Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/India: differenze tra le versioni

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===IAF, 1997<ref>Khan, M.A. ''L'aviazione militare indiana'' RID Aprile 1997 pagg. 46-51</ref> ===
Nel 1997 la situazione della IAF, come sempre, presentava luci ed ombre. La consistenza numerica complessiva e l'introduzione di nuovi tipi di aerei erano parte delle prime, mentre la carenza di sicurezza e i numerosi incidenti facevano parte del 'lato oscuro'. All'epoca la Indian Air Force comprendeva un totale di oltre 114.000 uomini e tra le esperienze recenti aveva avuto il supporto ONU per la missione in Sri Lanka, che di fatto era indetta per debellare i terroristi delle Tigri Tamil, ovvero il movimento indipendentista del Nord dell'isola. Nell'occasione uno dei suoi aerei abbatté anche un velivolo noleggiato dai guerriglieri per portare munizioni e armi.Il comando della IAF era suddiviso in settori: Occidentale, Sud-Occidentale, Orientale, Centrale e Meridionale (vedi anche la IAR nel 2002, nella pagina successiva), più i comandi Addestramento e manutenzione, molto sotto sforzo dovendo supportare un tal numero di aerei, di tipi, generazioni e capacità molto diversi. I reparti, 15 squadroni da caccia, erano per lo più usati solo come intercettori, e i 3 con i MiG-29 e i 2 con i Mirage 2000H erano senz'altro i migliori (il secondo anche come componente d'attacco), ma c'erano anche 9 unità con i vecchi ma ancora non sostituibili con modelli più moderni, del tipo MiG-21, in fase d'aggiornamento allo standard MiG-21-93. La componente d'atacco era rappresentata da ben 22 squadroni, con MiG-21MF, FL e M, e sei squadroni costituiti invece dai MiG-27M, 4 di Jaguar e tre di MiG-23BN, che nell'insieme rappresentavano ovviamente la componente maggiore. Poi c'erano 15 squadroni di elicotteri di ricognizione e osservazione, trasporto leggero ecc., come i SA.315 Lama e Alouette III prodotti su licenza come Cheetah e Chetak. Gli An-32 Sutlej, aerei con motori potenti ma piuttosto assetati, erano invece presenti in sei dei dodici squadroni da trasporto e per i lresto non mancavano Il-76 quadrireattori e tipi più piccoli. Gli Il-76, aerei di notevole importanza e interesse, erano certo i mezzi più importanti, ma gli An-32 erano i più numerosi e fondamentali per i ruoli tattici, data la loro capacità STOL e la possibilità di volare ad alta quota, per questo erano apprezzati dalla IAF che ha a che fare con le montagne più alte del mondo. NOn mancavano i Mi-8 e 17, circa 200, i MiG-25RB e gli adestratoriaddestratori HPT-32 e HJT-16 ad elica e reazione rispettivamente. I missili erano di un gran numero di tipi, ovvero AA-2,7,8,10,11, R550, Super R530, AS-30, AS-7, AS-10, LGB russe da 500, 750 e 1.000 kg.
 
Dopo che molti processi di ammodernamento, e il blocco degli ulteriori F-16 ordinati dal Pakistan sono andati a concretizzarsi, la IAF si è ritrovata piuttosto soddisfatta di sé, ma dopo il 1991, con la traumatica esperienza della Guerra del Golfo (II), ci si è chiesti come migliorare le capacità di difesa, come anche di offesa, dell'aviazione di Nuova Delhi. Anzitutto si è voluto aggiornare i sistemi disponibili, comprare sistemi più moderni e avviare produzioni in loco; il MiG-21 aggiornato allo standard MiG-21-93, con pochi milioni di dollari per aereo, era possibile allungare la vita operativa dell'aereo a 4.000 ore e un radar multiruolo, con consegne dal 1998 per un totale di 130 aerei, da mobilitare dalla HAL di Bengalore e Nasik. Altri sistemi erano i Su-30, ordinati con un primo ordine per 142 milioni (di anticipo), con altri 32 Mk II da comprare subito dopo come primo lotto (come è stato davvero) entro il 2001. I satelliti erano un altro problema, con il satellite INSAT per la comunicazione e una rete di comunicazione SAMYUKTA. I sistemi ELINT erano rappresentati da pod EW per i Mirage 2000H con appositi pod e 7 B-707 con appositi sistemi, ex-Air India. Per i progetti futuri spiccava l'elicottero ALH anche con armi come cannoni da 20 e missili controcarri, i missili AKASH simili ad un sistema SA-6 (il missile è praticamente uguale fisicamente) su scafo che sembra in effetti un BMP, associati al radar Phased-Array RAJENDRA, per rimpiazzare i sistemi SA-3 (S-125 Neva); un sistema AEW era invece sistemato su di un aereo HS-748 e programmi per aerorifornitori e sperabilmente, il caccia LCA leggero, aereo in sviluppo da moltissimi anni. L'addestratore avanzato doveva essere l'Hawk ma poi la gara era stata riaperta con contendenti come lo Yak-130 e il MiG-AT, e persino Alpha Jet ex-LW. Le spese erano di 185 milioni di dollari per la sola gestione ordinaria, ma gli ordini previsti erano per 3,2 miliardi di dollari; in tutto nel '96 erano previsti 2 miliardi di dollari, che restavano comunque molto ridotti quale spesa per una forza aerea moderna e attiva, con oltre 2.000 velivoli di ogni tipo. Evidentemente c'era un vantaggio nei bassi redditi dei militari, ma il problema era quello degli incidenti e della sicurezza. Un po' per via del clima, un po' per gli stormi di volatili, che a bassa quota sono un problema enorme per gli aerei, specie in atterraggio o al decollo. Ma soprattutto c'era il problema di aerei obsoleti e di addestratori parimenti inadatti per tali velivoli di questo tipo.