Archiviazione documenti cartacei/Archivio del personale: differenze tra le versioni
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==Dipendenti==
Questo metodo consentirà di avere subito sotto mano i nominativi delle persone che potrebbero rispondere alla necessità del momento. Se questo archivio viene gestito, come dovrebbe, dalla stessa persona che deciderà poi dell’assunzione, ogni lettera ricevuta dovrebbe essere corredata da un breve “commento”, in pratica la prima impressione che si è avuta leggendo quella domanda. Di solito i dirigenti incaricati annotano semplicemente sul bordo della lettera stessa dei commenti molto laconici che vanno da un deciso NO ad un COLL (chiedere colloquio), o ad un TROPPO ESIGENTE o NON FA PER NOI, ma anche molti altri. La procedura giusta è quella di numerare le lettere di ogni gruppo e di compilarne un elenco in forma di tabella, dove ad ogni numero si fa seguire solo un esauriente commento. Questo elenco si conserva poi sopra le lettere, sotto il cartoncino separatore. Serve per avere un’immediata visione dei possibili candidati, senza lasciarsi sviare dalla forma della richiesta o dall’aspetto esteriore del candidato (le domande di impiego dovrebbero essere tutte corredate da foto), bensì basandosi soltanto sul proprio giudizio messo per iscritto al momento del ricevimento della lettera. Serve anche per un altro scopo. Con questo modo di archiviazione il dirigente può demandare a persona di sua fiducia tutte le operazioni tranne quelle della compilazione degli elenchi che dovrà fare personalmente. In questo caso potrà conservare questi elenchi con i relativi commenti tra le proprie carte, mentre l’archivio delle domande di assunzione potrà essere accessibile a tutti.
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