Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Portogallo: differenze tra le versioni

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==1997<ref>Anselmino S, Bottano F: ''Forze aeree NATO: la FAP'', Aeronautica&Difesa, Set 1997 pagg. 50-57 </ref>==
Ecco la struttura che assumeva all'epoca la FAP: COFA, Comando operativo, CLAFA, comando logistico, CPESFA, comando del Personale. Essendo gli ultimi due essenzialmente amministrativi, la FAP aveva di fatto il primo come comando essenziale, anche se impossibile da sostenere senza gli altri due. La forza, basata sulle Baese AérasAéreas sotto forma di tre Grupos, Operativo (per il controllo di tutte le operazioni, servizi aeroportuali, radar etc.), Grupo Material (manutenzione), il Grupo Apoyo (manutenzione e costruzione infrastrutturale). La novità recente erano i caccia da difesa aerea, incredibilmente mancanti dal 1980 con la radiazione degli ultimi F-86 (malgrado i similari G.91R). La forza di 17 F-16A e 3 B erano nell'Esquadra 201 di Monte Real, iniziando il servizio nel 1996. Essi sono del Block 15 ma aggiornati allo stanard OCU, con HUD grandangolare, laser gyro, RWR ALR-69, motore F100-PW-200E con FADEC, missili AIM-9P e L, con in programma gli Sparrow e AMRAAM perché questi aerei sono praticamente uguali agli F-15ADF.
 
La forza d'attacco su A-7 era presente con gli Esquadras 302 e 304 di Monte Real, la base di maggior importanza della FAP, ed essi avevano come compito l'attacco al suolo, ma soprattutto il TASMO, ovvero il supporto delle operazioni marittime (per l'esc. 302), mentre il CAS era compito del 304. I Vought A-7 erano una presenza insolita per potenza per un'aeronautica tanto piccola e persino senza difesa aerea, ma oltre che per l'attacco hanno fatto molto anche per la difesa aerea con i missili AIM-9P e i 2 cannoni Mk.12 da 20 mm. Altre caratteristiche operative erano l'armamento relativamente valido con bombe Mk 82, Mk 82 Snakeye, Mk 83, BL 755, Mk 20 (queste ultime sono CBU e non bombe a caduta libera), e i missili AGM-65 Maverick, anche se solo della prima versione A a guida televisiva senza zoom. I sistemi di bordo comprendevano l'RWR e pod ECM ALQ-131. Nondimeno, questi aerei d'attacco subsonici sarebbero stati ritirati, come previsto, nel 2001.
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Dopo la quale i Commandos rimasero attivi, anche se con forze ridotte, fino a che nel '93 vennero sciolti, per via delle vittime che erano state registrate durante i duri corsi d'istruzione. Non andarono dispersi perché fusi con i parà, ma nel 2002 ritornarono indipendenti come Batalhão de Comandos su 2 compagnie a Mafra, per poi essere dispiegati in Afghanistan nel 2005. Tra le necessità per diventare commando, la nazionalità portoghese, maggiore età (18), test fisici e prove come una corsa di 2.500 m in meno di 12 minuti, salto sopra una trincea di 3 m di larghezza, sopra un muro di 90 cm, nuotare 15 metri. A dire il vero non si tratta di prove molto selettive, ma del resto è solo l'inizio, per scremare un po' la truppa, ma è necessario iniziare con un buon numero di aspiranti commandos, e solo dopo l'addestramento si vedrà chi raggiunge il Basco rosso.
 
La '''Brigata di reazione rapida''' (Brigada de Reacção Rápida ) è attiva dal 1993 e fa parte dell'Esercito, si tratta di un'unità aeromobile con QG a Tancos. Ha una forza consistente di 8 battaglioni ed è o sarà portata dagli NH-90. E' unità usata a Timor, Afghaniestan, Kosovo. Con gli elicotteri NH-90 previsti dal 2012 (10 elicotteri) per rendersi indipendente dall'aviazione. Essa venne formata a seguito, nel '93, dello scioglimento del Corpo de Tropas Aerotransportadas dell'aeronautica, così come i Commandos, per formare una brigata indipendente di risposta rapida. Nel 2002 ha perso la componente commandos, ritornata indipendente, ma ha anche perso con la riorganizzazione del 2006, il nome di Brigata aeraaerea indipendente, diventando piuttosto la Brigada de Reacção Rápida o BAI, e ritornando ad ottenere due compagnie commando e le Forze speciali; il comando è stato spostato da quello delle truppe aeree a quello delle operazioni terrestri.
 
I parà di questa brigata di pronto intervento sono 2, il Primo del 15° Reggimento di fanteria, e il 2° del 10° Reggimento di fanteria.
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Le 'João Coutinho', costruite dai cantieri Bazan e B&V (Amburgo), sono ancora in servizio. In tutto ne vennero costruite, trai l1968 e il 1971, 6 esemplari di cui 4 attivi a tutt'oggi.
 
Navi da 1.252/1.401 t, con dimensioni di 81 x 10,3 x 3,3 m, 2 motori diesel Pielstick da 10.560 hp, sono capaci di 24 nodi e 5.000 nm di autonomia a 18 nodi. L'equipaggio di 18 elementi controlla radar di tiro SPG-34, navigazione, scoperta aeraaerea, sonar QCU-2, e un armamento di 2 pezzi Mk 33 (torre binata), 4 L70 da 40 mm, 1 lanciabombe Hegdehog e due sistemi di lancio per cariche di profondità (in effetti, entrambi questi obsoleti sistemi risultano ritirati nel 1987). Nate come navi coloniali per i portoghesi, su loro disegno, ma poi costruite da cantieri stranieri per sveltirne la realizzazione (era ancora in atto la guerra in Angola), le prime 3 vennero costruite in Germania, e le altre in Spagna. Usate nel quinquennio 1970-75 come mezzi di pattugliamento e supporto di fuoco sulle coste angolane e del Mozambico, dopo la fine dell'era coloniale, sono state mandate a pattugliare le acque territoriali portoghesi. Navi chiaramente non al 'top' delle caratteristiche, nate del resto senza requisiti particolarmente severi, possono essere paragonate a unità come le A-69 francesi. IN seguito da esse derivarono un buon numero di altri tipi di navi, tra cui le 'Baptista de Andrade' e le spagnole 'Descubierta', queste ultime forse il primo successo pieno per l'industria cantieristica militare spagnola (almeno nell'export); mentre in seguito la loro esperienza si rivelerà preziosa per le MEKO 140, le esponenti 'piccole' della famiglia MEKO, destinate all'Argentina e sempre in 6 esemplari, ma con armi e costruzione (con un certo grado di stealthness, almeno sui generis, le MEKO vennero infatti concepite con una traccia radar più ridotta del solito) di generazione successiva.
 
Ecco l'elenco delle navi e dei loro costruttori: