Chimica per il liceo/La tavola periodica e i primi modelli atomici: differenze tra le versioni

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== L'esperimento di Rutherford e il modello atomico planetario ==
[[File:Ernest Rutherford LOC.jpg|miniatura|'''Figura 10.''' Ernest Rutherford (1871–1937), premio Nobel per la Chimica nel 1908.|sinistra|211x211px]]
A partire dal 1908, vennero condotti una serie di esperimenti, ideati e diretti dal chimico e fisico neozelandese Ernest '''[[w:Ernest_Rutherford|Rutherford]]''' (figura 10), in collaborazione con i fisici Hans '''[[w:Hans_Wilhelm_Geiger|Geiger]]''' e Ernest '''[[w:Ernest_Marsden|Marsden]]''', volti a indagare la struttura dell'atomo, che permisero di scoprire l'esistenza del '''nucleo''' dove sono concentrate tutta carica positiva e la maggior parte della sua massa atomica.
[[File:Rutherford gold foil experiment results.svg|miniatura|mmm]]
In tali esperimenti, Rutherford bombardò una sottile lamina d'oro, dallo spessore di circa 0,004 mm, con delle ''particelle α'' (alfa) emesse da una fonte radioattiva; tali particelle sono dota di massa (circa pari a quella di un atomo di elio e oltre 7000 volte maggiore di quella di un elettrone) e di carica elettrica positiva, doppia rispetto allaa caricaquella dell'elettrone, ma di segno opposto. Per rilevare la presenza delle particelle α, che sono invisibili all'occhio umano, e studiarne pertanto il tragitto quando interagivano con la lamina d'oro, utilizzò un particolare schermo fluorescente, come mostrato in figura 11.
[[File:Scatteringrutherford.jpg|centro|miniatura|514x514px|'''Figura 11.''' Schema dell’apparato sperimentale utilizzato da Rutherford e dai suoi collaboratori per indagare la struttura dell’atomo.]]LoGli scienziatoscienziati osservòosservarono che:
 
* la maggior parte delle particelle α attraversava la sottile lamina d'oro in linea retta, senza cioè subire alcuna deviazione;