Messianismo Chabad e la redenzione del mondo/L'uomo e il suo significato per il corso messianico degli eventi: differenze tra le versioni

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Zalman scrive principalmente per il quinto tipo, l'intermedio, il ''beinoni''. Ogni persona può raggiungere questo livello in qualsiasi momento.<ref>''Tanya'' cap. 14.</ref> Questa è la persona in cui il male è assopito,<ref>''Tanya'' cap. 13.</ref> ma su cui il male non guadagna mai così tanto potere da farlo peccare, anche se a volte sente desiderio del mondo. Non realizza i desideri, perché sa di essere stato creato in modo che il suo cervello regni sul suo cuore e il male non abbia autorità su di lui. Non appena sorge un pensiero, rifiuta volentieri di accettarlo e quindi in realtà non è mai malvagio.<ref>''Tanya'' cap. 12. ''Lessons in Tanya'' I:185 spiega che spesso possono sorgere desideri malvagi, ma l'anima divina del ''beinoni'' previene costantemente questi desideri nel pensiero, nella parola e nell'azione.</ref> Questa è la battaglia che deve affrontare l'intermedio. Ha due "giudici": l'inclinazione al male e l'inclinazione al bene; chi fa il bene è giudicato dalla buona inclinazione. Zalman dice: "Il verdetto finale viene dall'arbitro — il Santo, che Egli sia benedetto, il Quale viene in aiuto della buona natura", perché altrimenti una persona non sarebbe in grado di superare l'inclinazione al male. Il male è nutrito dal male, ma chi medita sulla grandezza di Dio ottiene forza per la propria anima divina.<ref>''Tanya'' cap. 13. Si veda ''Kiddushin'' 30b.</ref>
 
Questa è la scelta di ogni individuo: essere consapevoli dello status dei propri desideri e trionfare sulla propria natura è raggiungibile a chiunque, a causa del proprio libero arbitrio. Anche il più indegno degli indegni ha la capacità di sacrificarsi,<ref>''Tanya'' cap. 14 . קל שבקלים יכול למסור נפשו על קדושת ח  ואפי (Anche il più indegno tra gli indegni è capace di sacrificarsi per la santità di Dio.)</ref> per unirsi a Dio attraverso il superamento del male e l'adempimento dei comandamenti.<ref>''Tanya'' cap. 14.</ref> I comandamenti devono essere seguiti con veri sentimenti di timore e amore nel cuore, e ciò darà vitalità ai comandamenti. Anche se non si possono suscitare sentimenti coscienti e palpabili verso Dio, si possono però "collegare" buoni pensieri (cioè emozioni intellettuali: תבונה ''tevunah'') all'azione, il che farà sì che le azioni ascendano allo stesso livello di come fossero state fatte con il giusto tipo di timore e amore.<ref>''Tanya'' cap. 16. Le note originali di Zalman ci dicono che ciò sta scritto anche nello ''Zohar'' e ''Ez Chayim''. Si veda anche ''Lessons in Tanya'' I:234.</ref> Per cambiare la propria natura abituale bisogna meditare e quindi suscitare amore per Dio.<ref>''Tanya'' cap. 15.</ref> La ''Tanya'' incoraggia i suoi lettori dicendo che questo è facile da fare per chiunque abbia cervello, il che significa che chiunque può attraverso l'intelletto raggiungere l'amore per Dio. Il messaggio è "puoi farcela", perché è facile fare la volontà di Dio.<ref>''Tanya'' capp. 17 e 25. Ancora una volta Zalman si riferisce a {{passo biblico2|Deuteronomio|30:14}}. Potrebbero sorgere problemi pratici, ma poiché il cervello è sotto il controllo dell'uomo, egli può meditare sulla Torah. Sono solo gli zaddiqim che hanno il controllo sul proprio cuore. Per i malvagi, il pentimento è necessario per distruggere la ''qelipah'', in modo che egli possa servire Dio. Nei capitoli 18-25 la ''Tanya'' ripete la questione, dicendo che anche una persona con una comprensione limitata, "di qualunque specie possa essere", può adempiere Deuteronomio 30:14 grazie all'amore nascosto (אהבה מסתרת ''ahavah mesuteret'') che è nel cuore di tutti gli ebrei come eredità dei patriarchi. Zalman scrive di come questo sia facile perché l'anima degli ebrei tende sempre verso l'alto, desidera unirsi a Dio e teme la separazione da Dio. Si veda ''Lessons in Tanya'' I:328.</ref> La fede non richiede molta comprensione, poiché Dio non può essere compreso. Tutti (uomini, donne e bambini) possono credere in Dio perché "la fede è al di là della comprensione".<ref>''Tanya'' cap. 18; ''Sha’ar ha-Yichud'' cap. 9.</ref> E così, meditando intellettualmente su Dio, si può arrivare ad amare Dio e persino sopportare molte difficoltà e persecuzioni per amore della santità di Dio.
 
Per farla breve, sulla base della conoscenza esoterica, l'uomo ha un ruolo centrale nel mondo per due ragioni. Primo, perché il mondo è un'immagine dei cieli e in esso l'uomo ha la posizione di Dio. Secondo, tutta l'importanza dell'uomo ha a che fare con la sua anima, che è divina. L'anima dell'uomo ha avuto origine da Dio e desidera tornare alla sua fonte, ma a causa della sua origine ha anche la capacità di influenzare la sua fonte. Fondamentale negli insegnamenti della ''Tanya'' è la capacità dell'uomo di vincere il male e osservare i comandamenti. Ciò assume significato nel fatto che prepara questo mondo in modo che possa diventare una dimora per Dio. Il misticismo lurianico descrive questo come un modo per sanare la frattura tra il Santo e la ''Shekhinah'' in modo che l'esilio possa finire e l'era messianica iniziare.
 
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== Note ==
{{Vedi anche|Le strutture basilari del pensiero ebraico|Non c'è alcun altro}}
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