Italia/Letteratura: differenze tra le versioni
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===Nascita del volgare===
Tutti i volgari neolatini provengono dalla forma del latino meno colta, il latino volgare, quello parlato dal popolo, e quindi, come ogni lingua, in corso di continuo cambiamento fin dalle sue più arcaiche origini. Il Latino, a causa della sua flessibilità linguistica, cioè la capacità della lingua di accettare e fare proprie nuovo forme logico-sintattiche e morfologiche provenienti da altre lingue, è stato oggetto di modificazioni fin da quando il popolo Romano entrò in contatto con i Greci della Magna Grecia, e con gli Etruschi dell'Italia Centro-Settentrionale, acquisendo nuove parole, o parti di parole (infissi, suffissi, prefissi) dette isoglosse. Ulteriori trasformazioni si hanno nell'età di Cesare, in cui avviene, sempre nel latino parlato, la caduta delle consonanti finali in sillaba libera ad esempio "amat" (egli ama) si pronunciava ama; Murum (il muro) si pronunciava Muru; la forma scritta rimaneva, invece, invariata]. A queste si aggiunsero altri cambiamenti della lingua, che come se fosse viva, si evolveva e mutava. Ma ciò che determinò il punto di rottura tra latino volgare e quelli che saranno poi le lingue romanze, quindi i proto-volgari, e poi i volgari veri e propri, fu un fatto che accadde intorno al V sec. d.C., e cioè la caduta degli accenti quantitavi (
Tra i più antichi documenti in volgare italiano sono da annoverare l'Indovinello veronese' ritrovato nel 1924 nella biblioteca capitolare di Verona e datato fra i secoli VII e IX; i Placiti campani datati 960-963; l'Iscrizione di San Clemente che risale all' XI secolo e il '''Ritmo di Travale''' del 1158.
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