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Per '''Storia d'[[Italia]]''' si intende quella parte dello studio della [[storia]] che riguarda i fatti e le condizioni che hanno condotto alla costituzione di uno [[Italia|stato unitario italiano]], come espansione del [[Regno di Sardegna]], frutto ultimo di un processo evolutivo plurisecolare che si manifestò, almeno ''in nuce'', ben prima del [[XIX secolo]].
{{storiaitalia}}
Per '''Storia d'[[Italia]]''' si intende quella parte dello studio della [[storia]] che riguarda i fatti e le condizioni che hanno condotto alla costituzione di uno [[Italia|stato unitario italiano]], come espansione del [[Regno di Sardegna]], frutto ultimo di un processo evolutivo plurisecolare che si manifestò, almeno ''in nuce'', ben prima del [[XIX secolo]].
 
Ciò che riguarda invece la storia della [[penisola]] italiana, in quanto circondario geografico nel quale venne a maturare una, più o meno marcata, identità culturale, si potrebbe parlare più propriamente di ''storia italica''.
 
== Genti italiche ==
{{vedi anche|Genti italiche}}
 
Le fonti storiche più certe per quello che riguarda il periodo storico antecedente alla fondazione di [[Roma]] sono quelle relativa alla [[Magna Grecia]], relative agli insediamenti greci nel meridione della penisola italiana e in Sicilia tra l'[[VIII secolo AC|VIII]] ed il [[VII secolo AC]].
 
Le informazioni sulle altre genti italiche, invece, sono abbastanza frammentarie. Gli [[Etruschi]], provenienti presumibilmente dall'[[Asia Minore]], si stabilirono sul versante tirrenico del centro [[Italia]] attorno all'[[800 AC]], creando un forte ed evoluto regno che andava dalla [[Pianura Padana]] al meridione. Nel [[IV secolo AC]] il settentrione venne invaso dai [[Celti]] (comunemente chiamati [[Galli]]), mentre il meridione conobbe la crescita dei [[Sanniti]], che si stabilirono in [[Campania]]. Altre popolazioni presenti nel centro e sulla costa adriatica furonogli [[Umbri]], i [[Piceni]] e gli [[Osci]].
 
Nell'area laziale, invece, [[Latini]] e [[Sabini]] furono i predecessori della civiltà di [[Roma]]. In Sicilia, prima della colonizzazione greca e punica, erano presenti nella parte orientale i Siculi, nella parte centrale i Sicani e a occidente gli Elimi.
In Sicilia, prima della colonizzazione greca e punica, erano presenti nella parte orientale i Siculi, nella parte centrale i Sicani e a occidente gli [[Elimi]].
 
Nell'area veneta abbiamo i [[Paleoveneti]], la cui presenza è testimoniata fin dalla prima età del ferro, provenienti anch'essi presumibilmente dall'Asia Minore e i Sardi nella loro omonima isola [[Sardegna]].
 
== Roma ==
{{vedi anche|Storia romana}}
La [[fondazione di Roma]] avvenne secondo la leggenda da parte di [[Romolo e Remo]] nell'[[VIII secolo a.C.]]. In [[re di Roma|epoca regia]] (date tradizionali [[753 a.C.|753]]-[[509 a.C.]]) la civiltà di Roma conobbe una prima fase di espansione el'unificazione della penisola, venne completata nel periodo della [[Repubblica Romana|repubblica]] (509-[[27 a.C.]]). Dopo la vittoria nelle [[guerre puniche]] contro [[Cartagine]], nel [[III secolo a.C.]] anche le principali isole furono sotto il controllo di [[Roma]].
 
Nel I secolo d.C. [[Roma]] dominava il [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]], ma a seguito di alcune lotte interne, si ebbe l'evoluzione da repubblica ad [[Impero Romano|impero]]. Il governo nei territori controllati da [[Roma]] fu caratterizzata dal rispetto delle culture locali e dallo sviluppo economico, anche grazie alla realizzazione di grandi infrastrutture.
La [[fondazione di Roma]] avvenne secondo la leggenda da parte di [[Romolo e Remo]] nell'[[VIII secolo a.C.]]. In [[re di Roma|epoca regia]] (date tradizionali [[753 a.C.|753]]-[[509 a.C.]]) la civiltà di Roma conobbe una prima fase di espansione el'unificazione della penisola, venne completata nel periodo della [[Repubblica Romana|repubblica]] (509-[[27 a.C.]]). Dopo la vittoria nelle [[guerre puniche]] contro [[Cartagine]], nel [[III secolo a.C.]] anche le principali isole furono sotto il controllo di [[Roma]].
 
