Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Libia: differenze tra le versioni
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A quel punto, grazie anche agli aiuti portati da 3 C-5A dell'USAF, i chadiani attaccarono Zouar, dove avea sede un'altra brigata libica.
Malgrado che i libici avessero oramai ben 14,500 truppe in zona, queste erano piuttosto demoralizzate e fu soprattutto la LARAF che tentò di ostacolare i movimenti delle truppe chadiane, ma senza l'aeroporto di Ouadi Doum (riparato, ma con ogni probabilità non più pienamente operativo) non era abbastanza servita dalle infrastrutture locali per funzionare a sufficienza. I Libici si videro costretti a quel punto a tentare di stroncare una volta per tutte l'attività locale dei chadiani, muovendo due brigate per
È difficile spiegare una tale catastrofe in termini logici. Del resto, una nazione come il Marocco, che è differentemente dalla Libia, assai USA-dipendente come materiali, è stato a sua volta messo in grave crisi quando ha dovuto affrontare le truppe del Polisario, subendo spesso perdite dolorose, fino a che dovette costruire un lungo muro fortificato per difendersi dalle incursioni dei guerriglieri sahariani e rinunciando pertanto all'iniziativa in maniera quasi totale. Le basi libiche erano oramai praticamente indifendibilie e i libici dovettero abbandonare anche Faya Largeau e Aouzou, in maniera tanto rapida da lasciarsi dietro vaste quantità di materiali. Questi vennero colpiti a partire da Aprile, e continuarono ad essere bombardati fino all'8 agosto 1987. I vettori di simili azioni furono i Tu-22B Blinder, macchine decisamente costose, ma le uniche che ora potevano affrontare tali lunghe azioni di bombardamento in territorio ostile. Ma quell'ultimo giorno successe qualcosa di imprevisto: molto materiale libico catturato era costituito da sistemi antierei, e questi vennero talvolta rimessi in servizio dagli stessi chadiani. Tra questi vi erano anche dei missili SA-6. Quando i libici si avvicinarono con due aerei, quel giorno, si ritrovarono illuminati da uno di questi sistemi antiaerei e un missile SA-6 fece il suo lavoro propriamente, proteggendo la base di Aouzou. Uno dei Tu-22 venne abbattuto in fiamme e l'altro si allontanò rapidamente.
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