Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Regno Unito-1: differenze tra le versioni

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Il'AIRPASS da intercettazione (Airborne Interception Radar Pilot Attack Sight System) era capace di rendere possibile un'intercettazione con rotta di collisione, con antenna che consentiva alzi di -8/+27°, controllata a mano come una torcia elettrica (un po' come nell'F-86K), ed era un sistema affidabile ma non c'era alcun tipo di automatizzazione per questo sistema d'arma, al suo indaffarato pilota, che sedeve su di un seggiolino Martin-Baker MK.4BS.
Tra l'avionica, a parte il radar, c'era la girobussola, TACAN, radio UHF, unità di tiro OR.946 compatibile con i missili Red Top e Firestreak, un semplice IFF, sistema ILS; però non c'erano sistemi di difesa, nemmeno un semplice RWR.
 
 
 
 
 
 
====Versioni e prestazioni====
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*F Mk.3B: prototipo di una versione multiruolo del F Mk.3: proposto alla RAF, non riscosse successo.
 
*T Mk.4: addestratore biposto armato (noto inizialmente come P.11), con modifiche nelalnella fusoliera tra le ordinate 1 e 25 (oltre la radice alare), e malgrado la disposizione affiancata, per via della regola delle Aeree applicata non ebbe grandi incrementi di resistenza aerodinamica; il prototipo XL628 volò il 6 maggio del '59 e presto venne seguito da altri velivoli di serie al No.229 OCU Sqn; i primi T.4 consegnati a partire dal 27 giugno 1962 e costruiti in 20 esemplari.
*T Mk.5: prototipo volante dal 29 marzo 1962 (ex-T.4 convertito), prodotto in 22 esemplari, schierati a partire dal marzo 1965, era la versione da addestramento del F Mk.3; valgono le stesse considerazioni già fatte per il T.4. Era vagamente simile ad un Su-22 in termini di profilo della fusoliera, e portava due missili Red Top
*F Mk.6: Dal 1963 la RAF voleva un caccia con maggiore autonomia e questa fu la risposta, messa a punto modificando con un F Mk.3, con un grande serbatoio ventrale fisso, a forma di 'conchiglia' (o di trota incinta, un po' come il P-51 Mustang), con tanto di due pinne fisse. Il dorso delle ali ospitò grossi serbatoi ausiliari, l'unico posto dove potevano essere sistemati in pratica, malgrado le grosse ali in posizione alta. Inizialmente era noto come F Mk.3A, vedi sopra, o F Mk.3*, il primo volo avvenne il 16 giugno 1965; c'erano anche alcune varianti all'avionica, dell'F.3A, e la possibilità di montare due serbatoi addizionali sopra le ali, dettero vita a questa nuova versione prodotta in 39 aerei + gli F.3A aggiornati. Il 10 dicembre 1965 con il No.5, poi anche i No.11, 23 e 74 Sqn. Da questo sarebbe derivato anche l'F Mk.53, l'unica versione polivalente del Lighting, con due attacchi per bombe subalari e due cannoni da 30 mm nella parte anteriore della 'conchiglia', per cui il carburante calò leggermente; si potevano anche installare due lanciarazzi Microcell da 50 mm, o un sistema fotografico Vinten, o due missili aria-aria. L'Arabia Saudita vi equipaggiò gli squadroni No.6 e 2, assieme a cinque biposto appositi, i T Mk.55.