Missione a Israele/Paolo e Gesù: differenze tra le versioni

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La volta successiva che questo Vangelo identifica esplicitamente Gesù come Cristo è al momento del grande dramma durante il processo notturno davanti al Sinedrio. Il sommo sacerdote alla fine chiede di sapere: "''Sei tu il Cristo'', il Figlio di Dio benedetto?" Una volta tanto la reticenza di Gesù – o di Marco – scompare completamente e risponde con una conferma semplice e potente: ''"Io lo sono!"'' Ma subito dopo Gesù prosegue nel precisare questa affermazione, parlando in termini del Figlio dell'Uomo apocalittico: "E vedrete il Figlio dell'Uomo seduto alla destra della Potenza [Dio] e venire con le nubi del cielo" ({{passo biblico2|Marco|14:61-62}}; cfr. {{passo biblico|Marco|13:26}}). Il sommo sacerdote lo dichiara blasfemo ed il Sinedrio condanna Gesù a morte. Riunendosi una volta ancora all'alba, questi conducono Gesù, legato, da Pilato.
 
Per tutto il resto della Passione – il dialogo con Pilato, la folla ruggente, la Crocifissione – questa designazione regale si ripete consistentemente ed ironicamente. Pilato (non sollecitato dalla narrativa) chiede: ''"Sei tu il re dei Giudei?"'' ({{passo biblico2|Marco|15:2}}). Poi Pilato chiede alla folla ostile, che appare dal nulla, se vogliono che egli liberi ''"il re dei Giudei?"'' ({{passo biblico|Marco|15:9}}). No. "Che farò dunque di quello ''che voi chiamate il re dei Giudei''?" (Strano — la folla non lo aveva affatto chiamato tale; v. 12). La folla chiede la crocifissione. I soldati romani allora procedono a schernire Gesù – "Salve, ''re dei Giudei''!" (v. 18) – e lo crocifiggono affiggendogli sopra la croce un'iscrizione del crimine di cui era accusato: ''"Il re dei Giudei"'' (v. 26). Deriso ulteriormente dai due ladroni appesi insieme a lui, da passanti, ed infine dai sommi sacerdoti ("''Il Cristo, il re d'Israele'', scenda ora dalla croce, perché vediamo e crediamo!" v. 32), Gesù infine muore.
 
Il tema dell'identità messianica di Gesù in Marco appare in modi complessi. Marco forma la sua narrazione basandosi sul suo progetto di ridefinire "messia" cosicché si adatti alla sue convinzioni su Gesù di Nazareth, che egli sapeva fosse stato crocifisso e che si aspettava ritornasse. Pertanto, dopo la confessione di Pietro ("Tu sei il Cristo", {{passo biblico|Marco|8:29}}), Gesù alla fine muore.
 
Il tema dell'identità messianica di Gesù in Marco appare in modi complessi. Marco forma la sua narrazione basandosi sul suo progetto di ridefinire "messia" cosicché sia conforme alle sue convinzioni su Gesù di Nazareth, che egli sapeva fosse stato crocifisso e che egli si aspettava ritornasse. Pertanto, dopo la confessione di Pietro ("Tu sei il Cristo", {{passo biblico|Marco|8:29}}), Gesù inizia a parlare del Figlio dell'Uomo sofferente; e dopo la domanda del sommo sacerdote ("Sei tu il Cristo?", {{passo biblico|Marco|14:61}}), Gesù afferma la sua identità e poi parla ulteriormente del ritorno glorioso del Figlio dell'Uomo.
 
 
 
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