Messianismo Chabad e la redenzione del mondo/L'uomo e il suo significato per il corso messianico degli eventi: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
testo
testo
Riga 17:
Parimenti, nella ''Tanya'', la capacità dell'uomo è spiegata sulla base della sua anima, che è indipendente dal suo essere giusto o malvagio, ed è vista come composta da due parti, in effetti due anime.<ref>''Tanya'' cap. 1; basato su Rabbi Chayim Vital, ''Sha’ar ha-Kedushah'' e ''Ez Chayim'', portale 50, cap. 2 e {{passo biblico2|Isaia|57:16}} che parla di Dio che crea l'anima al plurale. Si veda anche Schneesohn 1991:25.</ref> Queste hanno origini diverse: la prima anima, indicata come l'anima animale,<ref>Si veda ''Tanya'', cap. 9 per l'anima animale (נפש הבהמית ''nefesh habehamit''). Nella letteratura Chabad l'anima animale viene anche chiamata "la prima anima".</ref> proviene dal male (''qelipah'') e dall'"altra parte" (''sitra achra''). Si ritiene che tutte le caratteristiche della natura umana derivino dai quattro elementi (fuoco, acqua, aria e terra) e di conseguenza siano malvagie, avendo la loro origine nelle ''qelipot'' e nel ''sitra achra''. Quest'anima animale è rivestita di sangue e così dà vita al corpo.<ref>''Tanya'' cap. 1. Queste caratteristiche malvagie sono l'ira e l'orgoglio (fuoco), bramosia di piaceri (acqua), frivolezza, vanteria e chiacchiere oziose (aria) e malinconia (terra). La nozione che l'anima animale dà vita al corpo si base su {{passo biblico2|Levitico|17:11}}, che asserisce che la vita della carne è nel sangue: "Poiché la vita della carne è nel sangue. Perciò vi ho concesso di porlo sull'altare in espiazione per le vostre vite; perché il sangue espia, in quanto è la vita."</ref> La "dimora", o manifestazione dell'anima animale, è nel cuore dell'uomo, dove risiedono le concupiscenze, le vanterie, la rabbia e simili passioni.<ref>''Tanya'' cap. 9. Si veda l'inizio del capitolo.</ref> Dall'anima animale derivano anche buone caratteristiche, che sono innate in ogni ebreo. Non così per le "nazioni", cioè i non ebrei, che si dice facciano tutto per ambizione egoistica, anche quando sembra siano cose buone.<ref>Per apprendere di più sulla visione di Zalman riguardo ai Gentili, cfr. cap. 19, dove spiega che le an ime dei Gentili sono morte e avide – non fanno altro che soddisfare le proprie necessità. Nel parlare dei Gentili, si fa riferimento a {{passo biblico2|Genesi|25:30}}; {{passo biblico2|Giobbe|4:21}}; {{passo biblico2|Proverbi|30:15}}; {{passo biblico2|Ecclesiaste|7:12}} e ''Berakhot'' 18b.</ref> L'anima ebraica, d'altra parte, ha origine nell'"albero del bene e del male" e quindi contiene anche del bene. Il bene nell'anima animale proviene da quello che viene chiamato il guscio traslucido (קליפת נוגה ''qelipat nogah'').<ref>''Tanya'' cap. 1. Si veda la fine del capitolo. Cfr. anche il cap. 6 dove si dice che il mondo con tutti i suoi contenuti è malvagio, è il mondo di ''qelipot'' e ''sitra achra''. Il cap. 7 spiega come la ''qelipat nogah'' sia una categoria intermedia tra le ''qelipot'' completamente impure o peccaminose (tre in numero, corrispondente al pensiero, alle parole e all'azione) e la santità. La ''qelipat nogah'' a volte è assorbita dalle ''qelipot'' impure ma può anche essere elevata alla santità. Qui Zalman discute quali tipi di azioni, originate dalle ''qelipot'', possono essere riscattate o elevate — in questo caso per mezzo del pentimento e dell'intensa concentrazione e devozione nella preghiera (כַּוָּנָה ''[[:en:w:kavanah|kavanah]]''). In pratica, si riferisce alle leggi sessuali e alimentari. Le colpe che non possono essere sanate sono "il rapporto incestuoso e il parto di un bastardo". Si veda la fine del cap. 7. Il cap. 8 parla di un altro peccato derivante dalle tre ''qelipot'' impure e che non può essere convertito in santità, vale a dire le inclinazioni verso questioni non ebraiche (che sono causate da un demone non ebreo). Tutte le cose che derivano dalle tre ''qelipot'' peccaminose devono discendere nel purgatorio (גיהנם ''[[w:Geenna|gehinnom]]'').