Missione a Israele/Gerusalemme: differenze tra le versioni

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{{q|Allo stesso tempo circa, visse Gesù, un uomo saggio, ''se invero dobbiamo chiamarlo uomo''. Poiché egli compì opere straordinarie, e fu maestro di persone che accoglievano con piacere la verità. Egli conquistò un seguito sia di molti Giudei che di molti Greci. ''Egli era il messia''. E quando Pilato udì che era accusato dai principali nostri uomini, lo condannò alla croce, [ma] coloro che fin da principio lo avevano amato non cessarono di aderire a lui. ''Essi raccontarono che egli era apparso loro tre giorni dopo la sua crocifissione, e che egli era vivo. Di conseguenza essi credevano che egli fosse il Messia, di cui i Profeti avevano raccontato le meraviglie''. E fino ad oggi non è venuta meno la tribù di coloro che da lui sono detti Cristiani.}}
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Si può forse ricostruire dai Vangeli un'autoaffermazione messianica da parte di Gesù? L'uomo che ritraggono insegna e agisce con autorità. Fa esorcismi e miracoli di guarigione per rinforzare la sua autorevolezza nell'insegnare e sembra avere grande fiducia nel suo messaggio e nella sua autorità nel predicarlo. Coloro che ''lo ascoltano'', insegna Gesù, sicuramente avranno un posto nel Regno in arrivo; coloro non vogliono tener conto della ''sua'' chiamata digrigneranno i denti nelle tenebre desolate quando il Regno sarà giunto. Come il suo mentore, il Battista, Gesù si presenta quale portavoce autorevole del suo proprio messaggio. Agiva, per farla breve, come un profeta.
Si può forse ricostruire dai Vangeli un'autoaffermazione messianica da parte di Gesù?
 
 
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== Note ==
{{Vedi anche|Biografie cristologiche|Interpretare Gesù in contesto|Riflessioni su Yeshua l'Ebreo}}