Nel IV secolo d.C. l'impero conobbe l'inizio di una lunga serie di [[invasioni barbariche]] ad opera dei [[Visigoti]], [[Unni]] ed [[Ostrogoti]]. Per reggere l'impatto di questi eventi, l'impero, venne suddiviso in [[Impero Romano d'Occidente]], che però si sfaldò rapidamente, ed in [[Impero Romano d'Oriente]] (o [[Impero Bizantino]]), che resistette per un ulteriore millennio.
Nel I secolo d.C. [[Roma]] dominava il [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]], ma a seguito di alcune lotte interne, si ebbe l'evoluzione da repubblica ad [[Impero Romano|impero]]. Il governo nei territori controllati da [[Roma]] fu caratterizzata dal rispetto delle culture locali e dallo sviluppo economico, anche grazie alla realizzazione di grandi infrastrutture.
 
Nel IV secolo d.C. l'impero conobbe l'inizio di una lunga serie di [[invasioni barbariche]] ad opera dei [[Visigoti]], [[Unni]] ed [[Ostrogoti]]. Per reggere l'impatto di questi eventi, l'impero, venne suddiviso in [[Impero Romano d'Occidente]], che però si sfaldò rapidamente, ed in [[Impero Romano d'Oriente]] (o [[Impero Bizantino]]), che resistette per un ulteriore millennio.
 
== Medioevo ==
 
Dopo la perdita di unità politica a seguito della fine del controllo di [[Roma]] nel [[V secolo]] d.C., nella penisola continuarono le invasioni e le lotte interne, che portarono ad una rapida successione di piccoli stati, principati e regni, spesso vittime delle mire espansionistiche delle potenze straniere.
{{vedi anche|Italia medioevale}}
 
L'unica potenza in grado di conservare e continuare la cultura latina fu la [[Chiesa]], sia con il [[Monachesimo]], sia con la creazione di un potere temporale concretizzatosi nel centro Italia con lo [[Stato della Chiesa]]. Questo si dimostrò in grado di contrapporsi a nuove invasioni, come quelle [[Longobardi]], ed all'influenza di altre potenze europee, come quella dei [[Franchi]], dell'[[Impero Bizantino]] e del [[Sacro Romano Impero]].
Dopo la perdita di unità politica a seguito della fine del controllo di [[Roma]] nel [[V secolo]] d.C., nella penisola continuarono le invasioni e le lotte interne, che portarono ad una rapida successione di piccoli stati, principati e regni, spesso vittime delle mire espansionistiche delle potenze straniere.
 
Per quanto riguarda il meridione, nell'[[XI secolo]] si ebbe l'invasione dei [[Normanni]] che riuscirono a sviluppare un forte controllo del territorio, continuato con l'invasione spagnola, al contrario di quanto avveniva con il progressivo sfaldamento del [[Feudalesimo]] al nord.
L'unica potenza in grado di conservare e continuare la cultura latina fu la [[Chiesa]], sia con il [[Monachesimo]], sia con la creazione di un potere temporale concretizzatosi nel centro Italia con lo [[Stato della Chiesa]]. Questo si dimostrò in grado di contrapporsi a nuove invasioni, come quelle [[Longobardi]], ed all'influenza di altre potenze europee, come quella dei [[Franchi]], dell'[[Impero Bizantino]] e del [[Sacro Romano Impero]].
 
Per quanto riguarda il meridione, nell'[[XI secolo]] si ebbe l'invasione dei [[Normanni]] che riuscirono a sviluppare un forte controllo del territorio, continuato con l'invasione spagnola, al contrario di quanto avveniva con il progressivo sfaldamento del [[Feudalesimo]] al nord.
 
== Rinascimento ==
{{vedi anche|Rinascimento}}
 
Ad iniziare nel XI secolo, le turbolenze politiche portarono ad una crescente autonomia delle città italiane del centro-nord, che fu la premessa per la ripresa del commercio e l'industria, con l'inizio di una nuova era di prosperità economica e culturale, che durò fino al XVI secolo e portò al grande sviluppo intellettuale ed artistico del [[Rinascimento]].
 
