Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Svezia-3: differenze tra le versioni

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Il CV-9035 Mk III pesa ben 32 t, motore DSI V8 Euro 4 da 16 l di cilindrata e 810 hp, presentato ad Eurosatory nel 2004. Ha una mitragliera ATK Bushmaster Mk III da 35/50 mm, avanzato sistema di tiro e munizioni da 35x228 mm. Ha anche la possibilità di avere un cannone da 50x330 mm. Vi sono 70 colpi disponibili subito e 133 immagazzinati nello scafo, sia HE che FAPDS, al solito è possibile passare dall'una all'altra. La corazzatura è passata alla resistenza al 30 mm frontale e al 14,5 mm laterale, nonché capace di reggere mine fino a 8 kg sotto lo scafo, anche autoforgianti (difficilissimo da credere), sistema DAS di allarme laser e sensori di scoperta di razzi e missili in arrivo. L'Olanda ne ha comprati 184 di cui 34 del tipo 'comando': costo 891 mln d'euro, firma contratto 13 dicembre 2004. Hanno sistema di difesa collegato ai lancianebbiogeni per reagire contro i missili in arrivo, e in futuro, un sistema 'attivo' per distruggerli. È il LEDS, sviluppato dalla Saab-Scania. La versione LEDS 300 sarà efficace anche contro i proiettili di carro armato (forse solo gli HE), usando sofisticati apparati a microonde. La Danimarca ha ordinato 45 mezzi del genere per 123 mln di euro da consegnare entro il 2009.
 
Ma non è finita qui. Il CV-90, come anche un tipo sovietico su scafo BMP-3 (con arma da 125 mm) ha un cannone svizzero RUAG da 120/50 mm, con torretta derivata da quella dell'Ikv-91, ad azionamento elettrico. E' a lungo rinculo (500 mm anziché 330) per consentire al mezzo di resistere al rinculo. Ha 12 colpi pronti al tiro e 33 in riserva, alzo -8/+22 gradi, è stato presentato nel 1998, con sistema UTAAS e un periscopio termico DNGS per il capocarro. Pesava 26 t, adesso l'ultima edizione, con tanto di protezione attiva contro le RPG, a ben 35 t. Di fatto un carro leggero, con motore da 810 hp. L'AMOS non è meno impressionante. Non contenta di avere installato un cannone da 120 mm ad alta velocità sullo scafo di un carro da 26 t, è stato possibile mettere una torretta biarma con mortaio da 120 mm lungo 25 calibri, con cadenza di 16 c, min e raggio di 10 km, odrinatoordinato dagli Svedesi e, su scafo Patria 8x8, dai Finlandesi (inizialmente erano interessati più Paesi)
 
Poi è arrivata la fine della Guerra fredda, e i programmi sono stati ritardati molto, ridotti, alle volte cancellati. Gli Svedesi hanno approfittato degli stock della Germania, in particolare dei mezzi ex-DDR. Hanno comprato ben 350 BMP-1 (praticamente tutti quelli che i tedeschi non hanno mantenuto in servizio), pagandoli giusto 32 milioni di lire al pezzo, poi hanno comprato anche centinaia di MT-LB. I primi sono stati usati piuttosto poco, pare solo una decina d’anni, e sono costati diversi soldi dato che hanno dovuto essere aggiornati. Non è stato un grande affare ma è stato un modo rapido e spregiudicato per equipaggiare le brigate Norrland con qualcosa di ben più economico di una intera fornitura (il contratto iniziale del 1991 è variamente indicato in 8,9 o 2,9 mld di corone) di CV-90. Ma sono stati soprattutto gli MT-LB a soddisfare, mobili, rapidi e ottimali per impieghi anche in zone ‘da neve’. Sia i BMP che soprattutto, gli MT-LB erano tra i mezzi nemici che gli svedesi avrebbero dovuto affrontare in caso di guerra con l’URSS. Chiaramente, questo acquisto è stato possibile grazie ai tempi, che sono cambiati rapidamente nella prima metà degli anni ’90.