Missione a Israele/Contesti sociali: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
testo
testo
Riga 419:
Antipa ebbe a che fare con Gesù? Marco dice che aveva sentito parlare di Gesù a causa degli esorcismi che faceva insieme ai Discepoli: "Il re Erode sentì parlare di Gesù, poiché intanto il suo nome era diventato famoso" ({{passo biblico2|Marco|6:14}}; cfr. {{passo biblico2|Luca|9:7}}). Marco usa questo resoconto come seguito alla sua storia sulla morte del Battista (vv. 16-29), e Antipa stesso fa un collegamento tra la missione di Giovanni e quella di Gesù ("Quel Giovanni che io ho fatto decapitare è risuscitato!" v. 16). E nel capitolo 3, evidentemente infastiditi da Gesù che cura di Shabbat, i Farisei si incontrarono "con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui per farlo morire" ({{passo biblico2|Marco|3:6}}). Non ci vien detto chi siano questi erodiani, e l'episodio non ha seguito nella storia narrata, sebbene questi si fanno poi vedere, accompagnati di nuovo dai Farisei, sul Monte del Tempio per intrappolare Gesù con una domanda (politica) a trabocchetto sul pagare il tributo romano ({{passo biblico2|Marco|12:13}}). Dopodiché scompaiono dalla scena.
 
Solo Luca riporta due ulteriori episodi che connettono Gesù con Antipa. Nel primo, ambientato in Galilea, alcuni Farisei vengono ad avvertire Gesù: "Parti e vattene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere", al che Gesù risponde con aria di sfida: "Andate a dire a quella volpe: Ecco, io scaccio i demòni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno avrò finito... perché non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme" ({{passo biblico2|Luca|13:31-33}}). Nel secondo, ambientato a Gerusalemme, in effetti si incontrano, ma su iniziativa di Pilato:
{{q|Saputo che [Gesù] apparteneva alla giurisdizione di Erode, lo mandò da Erode che in quei giorni si trovava anch'egli a Gerusalemme. Vedendo Gesù, Erode si rallegrò molto, perché da molto tempo desiderava vederlo per averne sentito parlare e sperava di vedere qualche miracolo fatto da lui. Lo interrogò con molte domande, ma Gesù non gli rispose nulla. C'erano là anche i sommi sacerdoti e gli scribi, e lo accusavano con insistenza. Allora Erode, con i suoi soldati, lo insultò e lo schernì, poi lo rivestì di una splendida veste e lo rimandò a Pilato.|{{passo biblico2|Luca|23:7-12}}}}
Possiamo basare su questi resoconti perlomeno la semplice supposizione che, forse, Antipa era al corrente di Gesù quando questi era attivo in Galilea. Andare oltre questo punto con fiducia è difficile. Evidentemente Antipa non arrestò mai Gesù, né (se confrontiamo il silenzio di Matteo, Marco, Giovanni, e Flavio Giuseppe con questo singolo resoconto di Luca) cercò mai di fermare la sua missione. E questo dato ci permette di avere una qualche prospettiva sulla dimensione delle folle che seguivano Gesù. Dato innanzitutto il fatto che egli fu crocifisso, e visto anche come il messaggio del movimento si sparse velocemente e ampiamente in tutta la regione dopo la sua morte, dobbiamo supporre che Gesù ebbe più seguaci di un semplice gruppo centrale di Dodici, o Dodici più Settanta ({{passo biblico2|Luca|10:1}}); forse ne ebbe ancora di più degli "oltre cinquecento confratelli" citati da Paolo. Ma enormi seguiti presi da tutta la regione sono del tutto improbabili, soprattutto perché sappiamo ciò che non accadde – la missione galilea fu continua – e anche perché sappiamo ciò che invece accadde: Gesù non morì fintanto che non andò a Gerusalemme.
 
Quest'ultimo fatto ci può assistere quando valutiamo una proposta di tanto in tanto (e correntemente) avanzata che afferma che la ragione per cui Gesù fu proclamato "messia" così chiaramente e fermamente fu che egli stesso aveva usato il titolo durante la propria missione. L'attraente semplicità di questa proposta deve anche essere valutata alla luce di ciò che conosciamo d'altro. Se Antipa, preoccupato per la sedizione, giustiziò Giovanni quando Giovanni predicava (combinando Flavio Giuseppe coi Vangeli) pentimento, purezza, e la venuta del Giudizio che avrebbe preceduto il Regno, cosa avrebbe fatto con qualcuno che avesse in effetti affermato di essere il Messia? Gesù sarebbe stato giustiziato molto prima di raggiungere Gerusalemme. La controproposta – che Gesù in verità si considerò il Messia, ma definì il termine in contrasto coi significati tradizionali, in un modo radicalmente nuovo e differente – crolla, nuovamente, a causa di ciò che sappiamo: egli ebbe davvero tanti seguaci. Se si fosse attribuito da sé il titolo di messia, il suo significato doveva avere senso anche per loro, non solo per se stesso.
 
E infine, c'è l'ingegnosità tortuosa di Matteo e Luca, ciascuno che a modo suo reintroduce la messianità di Gesù nella fase galilea della sua missione. Lo fanno con fatica in parte perché usano Marco, il cui Gesù è notoriamente reticente sulla sua identità messianica. Se Gesù di Nazareth, mentre era in Galilea, avesse mai affermato di essere un messia, anche se le folle intorno a lui fossero state tanto esigue da non farlo sapere ad Antipa (che però sapeva dei suoi miracoli?), perché non ne lasciò traccia alcuna in Marco? Tutti gli evangelisti attribuiscono "cristo" come titolo di Gesù. Se Gesù stesso le avesse usato per sé, essi non avrebbero dovuto tribolare tanto per sostenere le loro rispettive, e varie, congetture.
 
Quest'ultima considerazione ci aiuta a restringere le opzioni su dove e quando "messia" venne collegato alla figura di Gesù. Probabilmente ''non'' durante la sua missione in Galilea, per la semplice ragione che egli lì non ebbe mai problemi. Ciò lascia Gerusalemme come luogo di questa affermazione messianica. E se tale acclamazione fu un fattore che contribuì alla decisione di Pilato di farlo crocifiggere, dobbiamo presumere che la sua prima origine furono i suoi seguaci, e non (sardonicamente) i suoi giustizieri. Tuttavia tutte le fonti principali – Marco, ''Q'', e il Vangelo di Giovanni – trasmettono l'impressione che i seguaci di Gesù furono soprattutto galilei; Gerusalemme, in contrasto, sembra o indifferente oppure ostile. Tale è la rappresentazione anche nel Quarto Vangelo, il solo che presenti Gesù in ripetute missioni in città, e poche o niente in Galilea.
 
=== ''Galilei e Giudei in Giovanni'' ===
Il Ges giovanneo appare a Gerusalemme durante la Pesach già nel secondo capitolo del Vangelo.
 
 
 
=== ''Il Gesù di Giovanni, il Gesù di Marco, la crocifissione'' ===