Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Israele-1: differenze tra le versioni

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Il Phantom era già un obiettivo israeliano almeno del'65 e c'è persino chi dice che se ne videro in zona dal 1962 (con scalo in Libia: forse fu un volo di test?), ma fino al '67 fu la Francia ad assicurare l'esistenza dell'aviazione israeliana con ogni sorta di aerei, dai Magister ai Vautour, per non dire degli elicotteri Frelon. Dopo la guerra del '67, vista da alcuni come guerra 'preventiva' e da altri come 'guerra d'aggressione' (con valide ragioni da entrambe le parti), sta di fatto che la Francia e la Gran Bretagna smisero di supportare i programmi militari israeliani. Subentrarono gli Stati Uniti e il loro supporto da allora non è mai venuto meno. La cosa dà l'idea di come possa essere diverso il pragmatismo da qualunque dichiarazione d'intenti: fu proprio nel '67 che la nave-spia Liberty americana, venne attaccata da Mirage e motosiluranti, riportando gravi danni e la perdita di dozzine di marinai. Da allora gli USA hanno tolto progressivamente le navi dai servizi ELINT, preferendo gli SSN e gli aerei, oltre ovviamente allo spionaggio e ai satelliti.
 
Nonostante questo che fu subito liquidato come 'incidente' (la grossa nave americana venne scambiata per un'unità egiziana), venne autorizzato da Johnson già il 7 gennaio 1968, con tanto del supporto di Bob Kennedy. L'accettazione avenneavvenne alla presenza di Golda Meir e Moshe Dayan, il 5 settembre 1969, e già il 22 ottobre gli aerei debuttarono in azione. Questo era dovuto all'emergenza della guerra d'Attrito, in cui l'Egitto continuò le azioni contro Israele contando di 'stancarlo' prima. Il primo contratto era per 44 F-4E e 6 RF-4E (Peace Echo I). Gli Egiziani avrebbero usato soprattutto le artiglierie e inflitto perdite troppo gravi alla piccola nazione d'Israele, che adesso occupava il Sinai. Ma Israele rispose con l'aviazione infliggendo perdite anche maggiori e così di fatto vinse il conflitto, anche se non senza danni. L'11 novembre 1969 avvenne il primo abbattimento ai danni di un MiG-21, il 2 aprile 1970 si sa di un abbattimento subito invece da un F-4. Per superare la minaccia degli attacchi dei Phantom, data la scarsa efficacia a bassa quota degli SA-2, vennero consegnati anche gli SA-3, ma non ancora gli SA-6 (sorpresa tattica della guerra successiva). Arrivarono anche 5.000 consiglieri militari sovietici come anche diversi reggimenti di MiG-21. Tuttavia il 30 luglio, 4 Phantom ne attirarono alcuni in una trappola in cui altri 8 aerei, del tipo Mirage, intervennero fino a che 5 MiG e un pilota russo non andarono persi contro 1-2 Mirage danneggiati. Nel frattempo continuavano le perdite, specie dovute ai SAM: quelle note sono tra l'altro una il 30 giugno, una il 5 luglio, due il 18. I programmi 'Peace Echo II e III' del 1970 portarono altri 24 F-4E e due RF-4C (in supplenza dei futuri 6 RF-4E) di cui 18 ex-USAF, poi altri 12 per l'Operazione Peace Patch, consegnati nel '71. I Phantom, con la loro capacità di recapitare fino a 3-6 tonnellate di carico sul bersaglio, superavano anche i Vautour, anche se non ne avevano il lungo raggio d'azione. Vennero usati anche come caccia da intercettazione, abbattendo due Su-7 il 9 settembre 1972 e peggio ancora, un Boeing 727 libico nel gennaio successivo. Nel frattempo, le conversioni aumentavano: prima il 201 sqn, poi No.69, poi il No.107 già entro il '71, e così via. Sembrava che ve ne fossero già a sufficienza per difendere Israele da eventuali aggressioni.
 
