La dimensione artistica e cosmologica della Mishneh Torah/Ritorno: differenze tra le versioni
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L'assioma ha la tensione dell'arte. Usando il criterio aristotelico della perfezione artistica discusso precedentemente, niente può aggiunto ad un argomento assiomatico (presumendo che il potenziale del primo principio sia stato esaurito) e niento può essere levato, poiché se manca una proposizione qualsiasi, la sequenza si interrompe. Con la forma summativa, d'altra parte, le proposizioni possono essere aggiunte ''ad infinitum'', come anche sottratte. Ciò viene riflesso dalle basi differenti proposte dalla ''Mishneh Torah'' e dalla ''Guida'' per le proibizioni contro l'aggiungere ai comandamenti o il sottrarre dai comandamenti. Nell'Introduzione abbiamo visto come queste proibizioni vengano usate descrittivamente nella ''Mishneh Torah'', definendo la perfezione della Torah in termini simili alla definizione di Aristotele riguardo alla perfezione dell'arte. In ''Guida'' iii.41, invece, la loro base presupposta è politica: "Poiché questo potrebbe aver condotto alla corruzione delle regole della Legge e alla credenza che quest'ultima non provenisse da Dio." In altre parole, nella ''Mishneh Torah'', aggiungere o sottrarre ai comandamenti è impensabile, mentre nella ''Guida'' è sconsigliabile.
Inoltre, nella forma summa, una volta che sono contrassegnate come criterio soddisfacente ''x'' o ''y'', le proposizioni sono significative di per sé; sono emancipate non solo dalle strutture tradizionali, ma da tutte le strutture. Il sabbath, per
===Metodi paralleli===
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