percolazioneinfiltrazione concentrata d'acqua) e scorrimento di correnti con battente d'acqua significativo sul fondo.
* sempre ''sature d'acqua''. Siamo nella '''zona freatica''', sotto il livello della falda acquifera. Qui l'acqua si muove sotto pressione nei condotti. Non abbiamo concrezioni né depositi di sedimento.
 
All'interno di un ''sistema carsico'', procedendo dall'alto verso il basso, passeremo da cavità asciutte o con stillicidio, a cavità via via più ricche d'acqua, fino a cavità inondate permanentemente. Ai diversi caratteri ''idrologici'' corrisponde anche una successione ideale di morfologie diverse.
 
{{Cassetto|Approfondimento: I sistemi di grotte in dettaglio|colore=#00a5ff|coloresfondo=#f9ffe0|
 
La morfologia nella zona più superficiale corrisponde all'idea comune di "grotta carsica". Le gallerie sono tendenzialmente asciutte (quelle più accessibili), e hanno una morfologia generalmente irregolare, sia in piante che in verticale. Il fondo è spesso ricoperto da argille residuali, detriti provenienti dalla superficie, blocchi crollati dalla volta. Le pareti e il soffitto presentano ''nicchie di distacco'' dei blocchi accumulati sul fondo, e sovente concrezioni calcaree (può essere la zona più ricca di concrezioni). Sovente si trovano delle ''sale'', allargamenti poligonali o ellittici posti all'incrocio di due o più gallerie, spesso con il pavimento occupato dai massi crollati dalla volta; talora al posto della volta stessa (completamente crollata) si apre un ''pozzo'' verticale che comunica con la superficie. Se il pozzo ha diametro molto piccolo rispetto allo sviluppo verticale abbiamo un ''camino''. Se lo sviluppo verticale è molto esteso (centinaia, fino a migliaia di metri) si definisce un ''abisso''.
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Al di sotto del livello di falda, nella '''zona freatica''', i condotti in pressione sono prevalentemente di forma tubolare e suborizzontali (perché non si ha più percolazione verticale), con sezioni subcircolari o ellittiche, prive di concrezioni (perché non si ha stillicidio né veli d'acqua che possano deporre il carbonato). In realtà il livello di falda può avere oscillazioni anche molto ampie (dell'ordine anche delle decine di metri), in conseguenza degli apporti meteorici. Si può distinguere in effetti anche una '''zona epifreatica''', che rappresenta la zona interessata dalle oscillazioni del livello di falda, e può arrivare a comprendere negli episodi di piena gran parte della zona intermedia. Questa zona è caratterizzata da ''forte dissoluzione chimica'', perché le acque meteoriche hanno un basso contenuto di sali e quindi risultano molto aggressive per i carbonati, e da ''forte erosione meccanica'', per la presenza di correnti acquee dovute al deflusso durante le piene, che portano in carico molto materiale detritico proveniente dai livelli superiori. La zona epifreatica ha una notevole importanza nella '''speleogenesi''' dei condotti carsici, che vengono creati entro la zona freatica e successivamente allargati entro la zona epifreatica con l'abbassamento della falda.
 
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'''<big>Per approfondire questa parte potresti consultare i seguenti testi alle pagine indicate:</big>'''
* Forme d'erosione sotterranee carsiche<ref>{{cita|Castiglioni (1989)|pp. 230-241}}.</ref><ref>{{cita|Minelli et al. (2001)}}.</ref>
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