Per difendere la propria autonomia dall'Impero al nord e dalle invasioni arabe al sud, i [[Comuni]] iniziarono a costituire leghe che non furono mai, però, sufficientemente robuste per opporsi all'influenza papale o feudale a causa di forti rivalità interne. Si segnalarono, però, alcune città, come [[Milano]] (città del Regno d'Italia, e quindi dell'Impero) per quanto riguarda la lotta contro il potere imperiale e [[Forlì]] (città nominalmente compresa nello Stato della Chiesa) per quanto riguarda la lotta contro il dominio pontificio. Il protrarsi degli scontri tra impero e chiesa, poi, portò nel XIII secolo allo suddivisione di nobili e città nei due schieramenti dei [[Guelfi]] e [[Ghibellini]]. Altro fenomeno che vide unite motivazioni politiche e religiose furono le [[Crociate]], spinte dalla volontà di contrapposizione verso il crescente potere islamico e di espansione verso i commerci con l'oriente.
 
Per quanto riguarda le forme di governo, si assisteva all'affiancamento di governi legati a famiglie nobili e [[Signorie]] (come i [[Visconti]] e gli [[Sforza]] a [[Milano]], i [[Gonzaga]] a [[Mantova]], gli [[Este]] a [[Ferrara]], gli [[Ordelaffi]] a [[Forlì]], ed i [[Casa Savoia|Savoia]], in realtà rappresentanti dell'antica feudalità) a forme di governo repubblicane (come a [[Venezia]], [[Genova]] e [[Firenze]], quest'ultima prima dell'avvento dei [[De' Medici|Medici]]).
 
== Dominazione straniera ==
 
Nel [[XVI secolo]] gran parte degli stati italiani furono sconfitti e conquistati da potenze straniere, quali la [[Spagna]] al sud e l'[[Austria]] al nord. Tra gli effetti di queste dominazioni vi fu l'asservimento dei territori a forti tasse, che minarono il loro tessuto economico.
 
Inoltre, l'Italia soffrì lo spostamento dei commerci dal [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]] all'[[Oceano atlantico|Atlantico]] ed il blocco dello sviluppo culturale conseguente alla [[Controriforma]], con il risultato dell'inizio di un lento declino.
 
In questa situazione di crisi economica e sociale, la [[Rivoluzione Francese]] accese le speranze per un ritorno all'indipendenza dalla potenze straniere, aspirazioni che vennero deluse dal sostanziale assoggettamento alla [[Francia]] a seguito delle [[Campagne napoleoniche]].
 
La restaurazione vide la fine anche delle ultime realtà autonome, come [[Venezia]] passata all'[[Austria]] e la [[Liguria]] passata al [[Regno di Sardegna]].
 
==Il Regno di Sardegna==
{{vedi anche|Regno di Sardegna}}
 
== Risorgimento ==
{{vedi anche|Risorgimento}}
 
Dopo le [[Napoleone Bonaparte|campagne napoleoniche]], spinte nazionalistiche appoggiate dai [[Casa Savoia|Savoia]], che videro in queste un'opportunità per l'espansione del [[Regno di Sardegna]], portarono ad una serie di [[Guerre di indipendenza italiane|guerre di indipendenza]] contro l'[[Impero Austro-Ungarico]], grazie anche all'appoggio esterno della [[Francia]]. Decisiva in questo senso fu la presenza alla guida dell'esecutivo del Regno Sabaudo di Camillo Benso, conte di Cavour.
 
Decisiva fu la [[Seconda guerra di indipendenza italiana]], che, con la [[I Mille|spedizione dei Mille]] al sud e la conseguente discesa da nord dei Piemontesi, riuscì ad unificare sotto i [[Casa Savoia|Savoia]] gran parte della penisola (ad esclusione di [[Roma]] e del Veneto, che sarà annesso al Regno nel 1866) ed a portare alla proclamazione del [[Regno d'Italia]] nel [[1861]].
 
Nel [[1870]] anche [[Roma]] venne annessa al [[Regno d'Italia]], con l'inizio di una frattura tra stato italiano e [[Chiesa]], conclusasi con i [[Patti Lateranensi]] del [[1929]]. La forma di governo proclamata fu quella di una [[monarchia costituzionale]], con un [[parlamento]] eletto a suffragio limitato.
 
