Ecco l'uomo/Due verità: differenze tra le versioni

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Pertanto, i padri della Chiesa successivi furono perfettamente consapevoli che le due genealogie di Gesù in Matteo e in Luca erano incompatibili, ma lanciarono l'idea apparentemente brillante che Matteo tracciasse la discendenza di Gesù attraverso Giuseppe, mentre Luca lo faceva attraverso Maria. Chiusero un occhio sul fatto che tra gli ebrei ci si aspettava che una genealogia seguisse esclusivamente la linea maschile.
 
La ricerca della figura umana di Gesù iniziò con [[w:Hermann Samuel Reimarus|Hermann Samuel Reimarus]] a metà del XVIII secolo e ha caratterizzato la critica accademica dei Vangeli fino ai giorni nostri. Per i primi 200 anni fu essenzialmente una ricerca accademica tedesca, sebbene dalla fine del XIX secolo in poi ci fu una manciata di contributi britannici, francesi e americani. Si mirava alla riscoperta del "Gesù storico" e si cercava di distinguerlo dal "Cristo della fede". La sua fase iniziale si concluse con l'anticlimatica ''Geschichte der Leben Jesu Forschung ([[w:Ricerca del Gesù storico|Ricerca del Gesù storico]])'' di [[w:Albert Schweitzer|Albert Schweitzer]], che nel 1906 descrisse l'intero processo come troppo soggettivo per essere degno di continuazione. Secondo Schweitzer, ogni studioso aveva prodotto un Gesù a sua immagine e somiglianza.<ref>''Von Reimarus zu Wrede'' (1906) seconda edizione riveduta col citato titolo ''Geschichte der Leben Jesu Forschung'' (1913); trad. it. ''Storia della ricerca sulla vita di Gesù'', Paideia, 1986.</ref>
 
Dagli anni 1920 agli anni 1950, la ricerca sul Gesù storico divenne piuttosto fuori moda sotto l'influenza di [[w:Rudolf Bultmann|Rudolf Bultmann]], il grande studioso tedesco, e della sua nuova scuola letteraria-critica di ''Formgeschichte'' o [[w:critica delle forme|critica delle forme]]. Nel 1926, fece la memorabile affermazione che in effetti scomunicò l'indagine sulla vita di Gesù negli ampi ambienti accademici su cui dominava: "Non possiamo sapere quasi nulla della vita e della personalità di Gesù poiché le prime fonti cristiane non mostrano alcun interesse per nessuna delle due." Per Bultmann l'impostazione del messaggio evangelico non era la vita di Gesù; gli evangelisti stavano provvedendo alle necessità della chiesa nascente.<ref>Rudolf Bultmann, ''Nuovo Testamento e mitologia. Il manifesto della demitizzazione'', Paideia, 1990, pp. 40-42.</ref>Dopo un silenzio di 30 anni, l'interesse storico si riaccese lentamente in Germania, ma fu di breve durata e senza risultati degni di nota.