Disturbi mentali/Disturbi dello spettro schizofrenico/La schizofrenia/Sintomatologia: differenze tra le versioni
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=====2°fase=====
Esordio : quello acuto serve generalm. per poter fare la diagnosi. *C’è un’angosciosa condizione preparatoria con umore o stato d’animo delirante, una sensazione difficilmente comunicabile di modificata relazione tra sé e il mondo. *L’età dell’esordio è molto giovanile (dopo i 30 anni è rara). Dalla perplessità che la relazione con il mondo non è più la stessa, si passa al successivo autoriferimento dove ogni cosa smette di essere indifferente e viene psicoticamente autoriferita. *Compaiono così i primi sintomi schizofrenici (quelli di primo rango). Alcuni pazienti all’insorgenza della patologia possono apparire normali nell’abbigliamento, nella mimica, nei comportamenti e anche nel linguaggio (stranezza e bizzarria non devono aiutare nella diagnosi). *Sono frequenti il ritiro sociale e l’evitare relazioni (come depressione), mentre altre volte prevale l’inadeguatezza dell’affettività con risatine fatue immotivate. *Il linguaggio può essere da vago e evasivo fino alla schizofasia (linguaggio totalmente dissociato). *Di fondamentale significato diagnostico è il disturbo del pensiero che si manifesta con alterazioni della forma o con impoverimento di idee. *L’esperienza delirante tipica delle forme paranoidee può manifestarsi in vari modi: centrale è l’idea di essere influenzato, di essere cioè oggetto di un’azione di solito nociva, che dal mondo passa direttamente nel proprio corpo, nei propri pensieri o sentimenti. *Altri aspetti del delirio sono le percezioni deliranti per cui ad es. il telefono
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