Questo non impedì di consegnare, sotto il contratto FMS Peace Echo IV altri 52 Phantom, inclusi 24 ex-USAF. Questi ultimi erano un plus dovuti all'emergenza Yom Kippur. Quando questa ebbe inizio c'erano 122 F-4E e 6 RF-4E. Dato che inizialmente gli Egiziani ottennero una sorpresa tattica per l'efficacia e densità delle loro difese antiaeree, e per la mancanza di ECM efficaci contro i missili a guida semiattiva (i precedenti tipi sovietici erano a guida radio, ma del resto in Occidente c'erano già gli HAWK e i Terrier/Tartar con tale sistema di guida, per non dire degli Sparrow e Sea Sparrow). I Phantom furono subito in grado di intervenire contro l'ondata iniziale dell'attacco egiziano, tanto che un paio di loro abbatté addirittura 7 aerei nemici e altri distrussero 5 Mi-8 sul deserto del Sinai, che trasportavano gli incursori egiziani. Per lungo tempo si è detto che questa ondata fu un fallimento: quella aerea di sicuro non ebbe minimamente l'effetto che ebbero gli Israeliani nel '67, ma gli elicotteri in realtà ottennero di ritardare, con i loro commandos, i rinforzi di circa 24 ore, quindi non si può certo dire che abbiano fallito totalmente. Se poi il grosso dell'esercito non ne approfittò, questa è un'altra questione. Nei giorni successivi, specie il secondo, i Phantom si resero conto che i loro sistemi RWR ALR-36 non riuscivano nemmeno a 'sentire' gli impulsi radar in banda G-J dei sistemi SA-6. Almeno 6 andarono persi assieme ad una trentina di A-4. Si tentarono anzitutto le tattiche, per esempio volando strettissimi e lanciandosi poi in una virata in senso opposto da parte di una coppia di aerei, rendendo il missile 'incerto' su chi seguire dei due. Il problema era che le salve degli SA-6 erano spesso di 2-3 armi per volta, scalate di alcuni secondi. Altre tattiche: quella di avvicinarsi da quote elevate per picchiare ad alto angolo e sorprendere in parte le batterie, oppure quella di stare al limite della gittata fintando attacchi, per poi ritirarsi lasciandosi dietro il missile. Ma al dunque, solo il 9 ottobre, quando gli A-4 sorpresero parecchie batterie con gli SA-6 in fase di ricarica o di movimento e le distrussero, che fu possibile ridurre il rischio, a parte che, secondo le statistiche più recenti, per ogni vittoria gli SA-6, tirati in salve numerose, venivano consumati in massa: pare addirittura 88:1. I Phantom attaccarono anche, quello stesso giorno, il QG a Damasco dell'Esercito, subendo qualche altra perdita, che entro la metà di ottobre arrivò a non meno di 37 aerei, e molti altri erano danneggiati anche gravemente. Con l'Operazione Nickel Grass Nixon rimpiazzò tali perdite con 36 aerei del 4 e 401 TFW. Questo e altri aiuti consentirono di dire a Sadath che 'non poteva vincere anche contro gli USA' e quindi affermare che Israele, da sola, non poteva difendersi. Del resto questo lo dissero gli stessi Israeliani, visto che il quinto giorno ammisero che stavano per finire le munizioni. L'opzione nucleare era dietro l'angolo, ma non venne mai minacciato ufficialmente di usarla. In realtà, agli Arabi interessava più che distruggere Israele, di salvare l'onore compromesso nella guerra dei Sei giorni, e di recuperare il Sinai e il Golan. I Phantom di nuova consegna avevano, almeno alcuni di loro, i missili Maverick. 4 F-4 andarono persi anche di questo lotto appena giunto prima che la guerra finisse, mentre non è mai stato confermato se uno squadrone non avesse il compito di usare la ventina di 'atomiche' all'epoca disponibili per la HHA.