Poesie (Palazzeschi)/La casa di Mara: differenze tra le versioni
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La soluzione ritmica scelta, imperniata sulla struttura a tre sillabe (dattilico), è quella che maggiormente definisce la metrica di questa raccolta e della successiva (''Lanterna''): restano invece in secondo piano la lunghezza del verso e la divisione in [[w:Strofa|strofe]], alla quale Palazzeschi in genere rinuncia.
L'occupazione principale di questa donna è quella di filare (''E vive filando in quell'ombra''). Secondo diversi studiosi (v. bibliografia), Palazzeschi
Come le altre poesie di questa raccolta, questa fu pubblicata da Palazzeschi a proprie spese: nel farlo, l'autore indicò una casa editrice inesistente, la ''Cesare Blanc'' di Firenze. Stando a ciò che il poeta fiorentino avrebbe spiegato successivamente, questo non era altro che il nome del suo gatto. All'epoca il giovane Palazzeschi corrispondeva alla perfezione alla classica figura di artista disadattato e solo (si pensi al fatto che viveva all'epoca dell'aiuto finanziario della famiglia, benestante ma perbenista e poco propensa ad accettare l'esistenza di un figlio artista).
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