Missione a Israele/Contesti sociali: differenze tra le versioni

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Se questa argomentazione è giusta – che il Gesù storico mantenne le leggi bibliche della purezza, e che il pubblico originale degli evangelisti, sentendo le loro storie,non ebbero ragione di pensare diversamente – allora che senso ha il resoconto degli evangelisti sull'azione di Gesù nel Tempio? Questa è la versione marciana dell'incidente:
{{q| Andarono intanto a Gerusalemme. Ed entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano e comperavano nel tempio; rovesciò i tavoli dei cambiavalute e le sedie dei venditori di colombe e non permetteva che si portassero cose attraverso il tempio. Ed insegnava loro dicendo: "Non sta forse scritto: La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le genti? Voi invece ne avete fatto una spelonca di ladri!". L'udirono i sommi sacerdoti e gli scribi e cercavano il modo di farlo morire. Avevano infatti paura di lui, perché tutto il popolo era ammirato del suo insegnamento. Quando venne la sera uscirono dalla città.|{{passo biblico2|Marco|15-19}}}}
La versione di Giovanni, più drammatica ed elaborata, vien messa all'inizio del suo Vangelo, anch'essa appena prima della Pasqua:
{{q|Si avvicinava intanto la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe, e i cambiavalute seduti al banco. Fatta allora una sferza di cordicelle, scacciò tutti fuori del tempio con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiavalute e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: "Portate via queste cose e non fate della casa del Padre mio un luogo di mercato".|{{passo biblico2|Giovanni|2:13-16}}}}
Questa scena è inscritta nella tradizione della chiesa come la "purificazione del Tempio". Purificato da che cosa? Le citazioni dai profeti addotte dagli evangelisti sinottici, che combinano {{passo biblico2|Isaia|56:7-8}} ("casa di preghiera per tutti i popoli") con {{passo biblico2|Geremia|7:11}} ("un covo di ladroni"), forniscono un'interpretazione. Gesù, ribaltando i tavoli di "coloro che vendevano", protestava contro tale commercio all'interno dei recinti del Tempio: apparentemente lo considerava disonesto. Anche l'osservazione fatta dal Gesù giovanneo riguarda questo tema.
 
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