== Regno d'Italia ==
[[Immagine:Flag of Italy (1861-1946).svg|right|150px|thumb|[[Bandiera italiana|Bandiera Nazionale del Regno d'Italia]]]]
{{vedi anche|Regno d'Italia (1861-1946)|Impero coloniale italiano}}
 
L'inizio del [[Regno (regime politico)|regno]] vide l'[[Italia]] impegnata in una serie di guerre di espansione coloniale in [[Libia]], [[Somalia]], [[Etiopia]], [[Eritrea]] e anche, più tardi, in [[Cina]], con la [[Rivolta dei Boxer]].
 
Nella [[Prima Guerra Mondiale]] l'Italia rimase inizialmente neutrale, per poi scendere al fianco degli alleati il [[23 maggio]] [[1915]]. Alla fine della guerra, l'Italia completò il suo assetto territoriale acquisendo alcuni territori austriaci nel nord-est del paese.
 
Sulla spinta del malcontento dovuto alle difficoltà economiche e sociali del dopoguerra, nel 1922 si assisté alla salita al potere del [[Fascismo]], che relegò il ruolo dei [[Casa Savoia|Savoia]] ad aspetti puramente formali. Nel 1926-27 l'Albania passa sotto il dominio italiano.
 
Nel [[1940]] l'Italia fu alleata con la [[Germania nazista]] nella [[Seconda Guerra Mondiale]] contro [[Francia]] e [[Regno Unito]], dichiarando con l'[[Impero giapponese]] nel [[1941]] guerra a [[Stati Uniti d'America]] ed [[Unione Sovietica]]. A seguito dell'invasione alleata in [[Sicilia]] del [[1943]], vi fu la caduta del [[Fascismo]] e lo schieramento dell'Italia (o [[Regno del Sud]]) a fianco degli alleati contro la [[Germania]] ed i reduci fascisti della [[Repubblica Sociale Italiana]]. Nell'aprile del [[1945]] le forze nazi-fasciste vennero sconfitte.
 
== Repubblica italiana ==
{{vedi anche|Nascita della Repubblica Italiana|Italia repubblicana}}
 
Nel [[1946]] un [[referendum]] istituzionale sancì la fine della [[monarchia]] e la nascita della [[repubblica]]. La nuova [[Costituzione della Repubblica italiana|costituzione]] entrò in vigore il [[1 gennaio]] [[1948]].
 
Nel [[1956]] l'Italia aderì alla [[NATO]] (North Atlantic Treaty Organization) e nel [[1955]] venne ammessa alle [[Nazioni Unite]]. Il [[1957]] vide la nascita della [[Comunità Economica Europea]], il primo passo verso la realizzazione dell'[[Unione Europea]].
Il [[1968]] vide l'Italia trasformarsi significativamente sul piano sociale, in seguito alle migliorate condizioni di vita dovute al boom economico degli anni precedenti, e il sorgere di movimenti radicali, soprattutto comunisti, di giovani e operai, che portarono profonde modifiche al costume, alla mentalità generale e particolarmente alla scuola.
Nel [[1970]] venivano varate importanti riforme istituzionali e sociali: lo Statuto dei diritti dei lavoratori, l'ordinamento amministrativo regionale, la legge sul divorzio e quella per l'esercizio dell'istituto costituzionale del referendum.
Negli [[anni 1970|anni settanta]] alcuni di quei movimenti, che sorgevano numerosi, degenerarono nel [[terrorismo]] ''rosso'', accompagnato da quello ''nero''.
 
Nel [[1946]] un [[referendum]] istituzionale sancì la fine della [[monarchia]] e la nascita della [[repubblica]]. La nuova [[Costituzione della Repubblica italiana|costituzione]] entrò in vigore il [[1 gennaio]] [[1948]].
Il governo della [[Repubblica Italiana]] restò dal [[1946]] fino al [[1980]] nelle mani della [[Democrazia Cristiana]] (DC), partito moderato conservatore di centro, appoggiata da [[Partito Socialista Democratico Italiano (1947-1998)|PSDI]], [[Partito Repubblicano Italiano|PRI]], [[Partito Liberale Italiano|PLI]]. Dal 1962, entrava nelle maggioranze governative anche il [[Partito socialista italiano]] [[(PSI)]], mentre il [[PLI]] andava all'opposizione.
 
