Messianismo Chabad e la redenzione del mondo/Il messaggio di Rabbi Schneerson: differenze tra le versioni

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== Il messaggio di Rabbi Schneerson ==
[[w:Menachem Mendel Schneerson|Rabbi Schneerson]] (1902-1994) arrivò a New York City nel 1942. Dal momento del suo arrivo in America, fu impegnato in campagne di sensibilizzazione, fondando scuole e dirigendo la casa editrice, il che significava che fu responsabile della letteratura pubblicata fino alla morte del suocero nel 1950.359<ref>'''Rabbi Schneerson''' arrivò da Nizza, in Francia, dopo di che non lasciò mai più New York, sebbene avesse precedentemente viaggiato molto in Europa e si dice che abbia studiato in prestigiose università europee come la Sorbona, a Parigi (sebbene non ne esista alcuna documentazione ufficiale) e si sia laureato a Berlino in ingegneria elettrica. Si dice che parlasse correntemente dieci lingue. Rabbi Schneerson nacque a Nikolaev in Ucraina e fu educato da suo padre in studi ebraici e da sua madre in lingue e matematica. Nel 1924 si fidanzò con Chaya Mushka, figlia di Rabbi Yosef Yitzchok (che non aveva figli maschi), e si sposarono a Varsavia quando a Rabbi Schneerson fu permesso di lasciare la Russia nel 1929. Già allora suo suocero gli aveva fatto capire che lui sarebbe stato il successore e iniziò a studiare i manoscritti Chabad che in precedenza non erano stati rivelati. Si veda Dein 2001:390; Hacohen 2007:148-149.</ref> La rivista ''HaKeriah VehaKedushah'' cessò di apparire dopo la guerra ed Elior vede questo come un segno di fallimento: Rabbi Yosef Yitzchok aveva sbagliato nella sua interpretazione dei tempi. Il Messia non era venuto e il messaggio escatologico del Rebbe Rayatz non era più necessario. Elior dice che ci fu una grande delusione nel movimento dopo la guerra, perché le profezie, o le interpretazioni dei tempi, non si erano avverate.360<ref>Elior 1998:391.</ref> Da questo punto di vista è molto interessante notare che Rabbi Schneerson scelse di conservare questi scritti in forma di libro, così tutti i discorsi di Rabbi Yosef Yitzchok furono effettivamente pubblicati in yiddish subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, nel 1946. Inoltre, 40 anni dopo, nel 1986, furono ripubblicati in [[w:lingua inglese|inglese]], con la prefazione che i discorsi erano "altrettanto attuali ora quanto allora".361<ref>Schneersohn 1999:XIII.</ref> Quindi, contrariamente a quanto Elior ha presunto, anche se il suocero smise di usare la frase, Rabbi Schneerson non sembra aver percepito fallimento nelle profezie di Rabbi Yosef Yitzchok riguardo alla redenzione immediata (''le’altar lege’ulah'').
 
Il continuo entusiasmo di Rabbi Yosef Yitzchok nel voler accendere la scintilla ebraica non mostra disappunto o delusione in un Messia ancora assente. Dopo la guerra, Chabad fu coinvolto in attività di soccorso, lavorò nei campi per sfollati e tra gli ebrei del Nord Africa.<ref>Rubinstein 2007:555.</ref> Elior scrive: "Ancora una volta Rabbi Yosef Yitzchok trasformò un profondo senso di impotenza e disperazione in una potente azione socio-spirituale, ciononostante dietro le azioni educative aperte e il contatto sociale c'era ancora un progetto messianico nascosto".<ref>Elior 1998:393.</ref> Ma questo non è l'unico modo d'interpretare le azioni di Rabbi Yosef Yitzchok. È possibile che credesse che il Messia fosse continuamente alla porta, e che quindi egli dovesse semplicemente adempiere un imperativo datogli da Dio. Il Rebbe Rayatz morì nel 1950 e, nonostante fosse titubante, Rabbi Schneerson assunse finalmente la carica di nuovo Rebbe Lubavitcher nel 1951. Continuò il lavoro di suo suocero nel lanciare nuovi centri Chabad in tutto il mondo con l'aiuto dei chassidim.<ref>Elior 1998:393.</ref>
 
