Non c'è alcun altro/Dio è Simpatico: differenze tra le versioni

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La conclusione di Plaskow influenza le ipotesi generali di questo nostro studio. Tutte le nostre metafore relative a Dio sono designate a facilitarne la nostra esperienza, a rivelare Dio, ad aprirci gli occhi. Funzionano come un paio di occhiali. Mi è stata suggerita un'analogia del film ''[[w:Il mago di Oz (film 1939)|Il mago di Oz]]'', in cui [[w:Dorothy Gale|Dorothy]] deve indossare un paio di occhiali per poter vedere la città di Oz. A volte, tuttavia, dopo un cambiamento nelle condizioni culturali, invece di rivelare, le metafore accecano. E questo si può applicare a tutto. Alcuni hanno indicato per esempio, che la metafora di Dio come Re o Sovrano che pervade la liturgia della Grandi Festività ebraiche non funziona più per coloro che non vivono sotto una monarchia.
 
Questo è precisamente la rimostranza delle femministe ebree. Rifiutano entrambe le metafore — la metafora del re a causa delle sue associazioni gerarchiche, e la metafora paterna perché esclude la loro esperienza distintivamente femminile. Il mondo è cambiato e quindi devono cambiare le immagini divine. L'intero problema è tuttora in fase "lavori in corso". I libri di preghiera delle ale più liberali della comunità religiosa hanno incorporato il processo meno radicale di utilizzare un linguaggio che rappresntirappresenti un Dio di "genere neutro". Più radicalmente, i libri di preghiera femministi hanno rimpiazzato le metafore mascoline con metafore femminine.<ref>La letteratura sul femminismo ebraico è vasta e in continua crescita. A parte Plaskow, si possono esaminare i testi di: Rachel Adler, ''Engendering Judaism: An Inclusive Theology and Ethics'', Jewish Publication Society, 1998, spec. Cap. 3 sulle immagini di Dio nella liturgia; Marcia Falk, ''The Book of Blessings: New Jewish Prayers for Daily Life, the Sabbath and the New Moon'', Harper, 1998, per la revisione femminista della liturgia ebraica.</ref>
 
Ciononostante, e al di là della questione femminista, non c'è proprio nessuna ambiguità riguardo all'interessamento protettivo di Dio per Israele nell'omelia rabbinica su Esodo {{passo biblico|Esodo|14:19-20}}. Il passo biblico descrive come Dio protesse Israele dall'esercito egiziano in inseguimento, dopo l'esodo: "L'angelo di Dio, che precedeva l'accampamento d'Israele, cambiò posto e passò indietro. Anche la colonna di nube si mosse e dal davanti passò indietro. Venne così a trovarsi tra l'accampamento degli Egiziani e quello d'Israele."