</ref> La ''Tanya'' sottolinea l'amore per i correligionari ebrei, mentre avverte che il proprio amore non dovrebbe essere risvegliato da eretici e da atei ebrei.<ref>''Tanya'' cap. 32.</ref> L'uomo ha una responsabilità per gli altri ebrei perché sono una parte di Dio e quindi è importante aiutare e provvedere agli altri nello stesso modo in cui uno provvede alla propria vita.<ref>''Iggeret ha-Kodesh'' cap. 9.</ref>
 
Tuttavia, la seconda anima è una parte di Dio.<ref>''Tanya'' cap. 2 ונפש השנית בישראל היא חלק אלוה ממעל ממש (E la seconda anima di Israele è veramente una parte di Dio l'Altissimo, letteralmente.) Questa è la forza vitale che opera nell'uomo, l'anima divina dell'uomo. La creazione dell'uomo avvenne per opera di Dio che alitò il Suo respiro nelle narici dell'uomo. Steinsaltz dice che quando Dio crea l'uomo, investe Se stesso nell'uomo, donando proprio Se stesso. Steinsaltz spiega che questo è un tipo diverso di procedura creativa rispetto a quella del mondo e di altre creature, che Dio crea attraverso la Sua parola enunciata in un processo continuo. Steinsaltz 2003:75. Si crede che l'uomo sia stato creato anche con l'anima divina, che è quindi insita in ogni ebreo, ma non si manifesterà fino a quando la persona non avrà raggiunto l'età della maturità (tredici per i ragazzi e dodici per le ragazze). Steinsaltz spiega che l'anima animale deve venire prima, perché l'anima divina ha bisogno di un vaso o di un canale. Steinsaltz 2003:73 con riferimento a {{passo biblico2|Genesi|2:7}}.</ref> Ha la sua dimora nel cervello.<ref>''Tanya'' cap. 2 con riferimento a {{passo biblico2|Giobbe|31:2}}; {{passo biblico2|Salmi|16:5;73:26}}; {{passo biblico2|Geremia|10:16}}. L'anima divina è anche indicata come "seconda anima". Per motivi di semplicità qui verranno usati solo i termini anima animale e anima divina. Quando "anima" non è specificata (come animale o divina), si riferisce all'anima ebrea combinata.</ref> La ''Tanya'' insegna che tutte le anime degli individui ebrei sono connesse perché sono sorte nel pensiero divino, chiamato Spienza Superna (חכמה עילאה ''chokhmah ila’ah''). L'anima radice di tutti gli ebrei (da cui provengono tutte le anime) è nella "Mente Suprema". L'uomo fu creato attraverso la Sapienza di Dio, nel Suo pensiero, che è anche rappresentato come il Suo cervello.<ref>''Tanya'' cap. 2 e 24. L'idea della fonte delle anime, e di tutte le anime originate dalla stessa fonte, era uno degli ostacoli per i primi oppositori chassidici. L'idea è costruita su versetti biblici come {{passo biblico2|Esodo|4:22}} e {{passo biblico2|Deuteronomio|14:1}}. La Sapienza di Dio è verticalmente diversa da quella dell'uomo ({{passo biblico2|Isaia|55:8}}). Si veda anche Genesi ''Rabbah'' 1:4 e ''Zohar'' 12b. L'origine dell'anima umana è presa dal {{passo biblico2|Salmo|104:24}} che dice che Dio ha creato tutto con la Sua Sapienza, e da questo nasce l'idea che tutte le anime hanno origine nel Pensiero divino.</ref> Ma anche se le anime ebraiche hanno la stessa radice, o origine, hanno ranghi o gradazioni differenti. Così, Mosè e i patriarchi godono di superiorità, e i capi ebrei di una generazione possono avere un'anima nel rango di "testa", poiché la testa di un corpo umano è al di sopra dei piedi. Quelli che hanno un'anima classificata come "piedi" o anche "suola" possono, "attaccandosi" a uno studioso, trovare nutrimento; l'ignorante è in questo modo (attraverso il suo leader) legato e unito alla sua essenza originale, la sua radice nella Sapienza di Dio.<ref>''Tanya'' cap. 2.</ref>