Missione a Israele/Contesti sociali: differenze tra le versioni

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Le rappresentazioni dei Vangeli sinottici sui vasti numeri di persone che venivano da Gesù in Galilea devono essere soppesate con ciò che sappiamo che non avvenne: Antipa non si mosse mai contro di lui. Raduni di quattro o cinquemila persone, ammassate tutte insieme in un solo luogo, avrebbero certamente attratto l'attenzione del tetrarca ({{passo biblico2|Marco|7:44}}, il miracolo dei pani e dei pesci che nutrono cinquemila uomini; {{passo biblico|Marco|8:9}}, la ripetizione del miracolo, con quattromila. Marco rappresenta il primo miracolo sulla sponda occidentale del Mar di Galilea — dalla stessa parte, cioè, della capitale di Antipas, Tiberiade). A quel punto, Gesù sarebbe sembrato ad Antipas come gli sembrò Teuda, o l'Egiziano, o i profeti dei segni alle autorità romane, e dobbiamo presumere che Antipa avrebbe reagito in pari modo. Il Battista, senza tali grandi folle, l'aveva già reso così nervoso riguardo ad una possibile sedizione che lo eliminò (''AJ'' 18.116-19).
 
Anche l'asserzione degli evangelisti che Gesù radunava il suo grande pubblico da tutta la regione – "lo seguì molta folla dalla Galilea. Dalla Giudea e da Gerusalemme e dall'Idumea e dalla Transgiordania e dalle parti di Tiro e Sidone una gran folla, sentendo ciò che faceva, si recò da lui" ({{passo biblico2|Marco|3:7:8}}) – sembra dubbia, e per la stessa ragione. Inoltre, queste scene sono del tutto irrealistiche. Viaggi da queste regioni fuori della Galilea avrebbero avuto una durata di giorni se non addirittura settimane; lavoratori agricoli, abitanti dei villaggi, e contadini non avrebbero potuto disporre del tempo libero necessario per affronatre il viaggio. Dobbiamo quindi interpretare "vaste folle da ogni parte" non come una descrizione effettiva ma come un tropo evangelico, a segnalare importanza. (Marco per esempio parla in modo simile di Giovanni il Battista, che faceva accorrere "a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme" {{passo biblico2|Marco|1:5}}). In realtà, quindi, Gesù attrasse le folle? Sì, deve averle attratte, ma non tali vaste convocazioni – diverse migliaia – tutte in una volta.
 
Antipa ebbe a che fare con Gesù? Marco dice che aveva sentito parlare di Gesù a causa degli esorcismi che faceva insieme ai Discepoli: "Il re Erode sentì parlare di Gesù, poiché intanto il suo nome era diventato famoso" ({{passo biblico2|Marco|6:14}}; cfr. {{passo biblico2|Luca|9:7}}). Marco usa questo resoconto come seguito alla sua storia sulla morte del Battista (vv. 16-29), e Antipa stesso fa un collegamento tra la missione di Giovanni e quella di Gesù ("Quel Giovanni che io ho fatto decapitare è risuscitato!" v. 16). E nel capitolo 3, evidentemente infastiditi da Gesù che cura di Shabbat, i Farisei si incontrarono "con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui per farlo morire" ({{passo biblico2|Marco|3:6}}). Non ci vien detto chi siano questi erodiani, e l'episodio non ha seguito nella storia narrata, sebbene questi si fanno poi vedere, accompagnati di nuovo dai Farisei, sul Monte del Tempio per intrappolare Gesù con una domanda (politica) a trabocchetto sul pagare il tributo romano ({{passo biblico2|Marco|12:13}}). Dopodiché scompaiono dalla scena.