Chimica per il liceo/I legami: differenze tra le versioni

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Il legame covalente si basa sulla condivisione degli elettroni: due atomi mettono in comune una o più coppie di elettroni. Il raggiungimento dell’ottetto è possibile poiché gli elettroni condivisi appartengono contemporaneamente a entrambi gli atomi.
[[File:Methane-2D-stereo.svg|miniatura|188x188px|Il metano]]
Il cloro, ad esempio, è un gas tossico di colore verde-giallastro (il nome di tale elemento deriva proprio dal termine greco χλωρός, chlōros, che significa “verde”) che, in natura, esiste sotto forma di molecole biatomiche: Cl2. Ciascuno dei due atomi di cloro che formano la molecola possiede 7 elettroni di valenza (il cloro appartiene infatti al gruppo 17, quello degli alogeni) e pertanto per raggiungere l’ottetto (corrispondente alla stessa configurazione elettronica del gas nobile più vicino, l’argon) necessitano entrambi di un elettrone: ciò è possibile mediante la formazione un legame covalente in cui ciascun atomo mette in compartecipazione un proprio elettrone. Come mostrato nella figura 8.3 [''figura 8.3 - formazione della molecola di cloro utilizzando le strutture di Lewis'']animata quando i due atomi di cloro si legano per formare una molecola si forma una coppia di elettroni condivisa, in modo tale che i due elettroni appartengano contemporaneamente a entrambi gli atomi, che si trovano così ad avere otto elettroni di valenza ciascuno. È possibile indicare la presenza di un legame covalente fra i due atomi, anche senza esplicitare gli elettroni di valenza tramite i simboli di Lewis, utilizzando un trattino che ne unisce i simboli: Cl-Cl.
 
Il legame covalente può formarsi tra atomi uguali, come nel caso precedentemente analizzato, ma anche tra atomi di elementi differenti. Per esempio, nella molecola del metano (CH4), un gas incolore, inodore e altamente infiammabile, utilizzato per il riscaldamento domestico e come combustibile per le automobili, l’atomo di carbonio mette in condivisione tutti i suoi quattro elettroni con altrettanti atomi di idrogeno, formando quattro distinti legami covalenti. Ciò permette al carbonio di completare l’ottetto e contemporaneamente a ciascun atomo di idrogeno di raggiungere la configurazione elettronica stabile dell’elio. Nella figura 8.4a [''figura 8.4 - molecola del metano possibilmente mostrata con Lewis e coi trattini'']destra è rappresentata la molecola del metano.
 
=== Legami covalenti semplici, doppi e tripli ===
[[File:Legami covalenti singoli doppi tripli.png|miniatura|653x653px|Legami covalenti singoli, doppi e tripli, esempio con idrogeno, ossigeno e azoto]]
In base al numero di coppie di elettroni che vengono condivise tra due atomi per raggiungere l’ottetto si possono distinguere tre tipologie di legami covalenti: