Piemontese/Origine delle parole: differenze tra le versioni

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== Origine delle parole piemontesi ==
=== Lessico piemontese ===
AdA un primo sguardo, appare subito che, in media, le parole piemontesi hanno meno fonemi di quelle italiane, cioè sono più corte. Un'altra particolarità delle parole piemontesi, sempre come media, è che in esse vi è la tendenza a sopprimere le vocali non toniche, e questo porta a gruppi di consonanti inusuali in italiano (ma anche in francese). Questo è particolarmente vero se consideriamo che in piemontese vi è la vocale '''''ë''''' (''e'' muta o semimuta), che non esiste in italiano (simile a quella francese, ma diversamente usata), e che spesso regge l'accento tonico della parola pur essendo quasi non udibile e che, per di più, si trova di solito tra gruppi di consonanti.
 
'''Parole più corte:'''
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'''''pentnëtta''' (piccolo pettine a denti fitti e corti) ; '''a tornran''' (essi torneranno) ; '''i marcc-rai''' (io camminerò) ; '''lvà''' (lievito).''
 
Guardiamo la seconda parola ''tornran'', che corrisponde all'Italiano ''torneranno'', nella quale due vocali non toniche ede una delle n della doppia sono state cancellate. La prima parola, ''pentnëtta'', e parole come ''chërse'' permettono di sottolineare l'uso più comune della '''''ë''''' (e muta). Questa di solito precede una "vera" doppia consonante, oppure un gruppo di consonanti, e, a dispetto della sua brevità, regge spesso l'accento tonico della parola (questa è una particolarità tutta Piemontese). Abbiamo detto doppia "vera", in quanto ''cc, gg, ss, nn'', se non sono precedute da ''ë'', sono solo simboli grafici che indicano la corretta pronuncia di semplici ''c, g, s, n'', come vedremo nella sezione Fonologia e grafia del Piemontese.
 
'''Consonanti doppie:'''
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==== Parole pre-indoeuropee, celtiche, germaniche, ispaniche, arabe ====
Tra le parole di origine più arcaica (oltre 3000 anni fa) abbiamo, per esempio, le seguenti:
 
''Piemontese: '''verna''' --> in Italiano: '''ontano'''''
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In Piemontese vi sono ancora parole che derivano dal celtico, e non solo toponimi. Non sono moltissime, ma sono di grande importanza storica, in quanto anch'esse hanno i loro 2600 anni almeno. In lingua celtica l'acqua era chiamata '''''dur'''''. Da qui il nome dei due fiumi detti Dòjra (Baltea e Riparia). Nel linguaggio comune comunque ògni corso d'acqua viene spesso chiamato Dòjra. Un altro termine celtico per acqua era '''''bial'''''. I piccoli ruscelli o canali sono chiamati, in Piemontese, '''''bialera'''''.
 
Una buona domanda: come fai a sapere che 3000 anni fa si diceva così, se non si scriveva ancora?
 
Un criterio che permette di riconoscere che una parola è di origine (ad esempio) celtica, è che questa si trovi nelle lingue che sono state influenzate dai celti. Così via per altri antichi linguaggi, fino all'apparire di tracce di scrittura. Naturalmente, a volte rimane qualche ambiguità. Ecco alcuni esempi di origini celtiche - galliche: