Messianismo Chabad e la redenzione del mondo/Il fine della creazione: era messianica: differenze tra le versioni

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È quando Zalman spiega il ruolo dell'uomo nel rendere la terra una dimora per Dio che arriva al vero scopo della creazione: l'era messianica e il tempo della risurrezione dai morti, che egli afferma essere un fatto ben noto.<ref>''Tanya'' cap. 36. ונודע שימות המשיח ובפרט כשיחיו המתים הם תכלית ושלימות בריאת עולם
הזה שלכך נברא מתחילתו (È noto che l'era messianica e soprattutto il tempo della risurrezione dei morti è il compimento e il culmine della creazione del mondo, lo scopo per cui è stato originariamente creato.)</ref> Nell'era messianica Dio sarà rivelato a tutti, perché Egli vivrà sulla terra (che è lo scopo dell'uomo: preparare questa dimora per Dio). Il mondo ha già avuto un assaggio dell'era messianica — al momento della consegna della Torah, perché in quel momento Dio riempì la terra, proprio come farà nell'era messianica. Nel mondo fisico Dio è nascosto o occultato, ma nell'era messianica sarà rivelato senza vesti. Allora anche le nazioni, cioè i gentili, vedranno la Sua gloria rivelata.<ref>''Tanya'' cap. 36. Si dice nei Tikkunim che "Non c'era luogo dal quale non parlasse loro" durante la consegna del Decalogo. Si veda anche ''Lessons in Tanya'' II:482-483.</ref>
 
Nell'era messianica la profezia si adempirà, come scrive in ''Iggeret ha-Kodesh'': "E il numero dei figli di Israele sarà come la sabbia del mare che non può essere misurata né contata".<ref>''Iggeret ha-Kodesh'' cap. 7.</ref> In ''Iggeret ha-Kodesh'', Zalman spiega che c'è un tipo di circoncisione del cuore che avverrà solo nell'era messianica, quando Dio stesso circonciderà i cuori degli uomini.<ref>''Tanya'' cap. 4. Si veda {{passo biblico2|Deuteronomio|30:6}}. Zalman spiega che ci sono due parti nella circoncisione: ''milah'' (escissione) e ''peri’ah'' (scoperta, cfr. {{passo biblico2|Numeri|5:18}}). Lo stesso in merito al cuore: "Avere circonciso e non scoperto equivale a non aver circonciso" (Shabbat 137b). In primo luogo si dice che si dovrebbe "asportare il prepuzio del proprio cuore" — da soli, ma la "membrana sottile è una questione difficile per l'uomo", motivo per cui Dio dovrà farlo.</ref> Quando si tratta di leggi riguardanti ciò che è permesso, impuro e puro, Zalman dice che non ci sarà differenza tra tempo dell'esilio e giorni del Messia. Ciò significa che la redenzione che avrà luogo alla venuta del Messia sarà solo fisica, quando anche Israele sarà liberato dal sottostare ad altre nazioni, ma questo significa redenzione spirituale. Invece, al tempo della risurrezione i comandamenti saranno abrogati. Così i giorni del Messia sono precedenti alla risurrezione dai morti e la redenzione spirituale, quando i comandamenti saranno resi superflui, verrà al momento della risurrezione dei morti. La redenzione spirituale significa libertà dalla legge. Il posto della Torah sarà di conoscere i suoi aspetti segreti, poiché tutti conosceranno già la Torah rivelata in modo innato.<ref>''Tanya'' cap. 26. Ecco un aspetto interessante della redenzione: si divide in due fasi. La prima fase è la redenzione fisica e la seconda fase è la redenzione spirituale.</ref>
 
L'era messianica è descritta da Zalman semplicemente come la rivelazione della luce divina di ''Ein Sof'' nel mondo materiale, e l'adempimento di quest'era è nelle mani dell'uomo: dipende dalle azioni e dal servizio dell'uomo durante l'esilio.<ref>241 ''Tanya'' cap. 37: "Questa perfezione ultima dell'era messianica e della risurrezione dei morti, che è la rivelazione della luce dell'Ein Sof benedetto in questo mondo materiale, dipende dalle nostre azioni e dal nostro servizio per tutta la durata dell'esilio". Si veda l'inizio del cap. 37. Cfr. anche ''Iggeret ha-Kodesh'' cap. 14.</ref> Fu "il peccato di odio infondato e una divisione dei cuori" che causò l'esilio di Israele e il ritiro della ''Shekhinah'' nel suo esilio.<ref>''Iggeret ha-Kodesh'' cap. 32.</ref> Quindi vediamo che tutti gli scritti di Zalman che portano a superare il male e suscitano amore e timore di Dio al fine di adempiere i comandamenti, in realtà puntano proprio a questo fine: portare nell'era messianica, quando la santità sarà ovunque. La responsabilità dell'uomo è elevare la vitalità del mondo intero da ''qelipat nogah'' al reame della santità per bandire lo spirito di impurità dal mondo. Ad ogni anima ebrea viene data la capacità e la responsabilità di elevare una parte di questo mondo fisico.<ref>''Tanya'' cap. 37; ''Lessons in Tanya'' II:489. Tutti gli oggetti fisici possono essere elevati al reame della santità, non è solo l'anima animale di una persona che può ascendere quando si esegue un comandamento, ma anche cibo e bevande possono essere elevati dal dominio di ''qelipat nogah''. L'anima divina può andare in esilio per perfezionare ed elevare l'anima animale. Zalman continua inoltre spiegando l'esilio esoterico della ''Shekhinah'' per affinare le scintille cadute nelle ''qelipot''. Si veda cap. 37. Quando si tratta dei comandamenti e del loro attirare la luce di Dio su questo mondo, si dice che lo studio della Torah chiama l'essenza di Dio sull'uomo, motivo per cui lo studio della Torah è superiore alla preghiera. La preghiera crea solo un cambiamento a livello materiale – guarigione, prosperità e simili – mentre lo studio della Torah influenza l'anima a livello spirituale. Si veda ''Lessons in Tanya'' II: 509. Nel cap. 50 Zalman descrive un tipo di amore per Dio che non solo unirà l'uomo a Dio, ma che in realtà si estinguerà nella divinità.</ref>
 
 
 
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