La dimensione artistica e cosmologica della Mishneh Torah/Da teoria a storia: differenze tra le versioni

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Perciò dobbiamo infine rivolgerci alla ''Guida''. Ma prima di farlo, esaminiamo un paio di punti. Uno è che, tramite il riferimento alla successione di imperi dominanti, Maimonide ha introdotto una dimensione storica in una discussione teorica della profezia. L'altro è che ''malkhuyot veshi`abudan'' ("imperi e loro oppressione") è una frase piena di implicazioni, poiché Maimonide adotta l'opinione dell’''[[w:Amoraim|amora]]'' Samuel<ref>TB ''Shab.'' 63''a''.</ref> che la fine dell'oppressione imperiale rappresenta la sola differenza tra era pre-messianica ed era post-messianica.<ref>"Leggi del Pentimento", 9:2.</ref> Vale a dire, ha invocato la storia nel suo aspetto più importante.
 
Le tre discussioni del sogno di Giacobbe nella ''Guida'' sono state esposte nel precedente capitolo. La prima discussione, nell'introduzione, già presenta un parallelo interessante con la ''Mishneh Torah''. Sia in "Leggi delle Fondamenta della Torah" che nell'introduzione alla ''Guida'', questo sogno serve da paradigma principale di una parabola. È il primo nella lista di esempi in "Leggi delle Fondamenta della Torah", 7:3, mentre nell'introduzione alla ''Guida'' è l'esempio di una parabola in cui ogni particolare è significativo. In entrambi i punti, crediamo che sia stato ben evidenziato che questa parabola è estremamente importante. Inoltre, nella misura in cui la ''Guida'' possa essere usata retrospettivamente,<ref>Lo può, per le ragioni discusse sotto.</ref>, la discussione lì ci assicura che, agli occhi di Maimonide, un attento esame del sogno di Giacobbe e un alto grado di sensibilità a qualsiasi riferimento lo concernaconcerne sono totalmente giustificati.
 
La rimanente discussione nella ''Guida'' ci dà due referenti allegorici aggiuntivi per il sogno di Giacobbe da mettere insieme ai quattro imperi nella ''Mishneh Torah'', cioè il duplice referente del cosmo e del profeta che sale e scende in ''Guida'' Parte I, ed i quattro elementi della materia in ''Guida'' Parte II. Questa stessa moltiplicazione di interpretazioni fa sorgere una domanda: se Maimonide crede nell'intenzione autoriale, e sappiamo che ci crede, come fa a proporre tre interpretazioni differenti per la stessa parabola? Dobbiamo ricorrere a molteplici intenzioni, o ci sono tre interpretazioni che veramente sono solo una? Proporremmo che la risposta sia quest'ultima e che il collegamento tra le differenti interpretazioni si trova nella teoria della profezia proposta da Maimonide.