Pluralismo religioso in prospettiva ebraica/Diversità intrareligiosa: differenze tra le versioni

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Napoléon le grand rétablit le culte des Israélites le 30 mai 1806

Diversità intrareligiosa nell'ebraismo moderno

Gli ebrei nella società europea

Le relazioni tra ebrei e non ebrei sono cambiate notevolmente nel periodo moderno, ma sono rimaste non meno complesse e piene di tensioni. Nell'ebraismo esiste uno stretto legame tra il pluralismo intrareligioso e quello interreligioso. Il modo in cui gli ebrei dovrebbero interagire coi non ebrei e le culture non ebraiche è stato oggetto di dibattito sin dall'inizio della storia ebraica. Se gli ebrei devono essere totalmente aperti alla cultura dei loro vicini, l'acculturazione radicale potrebbe minacciare la fedeltà allo stile di vita, ai valori, alle credenze e alle pratiche collettive ebraiche. Che il processo di acculturazione sia rapido e drammatico o lento e graduale, la sfida per gli ebrei è sempre la stessa: dove si trova il confine tra l'ebraismo e altre civiltà, società e culture? Quali sono i limiti dell'integrazione e dell'acculturazione e si rimane ancora ebrei se questi limiti vengono superati? L'appartenenza al popolo ebraico è una questione di pratica o credo o una particolare combinazione di entrambi? Quali credenze e quali pratiche sono condizioni necessarie e sufficienti per l'inclusione nel popolo ebraico? E qual è lo status di una persona nata ebrea ma che non si sente più legata al popolo ebraico in modo significativo?

Queste domande divennero estremamente acute durante il periodo moderno, a causa della secolarizzazione dell'Occidente e dell'ascesa della moderna democrazia liberale come teoria politica dominante. Nel periodo moderno, la nozione stessa di ebraismo come etnia religiosa non era più data per scontata e ne seguì un dibattito se l'ebraismo fosse una "religione" o una "etnia". Il dibattito era emerso già alla fine del Settecento e fu inseparabile dal processo di Emancipazione, ovvero la concessione di diritti civili formali agli ebrei nel paese di residenza. In teoria, l'Emancipazione implicava che gli ebrei fossero riconosciuti come cittadini uguali i cui diritti inalienabili sono protetti dalla legge. L'Emancipazione doveva porre fine formale a secoli di discriminazione, ostilità ed emarginazione degli ebrei nella società occidentale. In pratica, tuttavia, l'Emancipazione degli ebrei fu un processo molto più complesso, intrecciato con la modernizzazione e la secolarizzazione dell'Europa cristiana.


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Note