Nel 1956 l'Italia aderì alla NATO (North Atlantic Treaty Organization) e nel 1955 venne ammessa alle Nazioni Unite. Il 1957 vide la nascita della Comunità Economica Europea, il primo passo verso la realizzazione dell'Unione Europea. Il 1968 vide l'Italia trasformarsi significativamente sul piano sociale, in seguito alle migliorate condizioni di vita dovute al boom economico degli anni precedenti, e il sorgere di movimenti radicali, soprattutto comunisti, di giovani e operai, che portarono profonde modifiche al costume, alla mentalità generale e particolarmente alla scuola. Nel 1970 venivano varate importanti riforme istituzionali e sociali: lo Statuto dei diritti dei lavoratori, l'ordinamento amministrativo regionale, la legge sul divorzio e quella per l'esercizio dell'istituto costituzionale del referendum. Negli anni settanta alcuni di quei movimenti, che sorgevano numerosi, degenerarono nel terrorismo rosso, accompagnato da quello nero.
Nel 1980 si inaugura la stagione del cosiddetto ''pentapartito'', formato da DC, [[Partito Socialista Italiano|PSI]], PSDI, PRI e PLI, guidato dalla DC stessa a parte gli anni dal [[1983]] al [[1988]], che furono guidati dal PSI.
 
Il governo della [[Repubblica Italiana]] restò dal [[1946]] fino al [[1980]] nelle mani della [[Democrazia Cristiana]] (DC), partito moderato conservatore di centro, appoggiata da [[Partito Socialista Democratico Italiano (1947-1998)|PSDI]], [[Partito Repubblicano Italiano|PRI]], [[Partito Liberale Italiano|PLI]]. Dal 1962, entrava nelle maggioranze governative anche il [[Partito socialista italiano]] [[(PSI)]], mentre il [[PLI]] andava all'opposizione.
Nel 1992 iniziano dei processi per corruzione (il cosiddetto pool di "[[Mani Pulite]]" o "[[Tangentopoli]]") che coinvolsero tutto il pentapartito e che ne distrussero di fatto la struttura, colpendo anche partiti esterni come la [[Lega Nord]].
 
Nel 1980 si inaugura la stagione del cosiddetto ''pentapartito'', formato da DC, [[Partito Socialista Italiano|PSI]], PSDI, PRI e PLI, guidato dalla DC stessa a parte gli anni dal [[1983]] al [[1988]], che furono guidati dal PSI.
Nel caos politico derivato dalla disintegrazione dell'ordine precedente emergeva un nuovo partito, [[Forza Italia]], che vinceva le elezioni nel [[1994]], assieme alla Lega Nord, [[Alleanza Nazionale]] e al [[Centro Cristiano Democratico|CCD]].
 
Nel 1992 iniziano dei processi per corruzione (il cosiddetto pool di "[[Mani Pulite]]" o "[[Tangentopoli]]") che coinvolsero tutto il pentapartito e che ne distrussero di fatto la struttura, colpendo anche partiti esterni come la [[Lega Nord]].
In questa fase, definita "Seconda Repubblica", si consolida il principio del [[bipolarismo]] e l'alternanza fra i governi dei due schieramenti di [[centrosinistra]] e [[centrodestra]]: dal [[1996]] al [[2001]] i governi del[[l'Ulivo]], dal 2001 al 2006 quelli della [[Casa delle Libertà]] e dal 2006 quello del[[l'Unione]], una nuova coalizione dei partiti di centro-sinistra.
 
Nel caos politico derivato dalla disintegrazione dell'ordine precedente emergeva un nuovo partito, [[Forza Italia]], che vinceva le elezioni nel [[1994]], assieme alla Lega Nord, [[Alleanza Nazionale]] e al [[Centro Cristiano Democratico|CCD]].
== Voci correlate ==
 
In questa fase, definita "Seconda Repubblica", si consolida il principio del [[bipolarismo]] e l'alternanza fra i governi dei due schieramenti di [[centrosinistra]] e [[centrodestra]]: dal [[1996]] al [[2001]] i governi del[[ldell'Ulivo]], dal 2001 al 2006 quelli della [[Casa delle Libertà]] e dal 2006 quello del[[ldell'Unione]], una nuova coalizione dei partiti di centro-sinistra.
* [[Assedio di Torino del 1706]]
* [[Forme di governo nella Repubblica di Genova]]
* [[Stati italiani preunitari]]
* [[Crimini di guerra italiani]]
 
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