Storia della letteratura italiana/Tra realismo e sperimentazione: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
|||
Riga 18:
=== Nuove tendenze linguistiche ===
Lo sviluppo economico e la diffusione dell'alfabetizzazione a partire dal secondo dopoguerra hanno portato a un profondo mutamento nelle abitudini linguistiche degli italiani - un mutamento i cui effetti si riscontrano ancora oggi. Se un tempo il dialetto rappresentava l'unico mezzo di espressione per la gran parte della popolazione, oggi non è più così: l'italiano si è diffuso come lingua parlata in diverse regioni e in diversi strati sociali, e in molti casi convive con il dialetto, tanto che uno stesso parlante, a seconda del contesto, può scegliere se usare il dialetto o l'italiano. I dialetti hanno ammorbidito certe forme fono-morfologiche strettamente locali, dando origine a forme regionali più ampie, mentre l'italiano ha conosciuto delle varietà regionali, adottando strutture tipiche dei dialetti. Inoltre l'italiano, che nei secoli passati era una lingua letteraria aulica e colta, si è abbassato per adattarsi all'uso quotidiano e, nei registri informali, ammette anche forme che dovrebbero essere considerate scorrette (si pensi all'uso colloquiale del pronome personale complemento "gli" al posto di "loro"). A tutto ciò si aggiunge la penetrazione di parole straniere,
=== Le trasformazioni dell'editoria ===
|