Elior spiega la sopravvivenza del movimento usando la teoria di [[w:Leon Festinger|Leon Festinger]] che afferma che la dissonanza cognitiva nel caso di profezie fallite fa sì che un movimento agisca più fortemente nella convinzione proposta dalla profezia, cercando di convertire altre persone alla visione sostenuta come vera nella profezia.<ref>Elior 1998:391 (nota); Festinger ''et. al.'' 1964:2.</ref> Nel caso di Chabad-Lubavitch la profezia mancata, secondo Elior, era che il Messia non appariva come una risposta immediata agli orrori dei pogrom e dell'Olocausto come aveva affermato Rabbi Yosef; veniva così creata una "[[w:Leon Festinger#La Dissonanza cognitiva|dissonanza cognitiva]]".
 
Su questo punto [[:en:w:J. Gordon Melton|J. G. Melton]] offre un'altra teoria, che è stata applicata da Simon Dein ai Lubavitcher.<ref>366 [https://www.gold.ac.uk/anthropology/staff/dein-simon/ Simon Dein] 2001. "What Really Happens When Prophecy Fails: The Case of Lubavitch", ''Sociology of Religion'', 62:3, 383-401.</ref> Melton dice che i credenti possono cercare di risolvere la dissonanza spiritualizzando ciò che è accaduto nell'ambito delle "credenze non falsificabili" della teologia del movimento in questione, e quindi riaffermare la sua fede di base e fare una rivalutazione della situazione.<ref>Melton 1985:82.</ref> Secondo Dein, nel contesto Lubavitch questo si manifesterebbe dicendo che la generazione non era stata pronta a meritare il Messia o che "pensavano di conoscere il copione, ma si sbagliavano", perché solo Dio conosce il tempo della venuta del Messia.<ref>Dein 2001:399.</ref>
[[File:Signature of the Rebbe - Menachem M. Schneerson.png|245px|right|Firma di Rabbi Menachem Mendel Schneerson]]
 
[[File:Signature of the Rebbe - Menachem M. Schneerson.png|245px200px|right|Firma di Rabbi Menachem Mendel Schneerson]]
Dein applica la teoria di Melton sulla spiritualizzazione anche all'interpretazione di Rabbi Schneerson riguardo alla morte di suo suocero. In una citazione, Rabbi Schneerson afferma che il suo predecessore sarebbe stato più presente nel mondo fisico dopo la sua morte, dando forza e potenza ai suoi devoti discepoli.<ref>Dein 2001:399.</ref> Non si può dire che questa sia una spiritualizzazione delle credenze precedenti, ma in realtà è una credenza che è già spiegata nella ''Tanya'' e presa dallo ''Zohar'', che afferma che quando uno zaddik muore può essere ritrovato in tutti i mondi anche più che durante la sua vita.<ref>Si veda ''Iggeret ha-Kodesh'' cap. 27 – idea presa direttamente dallo ''Zohar'' III:71b.</ref> Pertanto, una credenza già esistente veniva indicata senza bisogno di spiritualizzarla. In effetti, non c'era nessuna dissonanza cognitiva, poiché Zalman aveva creato in anticipo una soluzione ermeneutica per questo — al contrario di [[w:Nathan di Gaza|Nathan di Gaza]], che trovò nuove soluzioni poiché le cose "andarono storte" nel caso di [[w:Sabbatai Zevi|Sabbatai Zevi]]. Affermerei che né le teorie di Festinger né quelle di Melton funzionano nel contesto di Lubavitch, perché i Lubavitcher hanno la prerogativa di ripiegare sulla ''Tanya'' e sulla sua visione messianica del mondo e sulle spiegazioni ermeneutiche dello zaddiq. La teoria di Festinger contiene il presupposto che le aspettative messianiche siano fallite, ma ciò che altri potrebbero vedere come un fallimento è per i Lubavitcher una caratteristica delle aspettative messianiche. Venne quindi mantenuta la vivida attesa dell'arrivo del Messia.
 
 
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